Crampi al polpaccio e cpk alto ad un anno da frattura scomposta tibia e perone

Buonasera dottori,
sono qui per un vostro parere.

Ho 35 anni e nel luglio 2023, ho avuto un infortunio sul lavoro (caduta da circa 4 metri d'altezza), con conseguente trauma cranico non commotivo e frattura scomposta di tibia e perone gamba sinistra operata con chiodo endomidollare.

Da allora, soffro di un disturbo d'ansia generalizzato e sono seguita da uno psicologo.

Ho eseguito innumerevoli accertamenti in quanto da allora soffro di ipocondria, tutti negativi per fortuna eccetto CPK (363 v.
n. 0-170); troponina (49, 34 v.
n. 0-15); ck-mb (24, 22 v.
n.0-3, 61).

Visita neurologica negativa; visita otorinolaringoiatra nella norma; visita cardiologica nella norma; rx torace nella norma; tac encefalo nella norma; risonanza encefalo: flogosi dei seni mascellari; ecodoppler arti inferiori nella norma.

Ho però dolori crampiformi ai polpacci, soprattutto a quello della gamba operata.
Il dolore lo avverto quando sto troppo tempo in piedi e quando mi alzo dal letto al mattino.
Il muscolo del polpaccio, lo sento al tatto più rigido di quello "sano destro" e ho paura si possa trattare di una sindrome compartimentale non diagnosticata.
Cammino normalmente, ma mi stanco se sto troppo in piedi e avverto dolore al polpaccio, questo mi porta a caricare maggiormente sulla gamba sana.

Il mio specialista in ortopedia mi ha rassicurata, dicendomi che si tratta del restringimento del tendine d'Achille e che ho una metatarsalgia globale (avverto dolore all'alluce e ho intorpidito il pondulo).
Io avverto dolore al tendine di Achille ma ho dolore maggiormente al muscolo gastrocnemio (parte esterna).
Sono in lista d'attesa (circa un anno) per la rimozione del chiodo endomidollare e per l'allungamento del tendine d'Achille.
Secondo il vostro parere troverò sollievo?
Si tratta di tendine di Achille o di possibile sindrome compartimentale?


Ringrazio anticipatamente per l'attenzione resto in attesa di un vostro riscontro.
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.2k 82 1
Gentile signora non penso che sia nelle sue intenzioni raffrontare il parere di uno specialista che ha avuto modo di sottoporla a visita col mio che potrei avvalermi solo della sua descrizione.
Immagino che sia piuttosto per mitigare il suo stato ansioso.
Per cui mi sento di consigliarle di affidarsi con fiducia al parere e alle disposizioni del sanitario che l’ha in cura.
La saluto.