Frattura pluriframmentaria trimalleolare

Ho 57 anni il 27 Novembre ho avuto un incidento sul lavoro,con frattura pluriframmentaria trimalleolare ttdx con lussazione del mortaio tibi astragalica.
Il 1° dicembre sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di riduzione e sintesi con placca peroneale + fili di K l malleolo tibiale.Ho tenuto il gesso per 35 gg e un mese di tutore tipo air-cast. Il 15/02/2007 ho fatto la lastra,il referto è il seguente:
Postumi di frattura del malleolo tibiale,in sintesi con 2 viti,con modico spostamento
del frammento e scarso callo osseo riparativo.Postumi di frattura metafisaria distale
del perone,in sintesi con placca e viti,in buona composizione dei monconi e con discreto callo osseo riparativo.Postumi di frattura pluriframmentaria del 3°malleolo,in sintesi con filo di K,con spostamento indietro ed in alto del grosso
frammento e in avanti dei 2/3 anteriori dell'epifii tibiale sull'astralago (l'epifisi
tibiale è anteriore alla testa dell'astralago di mm11),con discreto callo osseo riparativo.
La mia domanda è questa.....siccome sto' leggermente appoggiando il piede,quando
posso iniziare a camminare e quando posso togliere il filo di K e che tipo di terapia
mi consiglia di fare? In attesa ringrazio e saluto

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Medico dello sport attivo dal 2006 al 2013
Medico dello sport
gentile utente
da quello che si evince dal referto radografico, sembrerebbe che i colleghi abbiano fatto un buona riduzione visto la frattura.
riguardo alle sue domande i mezzi si sintesi vanno rimossi da sei mesi ad un anno e visto che il callo osseo non è ancora ben formato le consiglio di fare della magneto-terapia.se inoltre usa bastoni canadesi di le consiglio di utilizzare il bastone controlaterale alla frattura e caricare progressivamente.quindi riassumendo
-fisiokinesiterapia cauta passiva
-fisichinesiterapia attiva
-magnetoterapia
-carico progressico con ausilio di bastoni canadesi

cordiali saluti
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Utente
Utente
grazie mille e saluto cordialmente
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore di Cagliari , lei ha riportato una grave lesione traumatica a carico del collo-piede o caviglia dx. .
Sono frequenti nella nostra attività professionale e da sempre giungono nei Pronto Soccorso Traumatologici tali lesioni, e avvengono sopratutto per meccanismo di compressione, ovvero per violento trauma da caduta dall' alto .
Dalla sua descrizione della radiografia i colleghi di Caglari hanno eseguito una corretta procedura chirurgica, ma non ho ben compreso se la frattura del malleolo tibiale è stata sintetizzata con viti da spongiosa o con filo di Kirschner.
Comunque da quanto lei riferisce circa il referto dell’esame radiografico, la frattura è in via di consolidazione ma ancora non vi è sufficiente callo osseo e ciò, in tale caso clinico, non è anomalo ad appena 2 mesi e mezzo dall’intervento chirurgico,
Le consiglierei in atto di deambulare con due bastoni ortopedici, appoggiando appena o con passo sfiorante il piede destro al suolo.
Quindi al prossimo controllo radiografico, ai 30 gg. circa dall’ultimo, se tutto procede bene, dovrà intensificare gradualmente la chinesiterapia attiva e passiva, intensificherà il carico sull'arto inferiore dx., senza eccessi, sempre con due bastoni, eseguirà delle sedute di ionoforesi al collo-piede ed al piede dx ed una terapia farmacologica con dei farmaci vasodilatatori periferici e localmente una pomata antiflogistica ed antiedemigena, per prevenire l'algodistrofia di Sudek, spesso presente in tali casi clinici. Metta anche una calza elastica a media compressione.
Comunque segua i consigli dei colleghi ortopedici che lo hanno operato e che le prescriveranno senz’altro un protocollo di fisiochinesiterapia per il recupero funzionale della caviglia lesa che sarà certamente lungo e
faticoso per almeno quattro-cinque mesi .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo // Fisiatra
Università di Messina






Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
La ringrazio per la diagnosi,mi ha spaventato tantissimo,spero di guarire al più presto possibile.per quanto riguarda la frattura del malleolo tibiale è stata sintetizzata con placca 9,4 cm a 6 fori e con 2 viti da spongiosa.E' stata effettuata stabilizzazione per cutanea per via posteriore con filo DMO,del III malleolo. Spero che il filo lo tolga
al più presto perchè mi da' fastidio.
La ringrazio nuovamente e La saluto
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore di Cagliari, l'importante è guarire al meglio con il minor reliquato possibile.
Non deve preoccuparsi, I tempi per la riabilitazione funzionale di una così complessa lesione non sono certo brevi: ma deve avere pazienza e mettercela tutta nella riabilitazione funzionale, nè deve accelerare i tempi sopratutto adesso che non può e non deve deambulare libero.
Ripeto: massaggi, chinesi funzionale, piscina, ginnastica propriocettiva, ionoforesi e prevenzione dell'algodistrofia di Sudek svolti con costanza e perizia presso un centro di Fisiochinesiterapia, ben seguito fa un Fisiatra e da un fisioterapista serviranno a metterlo a posto, certo a voler essere ottimisti e se tutto va bene, senza alcun intoppo, la guarigione completa non può avvenire almeno prima dei quattro mesi. Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo // Fisiatra
Università di Messina

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Utente
Utente

La ringrazio tantissimo per la Sua disponibilità celerità e informazione,ne farò buon uso.
La saluto cordialmente
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Utente
Utente
Salve,il 19 c.m.ho fatto la visita ortopedica il medico mi consiglia
di non caricare il piede e tanto meno fare terapie.Il referto dice che la sintesi è instabile e di stare a riposo per altre 3 settimane mettendo di nuovo l'air-cast.
Non sarebbe opportuno iniziare a fare le terapie da Voi consigliate?
Grazie per la Vs attenzione.
Cordiali saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr.signore di Cagliari le avevo detto la fisiochinesiterapia che si effettua in casi simili, ma le avevo premesso:
" segua i consigli dei colleghi ortopedici che lo hanno operato e che le prescriveranno senz’altro un protocollo di FKT per il recupero funzionale della caviglia lesa che sarà certamente lungo e faticoso per almeno quattro-cinque mesi “ .
Adesso, certamente per quel referto radiografico del 15/02
“ modico spostamento del frammento del malleolo mediale tibiale con scarso callo riparativo ”, i colleghi ortopedici che lo stanno curando usano la massima prudenza procrastinando il carico parziale dell’arto inferiore dx., tenendo bloccata la caviglia operata.
I tempi si allungano, ma è normale in patologie traumatiche così complesse e severe come la sua.
Quindi segua scrupolosamente quanto prescrivono i colleghi ortopedici che l’anno operata e che la stanno seguendo e che sapranno quando farle iniziare la F.K.T.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo // Fisiatra

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Utente
Utente
Ho fatto un'altra visita e mi è stato detto che purtroppo bisogna
intervenire chirurgicamente.....
La ringrazio nuovamente e Le invio cordiali saluti