Frattura scomposta malleolo peroneale

Buonasera, sono una ragazza di 25 anni e in data 21 maggio ho fatto un incidente stradale che mi ha provocato la frattura del malleolo peroneale destro.
Inizialmente a detta dei medici la frattura risultava composta, per cui mi hanno messo un gambaletto gessato che ho dovuto far allargare qualche giorno dopo causa gonfiore eccessivo della caviglia.

Dopo una settimana all’rx di controllo è risultata una lieve scomposizione della frattura, mi sono così recata presso una clinica privata che ha optato per l’intervento chirurgico con inserimento di placca e viti.

Dopo l’operazione mi hanno prescritto un tutore walker da tenere per 30 giorni con divieto assoluto di carico al posto del gesso, così da poter meglio controllare la ferita, medicarla e rimuovere poi i punti.

Ho fatto iniezioni di antibiotico per 6 giorni, eparina (che facevo già dal giorno dopo l’incidente), 5 giorni di antidolorifico mattina e sera (gocce di Eminocs, ottime, che mi hanno praticamente spento il dolore soprattutto nei giorni subito successivi l’operazione); continuo a prendere un integratore naturale antiedemigeno chiamato Flogasine a compresse, ho iniziato 3 giorni fa la magnetoterapia a domicilio (8 ore notturne) e aspetto con ansia di togliere il tutore (se tutto va bene il 4 luglio) e iniziare il percorso di riabilitazione.

Tuttavia sono una persona molto paranoica, ho una bassa soglia del dolore, mi impressiono facilmente e cerco rassicurazioni chiedendo più pareri, sia a medici, sia a persone a cui è successa la stessa cosa.

Sono passati 11 giorni dall’intervento, è normale provare un senso di rigidità nella zona della caviglia e del piede?
Ci sono momenti in cui mi prendono come delle fitte e sento come muoversi qualcosa nei dintorni della caviglia e del piede.
Sarà la circolazione, il fatto che l’osso si sta rimarginando e la rigidità che naturalmente proviene da traumi del genere e immobilizzazione prolungata?

So che la durata del percorso riabilitativo varia da persona a persona, ma ho paura di non poter tornare alla vita di prima.
Sono una persona dinamica e iperattiva, tra l’altro suono la batteria e la mobilità e la forza del piede destro è molto importante in quanto preme e si sposta velocemente sul pedale della grancassa.

Mi piace camminare e passo molte ore in piedi e sono davvero preoccupata per la situazione.
È la prima volta che mi fratturo un osso, tra l’altro ripeto, sono paranoica e ho una bassa soglia del dolore, pensare di doverlo affrontare ancora durante la riabilitazione mi abbatte parecchio.

Ritornerò alla quotidianità?
Sentirò dolore fino a quando non rimuoverò i mezzi di sintesi?

Grazie per l’ascolto!
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1k 72
Non penso che la sua ansia e la sua paranoia debbano influire sui consigli e prescrizioni del chirurgo che l’ha sottoposta a intervento,senza ricercare commenti o consigli su internet o comunque altri.
La terapia praticata è ineccepibile,lei deve imparare ad aumentare la soglia del dolore,specialmente per quando rimuoverà il tutore, le sarà concesso il carico e praticherà la fisioterapia.
Il dolore e l’edema che si porterà dietro per un tempo piuttosto lungo nulla hanno a che vedere coi mezzi di sintesi.
La saluto.