Frattura al collo del femore trattato in osteosintesi
Salve Dottori, ho 60 anni e pratico abitualmente sport, dalla bici e corsa, all'alpinismo e arrampicata e non ho patologie; a seguito di una caduta in bici del 30 marzo 2024, il 2 aprile 2024 sono stato operato per una frattura al femore dx sottocapitata-transcervicale, in osteosintesi (3 viti da 10, 5/11, 5 cm e 2 rondelle).
Già dal 1o controllo in H del 06/5/24 (RX e ortopedico) mi è stato prescritto che avrei potuto caricare in modo progressivo fino al pieno carico con l'eliminazione delle stampelle, per il successivo controllo del 06/6/24, e ovviamente come prescritto mi sono fatto seguire nel periodo da un fisioterapista, come anche a tutt'oggi.
Purtroppo x discreti dolori e fitte perlopiù nella zona inguinale, ho potuto/dovuto togliere gli ausili x camminare solo durante la suddetta 2a visita, con il medico al controllo un poco infastidito, per le mie strane "sensazioni" e preoccupazioni.
Ad oggi pur seguendo ed eseguendo giornalmente esercizi di fisioterapia (che non mi creano dolori/fastidi o fitte), camminando per diverse decine di metri anche in piano e soprattutto facendo le scale in modo comunque controllato e soprattutto in salita, ho delle fitte e una sorta di bloccaggio sempre in zona inguinale (tendine o altro), che non mi permette di camminare liberamente.
Anche da quanto riportato dal 2o referto RX (dopo 2 mesi dall'intervento), i monconi fratturativi sono in asse (anche se si evidenzia in basso, una rima di frattura di 2mm con piccolo dentino osseo).
Quindi al 2o controllo mi è stato detto di non usare più le stampelle xkè secondo gli ortopedici in H, l'articolarità è pressoché completa (io intendo un'altra cosa x mobilità totale del corpo, essendo uno sportivo!) e dolente solo ai massimi gradi.
Chiedo a Voi se tali fastidi/fitte col tempo potranno scomparire o cos'altro.
Il prossimo controllo presso l'H di Civitavecchia lo avrò il 4 ottobre (x visionare anche che la testa del femore non sia andata in necrosi!) .
RingraziandoVi da ora x una Vs professionale risposta.
Marco
Già dal 1o controllo in H del 06/5/24 (RX e ortopedico) mi è stato prescritto che avrei potuto caricare in modo progressivo fino al pieno carico con l'eliminazione delle stampelle, per il successivo controllo del 06/6/24, e ovviamente come prescritto mi sono fatto seguire nel periodo da un fisioterapista, come anche a tutt'oggi.
Purtroppo x discreti dolori e fitte perlopiù nella zona inguinale, ho potuto/dovuto togliere gli ausili x camminare solo durante la suddetta 2a visita, con il medico al controllo un poco infastidito, per le mie strane "sensazioni" e preoccupazioni.
Ad oggi pur seguendo ed eseguendo giornalmente esercizi di fisioterapia (che non mi creano dolori/fastidi o fitte), camminando per diverse decine di metri anche in piano e soprattutto facendo le scale in modo comunque controllato e soprattutto in salita, ho delle fitte e una sorta di bloccaggio sempre in zona inguinale (tendine o altro), che non mi permette di camminare liberamente.
Anche da quanto riportato dal 2o referto RX (dopo 2 mesi dall'intervento), i monconi fratturativi sono in asse (anche se si evidenzia in basso, una rima di frattura di 2mm con piccolo dentino osseo).
Quindi al 2o controllo mi è stato detto di non usare più le stampelle xkè secondo gli ortopedici in H, l'articolarità è pressoché completa (io intendo un'altra cosa x mobilità totale del corpo, essendo uno sportivo!) e dolente solo ai massimi gradi.
Chiedo a Voi se tali fastidi/fitte col tempo potranno scomparire o cos'altro.
Il prossimo controllo presso l'H di Civitavecchia lo avrò il 4 ottobre (x visionare anche che la testa del femore non sia andata in necrosi!) .
RingraziandoVi da ora x una Vs professionale risposta.
Marco
[#1]
Il problema delle fratture sotto-capitate del collo femorale se pur correttamente trattate chirurgicamente non possono escludere la necrosi della testa.
Al momento secondo i controlli clinici e radiografici non si evidenzia alcun segno di necrosi,tant’è vero che l’è stato consentito il carico.
I fastidi legati all’apparato muscolo-legamentoso di un’articolazione portante come lo è l’anca sono del tutto compatibili con la pregressa lesione e con la pratica fisio-terapica
Cordiali saluti.
Al momento secondo i controlli clinici e radiografici non si evidenzia alcun segno di necrosi,tant’è vero che l’è stato consentito il carico.
I fastidi legati all’apparato muscolo-legamentoso di un’articolazione portante come lo è l’anca sono del tutto compatibili con la pregressa lesione e con la pratica fisio-terapica
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 599 visite dal 16/06/2024.
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