Cosa posso fare?

Buonasera.
Da quando ho 17 anni ho dolore al fianco destro.
Ho fatto tanti esami e tante visite in primis agli organi.
Completamente sana.
Dopodiché una risonanza magnetica al bacino e osso sacro.
È venuto fuori che avevo lieve versamento articolare e una morfologia tondeggiante al collo del femore.
Due ernie lombari.
5 anni dopo ripeto la risonanza ed è uguale.
La " cisti" è rimasta in tale dimensioni.
Vado dal ortopedico e mi diagnostica l'anca a scatto.
Mi ha detto che non posso fare niente e non si opera neanche.
Che avrò il muscolo psoas corto perché per via del lavoro che svolgo da seduta.
Faccio palestra, yoga, pilates e mi ha detto che fa solo bene.
ma quando pratico sport dopo sto peggio.
Ho sempre raccontato a tutti medici in tutti questi anni che questo dolore al fianco mi viene all'improvviso senza un preavviso come una fitta, una scossa elettrica.
Come viene se ne và.
Dura pochi attimi.
Mi viene solo quando sono in piedi o mentre slancio la gamba Destra.
Da coricata o seduta mai.
Ho sempre detto a tutti che sento il mio bacino spostarsi, sento l'anca che scatta (nel momento che scatta non mi fa male però).
Perché soltanto dopo anni mi hanno mandata da un ortopedico?
È davvero così difficile diagnosticare problemi che vengono dall'anca?
Il dolore irada verso il busto e non verso la gamba.
Mi formicola anche il fianco quando dormo sul lato destro.
Mi sento con una diagnosi a metà non lo so.
Ho paura che peggiorano le cose o che prendono il mio problema alla leggera.

Ringrazio anticipatamente
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.3k 84 1
Gentile signora ignoro chi possa essere il responsabile di non averla avviata a visita ortopedica e non m’importa saperlo per evitare giudizi in merito.
A giustificare la sua sintomatologia sono ininfluenti sia la cisti ossea localizzata al collo del femore,sia l’anca a scatto che ha la sua sintomatogia ben definita da lei avvertita appunto con lo scatto dell’anca.
Lei però parla di due ernie discali a carico del rachide lombare ( ignoro a quale livello ) che potrebbero esercitare una modica pressione sulle radici nervose emergenti dal forame di coniugazione provocandole in seguito a un qualsivoglia movimento un dolore che lei riferisce a tipo trafittivo accompagnato da una scossa elettrica.
Potrebbe avvalersi dell’uso occasionale di un farmaco antinfiammatorio non steroideo associato a un farmaco miorilassante.
La saluto cordialmente.