Domanda sull'ereditarietà della spondiloartrosi

Buongiorno,
ho 39 anni e soffro di ricorrenti e intensi dolori alla schiena, localizzati al centro della stessa, che a volte mi rendono difficile anche a respirare.
Ho seguito diverse cure (punture di Voltaren e Muscoril) che hanno alleviato temporaneamente il dolore, ma è sempre tornato dopo qualche settimana.
Recentemente, il mio medico mi ha prescritto una cura con cortisone (Soldesam) e un antidolorifico più potente (Elatrex) perché il dolore è diventato insopportabile.
Sono in attesa di una visita ortopedica, ma nel frattempo ho una preoccupazione.


Non ho contatti con la mia famiglia paterna fin da piccola, ma ricordo che sia mio padre che mia nonna paterna soffrivano di dolori simili.
Ho scoperto che a mio padre, all'età di 30 anni, è stata diagnosticata una spondiloartrosi molto grave, che lo ha portato alla perdita completa della mobilità della schiena.
Anche mia nonna paterna ha sofferto di questa patologia, oltre che di osteoporosi, che l'ha costretta su una sedia a rotelle in giovane età.
Di quest'ultima la logica semplice mi porta a pensare di preoccuparmi di meno, visto che non ho mai avuto problemi di fragilità ossea né fratture.

Ho fatto una risonanza magnetica circa un anno fa (quando i dolori iniziarono a presentarsi) e riporto i risultati sotto.

La mia domanda è: qual è la probabilità che io abbia ereditato malattie simili e ci sono segni nei risultati della risonanza che indichino una diagnosi simile?
Come ho detto, sono in attesa di una visita specialistica, ma mi piacerebbe avere diverse opinioni e informazioni per capire meglio la mia situazione.
So che senza una visita non è facile dare risposte concrete, ma sarei grata per qualsiasi informazione, suggerimento o opinione.


RM RACHIDE LOMBOSACRALE
Lieve curvatura scoliotica lombare sinistro-convessa e perdita della lordosi.
Manifestazioni degenerative spondilodiscali con iniziale produzione osteofitica marginosomatica anteriore e lieve riduzione in ampiezza degli spazi intersomatici in esame.
Limitata sofferenza edematosa delle limitanti somatiche affrontate di L3-L4 e L4-L5 (Modic 1).
Muri posteriori allineati sul piano sagittale.

A livello di L3-L4 protrusione circonferenziale del disco che impronta la superficie ventrale del sacco durale ed iniziali segni di fissurazione dell'anulus.
A livello di L4-L5 protrusione discale posteriore ad ampio raggio che impronta la superficie ventrale del sacco durale, a lieve maggiore espressione in sede posteromediana dove sono presenti segni di fissurazione dell'anulus.

A livello di L5-S1 minima protrusione discale posteriore ad ampio raggio che impronta la superficie ventrale del sacco durale e segni di fissurazione dell'anulus.

Modesta ipertrofia degenerativa dei massicci articolari interapofisari nel tratto lombare inferiore.

Diametri del canale rachideo conservati.

Non alterazioni morfologiche e di segnale del cono midollare che termina a livello di L2.


Grazie per la vostra attenzione.
Cordiali saluti,
Maria Bontos
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.5k 91
L’artrosi della colonna, conosciuta anche come spondiloartrosi o "spondilodiscoartrosi", è una malattia degenerativa della cartilagine dei dischi intervertebrali, che perdono elasticità e non assolvono alla loro funzione di ammortizzare gli urti generati dal movimento del corpo.
le cause della spondilo artrosi sono:
Invecchiamento: a partire dai 30 o 40 anni, è normale che le Radiografie mostrino segni iniziali di artrosi vertebrale
Sesso: nelle donne si riscontra una maggiore incidenza di questa malattia,
Genetica: l’artrosi della colonna può anche essere una malattia ereditaria;
Attività lavorativa
Attività fisica intensa
Sedentarietà: uno stile di vita sedentario provoca un indebolimento dei muscoli addominali e della schiena, che non sono più in grado di sostenere la colonna durante i movimenti, anche a causa di una retrazione dei muscoli paravertebrali
Le notizie su i suoi ascendenti sono molto imprecise per stabilire la vera natura della malattia che li ha colpiti.
Il mio consiglio è di evitare di assumere cortisonici.
Si rechi a visita da un ortopedico.

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