Capogiri di qualche secondo
Buongiorno, cercherò di essere breve, sono una ragazza di 27 anni e purtroppo da quando sono piccola ho dovuto iniziare a lavorare a parecchie complicazioni, considerando la colonna vertebrale e l'occlusione mandibolare.
Più precisamente, una scoliosi abbastanza seria, la rettilineizzazione del rachide cervicale, una lordosi marcata a livello cervicale causata da vari problemi di postura e un palato molto stretto con morso inverso che ho curato con quasi 9 anni, tra apparecchi di vario genere ma che comunque non è risolto.
Venendo, tuttavia, alla ragione che mi porta a scrivere, il tema sono dei capogiri.
Più precisamente, oltre a sottolineare il fatto che mi basta un semplice colpo d'aria o aver portato un carico di peso eccessivo, per avere giorni di dolori lancinanti che poi si risolvono con il calore, senza altri sintomi.
La mia unica preoccupazione sono dei capogiri di uno al massimo due secondi che ho ormai da 15 anni, qualche anno sì e qualche anno no, che mi capitano quando mi trovo in una posizione in cui ho il collo piegato verso l'alto o il basso.
Per esempio, dopo essermi chinata per raccogliere qualcosa, mi è successo lavando i denti o il viso, stando in una posizione scorretta in divano o anche con il collo appoggiato male sul cuscino a letto.
Non vedo girare gli oggetti e non mi sento girare, è una sorta di svarione che mi spaventa e per qualche secondo, un minuto al massimo, dopo appunto la sensazione di capogiro, mi lascia solo confusa e alzandomi mi passa.
Spesso mi capita di avvertire in anticipo la sensazione che arriva e riesco a disinnescarla raddrizzandomi subito.
Negli anni tutti gli accertamenti, tra otorino, prove vestibolari, esami del sangue, visita neurologica, test dell'udito e simili hanno tutte sostenuto questa diagnosi di eccessiva contrattura a livello dei trapezi complicata dalla mia occlusione.
Ho trovato, fortunatamente, da poco tempo un bravissimo fisioterapista che ha confermato questa ipotesi e mi ha proposto un percorso di attività fisica e di terapia che mi sta, senza dubbio, aiutando.
La mia domanda, con i limiti del consulto a distanza, è dunque, la seguente:
Nel caso di questo tipo di capogiri, sempre identici a se stessi, e ripetuti per più di dieci anni, senza aggiunta di altri sintomi, sarebbe necessario procedere con una risonanza a livello dell'encefalo per assicurarsi che non vi siano dietro delle patologie serie o non è necessario.
Ho svolto, infatti, la risonanza a livello cervicale e tutti gli altri esami ma mai a livello dell'encefalo poiché il mio medico e anche il neurologo mi hanno sconsigliato di procedere, dicendomi che dopo tutti questi anni i sintomi sarebbero cambiati e peggiorati nel caso in cui io stessi covando una qualche patologia grave (tra forme tumorali o malattie autoimmuni).
Ma forse il mio carattere apprensivo mi porta a preoccuparmi.
È possibile associare questo tipo di capogiri alla mia situazione?
Mi è stato confermato spesso ma ci tengo a sentire altre esperienze.
Più precisamente, una scoliosi abbastanza seria, la rettilineizzazione del rachide cervicale, una lordosi marcata a livello cervicale causata da vari problemi di postura e un palato molto stretto con morso inverso che ho curato con quasi 9 anni, tra apparecchi di vario genere ma che comunque non è risolto.
Venendo, tuttavia, alla ragione che mi porta a scrivere, il tema sono dei capogiri.
Più precisamente, oltre a sottolineare il fatto che mi basta un semplice colpo d'aria o aver portato un carico di peso eccessivo, per avere giorni di dolori lancinanti che poi si risolvono con il calore, senza altri sintomi.
La mia unica preoccupazione sono dei capogiri di uno al massimo due secondi che ho ormai da 15 anni, qualche anno sì e qualche anno no, che mi capitano quando mi trovo in una posizione in cui ho il collo piegato verso l'alto o il basso.
Per esempio, dopo essermi chinata per raccogliere qualcosa, mi è successo lavando i denti o il viso, stando in una posizione scorretta in divano o anche con il collo appoggiato male sul cuscino a letto.
Non vedo girare gli oggetti e non mi sento girare, è una sorta di svarione che mi spaventa e per qualche secondo, un minuto al massimo, dopo appunto la sensazione di capogiro, mi lascia solo confusa e alzandomi mi passa.
Spesso mi capita di avvertire in anticipo la sensazione che arriva e riesco a disinnescarla raddrizzandomi subito.
Negli anni tutti gli accertamenti, tra otorino, prove vestibolari, esami del sangue, visita neurologica, test dell'udito e simili hanno tutte sostenuto questa diagnosi di eccessiva contrattura a livello dei trapezi complicata dalla mia occlusione.
Ho trovato, fortunatamente, da poco tempo un bravissimo fisioterapista che ha confermato questa ipotesi e mi ha proposto un percorso di attività fisica e di terapia che mi sta, senza dubbio, aiutando.
La mia domanda, con i limiti del consulto a distanza, è dunque, la seguente:
Nel caso di questo tipo di capogiri, sempre identici a se stessi, e ripetuti per più di dieci anni, senza aggiunta di altri sintomi, sarebbe necessario procedere con una risonanza a livello dell'encefalo per assicurarsi che non vi siano dietro delle patologie serie o non è necessario.
Ho svolto, infatti, la risonanza a livello cervicale e tutti gli altri esami ma mai a livello dell'encefalo poiché il mio medico e anche il neurologo mi hanno sconsigliato di procedere, dicendomi che dopo tutti questi anni i sintomi sarebbero cambiati e peggiorati nel caso in cui io stessi covando una qualche patologia grave (tra forme tumorali o malattie autoimmuni).
Ma forse il mio carattere apprensivo mi porta a preoccuparmi.
È possibile associare questo tipo di capogiri alla mia situazione?
Mi è stato confermato spesso ma ci tengo a sentire altre esperienze.
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Credo proprio che io non sia il sanitario più adatto a consigliarle di effettuare una RM a carico dell’encefalo ,in quanto non di mia pertinenza.,sopratutto dopo che il neurologo lo specialista più idoneo a richiedere questo tipo d’esame l’ha sconsigliata.
Se posso permettermi un’ipotesi,penserei che le sue arterie vertebrali in seguito a una improvvisa compressione o da contratture muscolari o da atteggiamenti del rachide limitino temporaneamente il normale afflusso ematico all’encefalo, causandole occasionali temporanee lipotimie..
Il mio consiglio è di continuare il suo percorso col suo fisioterapista e oserei proporle l’uso di un collare pneumatico di Schantz facilmente reperibile in internet, con cui esercitare una trazione di 30 minuti al mattino e 30 minuti alla sera, e dormire senza cuscino o in alternativa con uno bassissimo.
Se posso permettermi un’ipotesi,penserei che le sue arterie vertebrali in seguito a una improvvisa compressione o da contratture muscolari o da atteggiamenti del rachide limitino temporaneamente il normale afflusso ematico all’encefalo, causandole occasionali temporanee lipotimie..
Il mio consiglio è di continuare il suo percorso col suo fisioterapista e oserei proporle l’uso di un collare pneumatico di Schantz facilmente reperibile in internet, con cui esercitare una trazione di 30 minuti al mattino e 30 minuti alla sera, e dormire senza cuscino o in alternativa con uno bassissimo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 187 visite dal 01/10/2024.
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