Problemi nervo ulnare post frattura coronoide
Salve, chiedo questo consulto per capire che direzione prendere.
Tre mesi fa, dopo una caduta, ho avuta una frattura composta dell'apice del coronoide trattata con mobilizzazione con tutore per 15 giorni, dopodiché inizio cauta mobilizzazione del gomito.
Purtroppo si è resa necessaria fisioterapia dopo un mese e mezzo perché i movimenti del gomito risultavano molto limitati.
La fisioterapia iniziata a maggio e ancora in corso ha consentito un buon recupero nella flessione ma manca ancora per poter parlare di ottimo risultato.
Il problema è che da un mese ho iniziato ad avvertire un problema (dapprima sporadico e quasi subito costante) al mignolo e all'anulare della mano al lato del gomito interessato.
In particolare intorpidimento, scossette, a volte spilli e da poco anche le dita interessate in leggera flessione verso il basso (anche se riesco ancora a stenderle con sforzo come le altre).
Ho parlato col fisiatra che mi segue e mi ha detto di fare elettromiografia e risonanza.
Ho fatto risonanza ed ho avuto questo risultato:
Il nervo ulnare, regolarmente allocato nella sua doccia, si presenta ispessito (4, 8mm) ed iperintenso in STIR come da edema.
Analogo aspetto iperentineso da edema, si reperta a carico dell'inserzione dei tt.
Flessori allepitroclea ed a carico dei tessuti molli che circondano il nervo ulnare, in corrispondenza della doccia cubitale.
Minima quota di versamento endoarticolare.
Alla luce di tale referto non so esattamente che strada intraprendere.
Chiaramente ne parlerò con chi mi seguo ma ho bisogno di avere un altro parere.
Anche perché in questo momento sto facendo ancora fisioterapia e la cosa però mi reca più fastidio al nervo rispetto a quando sto a riposo per un giorno ma mi sembra di esser un cane che si morde la coda perché temo che riposando il braccio perda nel recupero del movimento.
Allo stesso tempo tempo che insistendo ancora con la fisioterapia (mobilizzazione attiva e passiva) non faccio altro che peggiorare la situazione del nervo.
Temo anche di dovermi operare in questa condizione e quindi iniziare di nuovo con la fisioterapia.
Vorrei quindi un parere su qual è la mia situazione in questo momento e se da quello che si evince dalla RMN sia necessario un intervento chirurgico.
Vi ringrazio
Tre mesi fa, dopo una caduta, ho avuta una frattura composta dell'apice del coronoide trattata con mobilizzazione con tutore per 15 giorni, dopodiché inizio cauta mobilizzazione del gomito.
Purtroppo si è resa necessaria fisioterapia dopo un mese e mezzo perché i movimenti del gomito risultavano molto limitati.
La fisioterapia iniziata a maggio e ancora in corso ha consentito un buon recupero nella flessione ma manca ancora per poter parlare di ottimo risultato.
Il problema è che da un mese ho iniziato ad avvertire un problema (dapprima sporadico e quasi subito costante) al mignolo e all'anulare della mano al lato del gomito interessato.
In particolare intorpidimento, scossette, a volte spilli e da poco anche le dita interessate in leggera flessione verso il basso (anche se riesco ancora a stenderle con sforzo come le altre).
Ho parlato col fisiatra che mi segue e mi ha detto di fare elettromiografia e risonanza.
Ho fatto risonanza ed ho avuto questo risultato:
Il nervo ulnare, regolarmente allocato nella sua doccia, si presenta ispessito (4, 8mm) ed iperintenso in STIR come da edema.
Analogo aspetto iperentineso da edema, si reperta a carico dell'inserzione dei tt.
Flessori allepitroclea ed a carico dei tessuti molli che circondano il nervo ulnare, in corrispondenza della doccia cubitale.
Minima quota di versamento endoarticolare.
Alla luce di tale referto non so esattamente che strada intraprendere.
Chiaramente ne parlerò con chi mi seguo ma ho bisogno di avere un altro parere.
Anche perché in questo momento sto facendo ancora fisioterapia e la cosa però mi reca più fastidio al nervo rispetto a quando sto a riposo per un giorno ma mi sembra di esser un cane che si morde la coda perché temo che riposando il braccio perda nel recupero del movimento.
Allo stesso tempo tempo che insistendo ancora con la fisioterapia (mobilizzazione attiva e passiva) non faccio altro che peggiorare la situazione del nervo.
Temo anche di dovermi operare in questa condizione e quindi iniziare di nuovo con la fisioterapia.
Vorrei quindi un parere su qual è la mia situazione in questo momento e se da quello che si evince dalla RMN sia necessario un intervento chirurgico.
Vi ringrazio
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Nel suo caso ipotizzo che la fisioterapia passiva praticata intensamente per consentire una completa flessione del gomito abbiano provocato uno stato infiammatorio del nervo ulnare nella sua doccia epitrocleare associato a una infiammazione carico dell'inserzione dei tendini
flessori all’epitroclea ed a carico dei tessuti molli che circondano il nervo ulnare da qui le parestesie al quarto e quinto dito.
Le consiglierei di sospendere la fisioterapia passiva e continuare senza forzare quella attiva.
Al momento non consiglio l’intervento chirurgico sul nervo ulnare che è integro ma solo edematoso a seguito di forzata stimolazione
Le consiglierei per qualche giorno l’assunzione di farmaci antinfiammatori e un neuro protettore come la vitamina B1-B6-B12 5000 gamma (una fiala i’m.al di per 5 gg. )
La saluto.
flessori all’epitroclea ed a carico dei tessuti molli che circondano il nervo ulnare da qui le parestesie al quarto e quinto dito.
Le consiglierei di sospendere la fisioterapia passiva e continuare senza forzare quella attiva.
Al momento non consiglio l’intervento chirurgico sul nervo ulnare che è integro ma solo edematoso a seguito di forzata stimolazione
Le consiglierei per qualche giorno l’assunzione di farmaci antinfiammatori e un neuro protettore come la vitamina B1-B6-B12 5000 gamma (una fiala i’m.al di per 5 gg. )
La saluto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 461 visite dal 19/06/2024.
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