Ernia del disco e terapia conservativa
Gentili dottori, la mia domanda è secca, ma molteplici sono le risposte che ricevo dai vari specialisti ed ex pazienti, per cui vorrei un vostro parere.
Se si è "guariti" da un'ernia discale L5S1 trattata solamente con terapia conservativa, lunga di farmaci e fisioterapia, per cui sono regrediti tutti i sintomi da mesi come nel mio caso, anche se ovviamente la lesione rimane, che probabilità ci sono che si possa rinfiammare?
Anche tra gli specialisti che mi hanno avuto in cura e il medico curante le visioni sono differenti. Alcuni dicono che si rinfiamma sicuramente ciclicamente, altri che può non ritornare più la sintomatologia, altri lasciano intendere che tutto sarebbe un palliativo che condurrà prima o poi all'intervento... Grande confusione per il paziente. E' forse totalmente individuale l'evoluzione del disco?
Si può fare qualcosa in termini di prevenzione per evitare "recidive" infiammatorie?
Grazie
Se si è "guariti" da un'ernia discale L5S1 trattata solamente con terapia conservativa, lunga di farmaci e fisioterapia, per cui sono regrediti tutti i sintomi da mesi come nel mio caso, anche se ovviamente la lesione rimane, che probabilità ci sono che si possa rinfiammare?
Anche tra gli specialisti che mi hanno avuto in cura e il medico curante le visioni sono differenti. Alcuni dicono che si rinfiamma sicuramente ciclicamente, altri che può non ritornare più la sintomatologia, altri lasciano intendere che tutto sarebbe un palliativo che condurrà prima o poi all'intervento... Grande confusione per il paziente. E' forse totalmente individuale l'evoluzione del disco?
Si può fare qualcosa in termini di prevenzione per evitare "recidive" infiammatorie?
Grazie
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"E' forse totalmente individuale l'evoluzione del disco?" E' esattamente così, perché non ci sono due patologie uguali, non ci sono due pazienti uguali, figuriamoci poi se ci sono due patologie uguali in due pazienti uguali.
In realtà le linee guida americane dicono che a distanza di 5 anni i pazienti operati stanno come i pazienti non operati. Sei sintomi sono regrediti, anche la lesione è cambiata, ma non è possibile prevedere gli sviluppi futuri. Possono verificarsi le possibilità che dice: il dolore ogni tanto si ripresenta con gravità diversa, oppure non si presenta per qualche anno e poi si ha una recidiva, oppure non si ripresenta del tutto, soprattutto se il paziente adegua le proprie attività alla nuova situazione e non esagera con sport faticosi, magari solo perché divenuto adulto la maturità, il lavoro e la famiglia gli impediscono di fare le sciocchezze che faceva da giovane. L'unica cosa che mi sento di escludere è che comunque si sia destinati all'intervento; questa è una corbelleria che spero non sia uscita dalla bocca di uno specialista. Gli ex pazienti invece non li ascolti proprio: la loro esperienza spesso viene da loro dilatata senza motivo e soprattutto pericolosamente generalizzata
Cordiali saluti
In realtà le linee guida americane dicono che a distanza di 5 anni i pazienti operati stanno come i pazienti non operati. Sei sintomi sono regrediti, anche la lesione è cambiata, ma non è possibile prevedere gli sviluppi futuri. Possono verificarsi le possibilità che dice: il dolore ogni tanto si ripresenta con gravità diversa, oppure non si presenta per qualche anno e poi si ha una recidiva, oppure non si ripresenta del tutto, soprattutto se il paziente adegua le proprie attività alla nuova situazione e non esagera con sport faticosi, magari solo perché divenuto adulto la maturità, il lavoro e la famiglia gli impediscono di fare le sciocchezze che faceva da giovane. L'unica cosa che mi sento di escludere è che comunque si sia destinati all'intervento; questa è una corbelleria che spero non sia uscita dalla bocca di uno specialista. Gli ex pazienti invece non li ascolti proprio: la loro esperienza spesso viene da loro dilatata senza motivo e soprattutto pericolosamente generalizzata
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Dr. Donati, la ringrazio davvero per la chiarezza e la disponibilità.
Ha fugato la nebbia dei miei dubbi, e ho compreso che in questo specifico ambito la casistica può essere davvero qualcosa di poco attendibile.
Chissà perchè certi medici seguono la via del "determinismo" ammantato di scientificità.
Comincio a credere che sia un loro modo per venire incontro all'ansia dei pazienti...
Grazie infinitamente e buon lavoro.
Ha fugato la nebbia dei miei dubbi, e ho compreso che in questo specifico ambito la casistica può essere davvero qualcosa di poco attendibile.
Chissà perchè certi medici seguono la via del "determinismo" ammantato di scientificità.
Comincio a credere che sia un loro modo per venire incontro all'ansia dei pazienti...
Grazie infinitamente e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 25/09/2009.
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