Cosa succede al mio ginocchio?

Buongiorno, Vi scrivo per un problema al ginocchio sinistro. Premetto che tale ginocchio è stato operato due volte (2003 e 2005), entrambe per ricostruzione LCA.
Nei primi mesi del 2009, al termine di uno sforzo fisico prolungato (nella fattispecie, una partita di calcio) sulla parte esterna del ginocchio si formava un rigonfiamento osseo (lo definisco così in quanto era ed è duro al tatto, come se fosse un osso sporgente). Questo, dopo qualche ora spariva ed il ginocchio assumeva la sua morfologia normale.
Da un paio di mesi, il problema descritto inizialmente è peggiorato.. il "rigonfiamento osseo" è diventato fisso (nel senso che non regredisce più) ed è rimasto un bozzo sull'esterno del ginocchio. Il tutto in un quadro di gonalgia che mi impedisce di praticare attività sportiva.
Ho fatto una RMN. l'esito è il seguente:

"..in sequele di sostituzione chirurgica del LCA, il neolegamento è regolare per morfologia, decorso ed intensità di segnale.
Si apprezza la presenza di un'area di alterazione di segnale a carattere iperintenso, nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, in corrispondenza del tratto medio prossimale del LCA che, a tale livello appare ispessito e diomogeneo per verosimile esito di evento distrattivo, con associata, a tale livello, una distensione flogistica ad aspetto simil-cistico, della capsula articolare che presenta pareti ispessite ed irregolari.
La rotula è in asse con presenza di piccola area condromalacica in sede paramediana interna."

Considerando di non aver subito alcun "evento distrattivo", di cosa potrebbe trattarsi? e quali potrebbero essere le soluzioni? Vi ringrazio sempre per questo servizio che non ha eguali!
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Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2009 al 2009
Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Non é facile rispondere in quanto il referto della RMN contiene una contraddizione: il neolegamento è regolare per morfologia, decorso ed intensità di segnale.
Si apprezza la presenza di un'area di alterazione di segnale a carattere iperintenso, nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, in corrispondenza del tratto medio prossimale del LCA che, a tale livello appare ispessito e diomogeneo per verosimile esito di evento distrattivo. Quindi il legamento é regolare o irregolare. In base a quanto scritto il legamento non sarebbe regolare. Pertanto a chiarire é importaqnte un esame clinico e anche eventualmente, se clinicamente indicata, una nuova artoscopia per vedere la tensione del legamento magari con un palpatore che si adopera allo scopo. Per quanto riguarda le rotule é opportuno, a mio avvivo, sono della vecchia guardia, ritornare alle antiche radiografie con una radiografia in piedi delle ginocchia per vedere gli assi e una radiografia tangenziale delle rotule a 30-60-90°. Per il rigonfiamnto osseo, forse é meglio una ecografia della RMN, ma fatta da un buon ecografista in quanto é molto soggettiva l'eco e dipende molto da come si inclina la sonda per verificare le strutture he si studiano. Avrei piacere di sapere se il rigonfiamento é all'altezza della rima articolare, ovvero verso la parte inferiore della rotula a ginocchio esteso, o sopra e di lato, e che tipo di interventi di plastica del crociato ha fatto. La capsula in quelle condizioni indica che il ginocchio non ha una escursione fluida, ma vi é cronicamente qualche problema che determina flogosi e quindi reazione ipertrofizzante, oppure si é formata una cisti sinoviale; l'esame clinico diventa fondamentale; l'esame strumentale deve confermare ciò che la clinica indica e non sostituire la clinica. La presunzione degli ultimi anni che una RMN possa fare diagnosi al posto del medico sta mostrando i suoi lati negativi perché spesso strutture apparentemente rotte, permettono viceversa una funzione completa essendo la causa della rottura da un'altra parte. L'organismo é un sistema complesso aperto in cui ogni struttura é vincolata e vincola in funzionamento delle altre e nell'economia articolare bisogna considerare anche questo, compresa la morfologia di fondo del soggetto, la statica, la muscolatura.... le proporzioni, l'appoggio a terra. Se mi indica altri dati come indicato, vedo se posso dirle ancora qualcosa.
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta. Anche io, da perfetto ignorante della materia, ho notato questa clamorosa incongruenza relativa al LCA.
Per quanto riguarda il rigonfiamento, è posizionato proprio nella rima articolare (all'altezza della parte inferiore della rotula a ginocchio esteso).
In riferimento alla plastica al legamento, nel 2003 mi è stato innestato il terzo del tendine rotuleo e 2 anni dopo (2005) è stato utilizzato il semitendinoso-gracile (in quanto l'ex neo-legamento non aveva attecchito).
Posso ancora indicarLe alcuni dati: ho 27 anni, sono alto 1.85 peso 80 kg, ho giocato a calcio a livello agonistico fino a 23 anni e a livello amatoriale (una volta a settimana) fino a 4-5 mesi fa.
Spero di averLe fornito ulteriori dati utili e, ringraziandola nuovamente, resto in attesa di una Sua preziosa risposta.
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Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2009 al 2009
Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
il foro osseo da dove viene introdotto il legamento é più bassa e a uel livello di duro non dovrebbe esseri nulla. Senza un esame clinico mi diventa duro darle ulteriori ragguagli, anche perché essendo della vecchia scuola io prediligo la visita all'accertamento con RMN. Se é visibile il rigonfiamento, deve anche poter essere comunque rintracciato se non con RMN magari con una eco, ma già l'esame clinico può dire cosa possa essere.
Penso appunto che sia necessario proseguire col procedere medico per arrivare ad una diagnosi risolutiva.
Mi tenga informato così anche io potrò essere aggiornato sull'evoluzione e risoluzione del caso. Per quanto riguarda il CA, qualche tempo fa si era effettuato un lavoro in policentrica per cui a distanza di dieci anni non c'era molta differenza tra operati e non operati di crociato, anzi, gli operati avevano qualche problemino in piu' rispetto ad i non operati se la centratura del legamento non era perfetto e se i erano sviluppate le cosidette sindromi del ciclope determinate da un contatto durante l'escursione articolare del neolegamento con le pareti laterale e mediale dei condili del femore. Aveno avuto a che fare con sportivi praticanti sport abbastanza trumatizzanti, ho potuto osservare che stante l'assenza di un crociato, se veniva potenziata la muscolatura in modo particolare e con opportuni sostegni, l'attività sportiva poteva essere garantita egualmente, ma in certi casi, per personaggi di alti livello, diventava predominante rimetterli in funzione in tempi brevi e con forse concomitanti anche interessi extramedici....
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Utente
Utente
Buongiorno, volevo aggiornarla sulla mia situazione. l'ortopedico ha visionato i referti (ho fatto anche le lastre che non evidenziano nulla). Per quanto riguarda il LCA, è a posto. Il medico che ha stilato il referto ha semplicemente fatto un errore in quanto voleva indicare il collaterale interno (che risulta alterato in prossimità della cisti).
Di comune accordo con l'ortopedico quindi, abbiamo deciso di prenderci due mesi di prova durante i quali rinforzero' la muscolatura, farò propriocettiva e provero' a riprendere gradualmente l'attivita' sportiva. Se i problemi dovessero persistere, procederemo con infiltrazioni di acido ialuronico (a parere dell'ortopedico, sembra che la causa inabilitante del mio ginocchio sia la condromalacia) e, se non dovessero bastare, con una artroscopia.
Per quanto riguarda la cisti, questa non è stata pressochè presa in considerazione e solo laddove un giorno dovessimo fare l'artroscopia, si approfitterebbe per rimuoverla.
Ancora grazie e spero di poter fruire ancora del Suo parere. Saluti
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Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2009 al 2009
Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
spero che risolva il problema. Visto pero' che c'é quel problema sul collaterale, mi puo' dire se ha dolore a livello della parte interna del ginocchio subito sotto e subito sopra dell'articolazione? Si schiacci quella zona e mi dica se palapndo in quella zona compare dolore con la pressione digitale ed in quale zona.
Per quanto riguarda la condrite le posso segnalare l'efficacia dell'acido jaluronico potenziato con ozono e anche l'infiltrazione di gel piastrinico autologo ricavato dal suo stesso sangue e preparabile nei laboratori di analisi che hanno l'idoneo kit. Il gel piastrinico si comporta da cellula totipotente.
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Utente
Utente
mi correggo, il collaterale che presenta alterazioni è il laterale. Alla digitopressione non avverto dolore in nessuna zona del ginocchio, ma questo compare solo dopo uno sforzo fisico in due punti: in corrispondenza della cisti (che nasce proprio sul collaterale interessato dalle alterazioni di segnale) e sotto la rotula nella parte interna del ginocchio.
Proverò ad evitare le infiltrazioni.. ma se queste dovessero rivelarsi indispensabili, terrò presente le Sue indicazioni.
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Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2009 al 2009
Reumatologo, Medico di medicina generale, Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
una infiltrazione puo' anche servire per diagnosi ex juvantibus... e non solo per cercare di risolvere il problema... in ogni caso attendo l'evoluzione se vorrà informarmi e aggiornarmi...