Caviglia gonfia e dolorante dopo 5 mesi
Buongiorno, ringrazio anticipatamente per la cortesia e vengo al dunque
GENNAIO 2024
Mi sono procurato una distorsione alla caviglia destra il 13 Gennaio 2024 in seguito ad un trauma.
Ho eseguito subito un primo accertamento in pronto soccorso con un ecografia, per scongiurare fratture con esito negativo.
Che riferisce quanto segue: "Dai radiogrammi assunti in visione, non si osservano segni radiopercepibili di frattura in atto a carico dei segmenti scheletrici presi in esame"
Ho proceduto dunque ai soliti consigli, ovvero ghiaccio, elevazione e riposo, Voltalgan e simili.
FEBBRAIO 2024 - 3 Infiltrazioni
Poichè dopo un mese circa, sentivo ancora dolore sia alla caviglia che al polpaccio (Legamenti), ho proceduto ad effettuare una RMN sia al collo del piede che al polpaccio.
Il referto scopre una lesione ai legamenti (spiegato il dolore al polpaccio) e riferisce quanto segue:
" Diffusa iperintensità del segnale nelle seq. STIR - FAT SAT dell'astragalo (più marcata al domo) delle ossa cuboidee, della porzione superiore dell'osso calcaneare e del malleolo tibiale mediale per diffuso edema intra e sub spongioso da contusione ossea;
- Falda di versamento nel recesso tibio-peroneale ed intra-articolare a livello dell'articolazione tibio-astragalica.
- Lesione del legamento collaterale mediale
- Alterazione del segnale dei muscolo tibiale posteriore e di entrambi i gemelli, con edema intramuscolare e falda fluida tra i fasci muscolari
- Indenni il legamento astragalo peroneale, il legamento calcagno-astragalico posteriore ed interosseo, i legamenti collaterali interni ed il tendine d'Achille"
Come consigliato dall'ortopedico, mi fa 3 infiltrazioni alla caviglia di Depo Medrol e procedo ad effettuare RIPOSO ASSOLUTO per altri 2 Mesi.
APRILE 2024
Il grosso del dolore è passato, soprattutto al polpaccio non ho più problemi, inizio un ciclo di 10 sedute di Fisioterapia, sia con movimenti e sia con macchinari tipo Laserterapia, Pressoterapia, Tecarterapia.
Dopo 3 mesi riesco a camminare, bene ma ancora con fastidio, in quanto facendo alcuni movimenti, tipo salire le scale o correre, avverto dolore alla caviglia, decido di riprendere a lavorare il 18 Aprile
GIUGNO 2023
Ad oggi dopo 5 mesi dal Trauma, cammino quotidianamente per lavoro e svago, ma la caviglia risulta ancora gonfia e camminando ma soprattutto provando a correre o salire le scale avverto ancora il fastidio.
Non è un dolore atroce, ma percepisco il fastidio che mi porta leggermente a "zoppicare".
L'ortopedico mi ha consigliato di fare altre 2/3 infiltrazioni, oltre quelle 3 fatte a Febbraio, ma non sono sicuro sia la soluzione più adatta, vorrei risolvere il problema a monte!
In questi casi come bisogna comportarsi?
Dovrei stare nuovamente in TOTALE RIPOSO?
Per lavoro sto in piedi e cammino, non tanto, ma comunque nel tempo libero non mi privo di uscire o passeggiare.
Non ne posso più, vorrei trovare una soluzione, spero vivamente nel vostro aiuto!
Grazie di nuovo!
GENNAIO 2024
Mi sono procurato una distorsione alla caviglia destra il 13 Gennaio 2024 in seguito ad un trauma.
Ho eseguito subito un primo accertamento in pronto soccorso con un ecografia, per scongiurare fratture con esito negativo.
Che riferisce quanto segue: "Dai radiogrammi assunti in visione, non si osservano segni radiopercepibili di frattura in atto a carico dei segmenti scheletrici presi in esame"
Ho proceduto dunque ai soliti consigli, ovvero ghiaccio, elevazione e riposo, Voltalgan e simili.
FEBBRAIO 2024 - 3 Infiltrazioni
Poichè dopo un mese circa, sentivo ancora dolore sia alla caviglia che al polpaccio (Legamenti), ho proceduto ad effettuare una RMN sia al collo del piede che al polpaccio.
Il referto scopre una lesione ai legamenti (spiegato il dolore al polpaccio) e riferisce quanto segue:
" Diffusa iperintensità del segnale nelle seq. STIR - FAT SAT dell'astragalo (più marcata al domo) delle ossa cuboidee, della porzione superiore dell'osso calcaneare e del malleolo tibiale mediale per diffuso edema intra e sub spongioso da contusione ossea;
- Falda di versamento nel recesso tibio-peroneale ed intra-articolare a livello dell'articolazione tibio-astragalica.
- Lesione del legamento collaterale mediale
- Alterazione del segnale dei muscolo tibiale posteriore e di entrambi i gemelli, con edema intramuscolare e falda fluida tra i fasci muscolari
- Indenni il legamento astragalo peroneale, il legamento calcagno-astragalico posteriore ed interosseo, i legamenti collaterali interni ed il tendine d'Achille"
Come consigliato dall'ortopedico, mi fa 3 infiltrazioni alla caviglia di Depo Medrol e procedo ad effettuare RIPOSO ASSOLUTO per altri 2 Mesi.
APRILE 2024
Il grosso del dolore è passato, soprattutto al polpaccio non ho più problemi, inizio un ciclo di 10 sedute di Fisioterapia, sia con movimenti e sia con macchinari tipo Laserterapia, Pressoterapia, Tecarterapia.
Dopo 3 mesi riesco a camminare, bene ma ancora con fastidio, in quanto facendo alcuni movimenti, tipo salire le scale o correre, avverto dolore alla caviglia, decido di riprendere a lavorare il 18 Aprile
GIUGNO 2023
Ad oggi dopo 5 mesi dal Trauma, cammino quotidianamente per lavoro e svago, ma la caviglia risulta ancora gonfia e camminando ma soprattutto provando a correre o salire le scale avverto ancora il fastidio.
Non è un dolore atroce, ma percepisco il fastidio che mi porta leggermente a "zoppicare".
L'ortopedico mi ha consigliato di fare altre 2/3 infiltrazioni, oltre quelle 3 fatte a Febbraio, ma non sono sicuro sia la soluzione più adatta, vorrei risolvere il problema a monte!
In questi casi come bisogna comportarsi?
Dovrei stare nuovamente in TOTALE RIPOSO?
Per lavoro sto in piedi e cammino, non tanto, ma comunque nel tempo libero non mi privo di uscire o passeggiare.
Non ne posso più, vorrei trovare una soluzione, spero vivamente nel vostro aiuto!
Grazie di nuovo!
[#1]
Il mio aiuto non può essere che modesto e assolutamente risolutivo.
Il trauma ala caviglia Dx. a mio giudizio non è stato trattato adeguatamente perchè anche in assenza di fratture ma a seguito degli effetti della distorsione l’arto avrebbe dovuto essere adeguatamente immobilizzato onde permettere senza stress la cicatrizzazione dell’apparato capsulo-legametoso lesionato.
Per fortuna a questo problema è riuscito a ovviare.
Ma deve sapere che ogni trauma provoca una alterazione del circolo ematico che si estrinseca in un ritardo del circolo venoso di ritorno.
Le consiglio a riposo di tenere l’arto in scarico e per la deambulazione l’uso di calze elastiche a compressione graduale.
La saluto.
Il trauma ala caviglia Dx. a mio giudizio non è stato trattato adeguatamente perchè anche in assenza di fratture ma a seguito degli effetti della distorsione l’arto avrebbe dovuto essere adeguatamente immobilizzato onde permettere senza stress la cicatrizzazione dell’apparato capsulo-legametoso lesionato.
Per fortuna a questo problema è riuscito a ovviare.
Ma deve sapere che ogni trauma provoca una alterazione del circolo ematico che si estrinseca in un ritardo del circolo venoso di ritorno.
Le consiglio a riposo di tenere l’arto in scarico e per la deambulazione l’uso di calze elastiche a compressione graduale.
La saluto.
[#2]
Utente
Dottore, la ringrazio per la sua risposta rapida ed esaustiva
Quindi oltre il suo consiglio "tenere l’arto in scarico e per la deambulazione l’uso di calze elastiche a compressione graduale" mi consiglia di effettuare altri cicli di fisioterapia/trattamenti e/o confrontarmi con una figura medica quale Fisiatra/Ortopedico/Fisioterapista o qualcosa del genere che possa aiutarmi a migliorare le mie condizioni ?
Pertanto, seguendo i suoi consigli posso camminare regolarmente e dunque continuare a lavorare senza sforzare eccessivamente la caviglia, oppure con "tenere l'arto in scarico" intende non poggiare assolutamente il piede a terra?
Non reputa opportuno invece, sulla base di ciò che le ho descritto, effettuare altre infiltrazioni alla caviglia.
La ringrazio anticipatamente!
Quindi oltre il suo consiglio "tenere l’arto in scarico e per la deambulazione l’uso di calze elastiche a compressione graduale" mi consiglia di effettuare altri cicli di fisioterapia/trattamenti e/o confrontarmi con una figura medica quale Fisiatra/Ortopedico/Fisioterapista o qualcosa del genere che possa aiutarmi a migliorare le mie condizioni ?
Pertanto, seguendo i suoi consigli posso camminare regolarmente e dunque continuare a lavorare senza sforzare eccessivamente la caviglia, oppure con "tenere l'arto in scarico" intende non poggiare assolutamente il piede a terra?
Non reputa opportuno invece, sulla base di ciò che le ho descritto, effettuare altre infiltrazioni alla caviglia.
La ringrazio anticipatamente!
[#3]
Non occorre che ricorra ad alcuna figura sanitaria.
La mobilizzazione attiva della caviglia è l’unica attività che le si richiede.
Tenere l’arto in scarico a riposo significa tenere il piede in alto su un cuscino.
Può camminare tranquillamente e svolgere le sue normali attività.
Noneffettui altre infiltrazioni di cortisone.
Mi sembra di percepire in lei un forte stato ansioso e un discreto grado d’ipocondria.
La mobilizzazione attiva della caviglia è l’unica attività che le si richiede.
Tenere l’arto in scarico a riposo significa tenere il piede in alto su un cuscino.
Può camminare tranquillamente e svolgere le sue normali attività.
Noneffettui altre infiltrazioni di cortisone.
Mi sembra di percepire in lei un forte stato ansioso e un discreto grado d’ipocondria.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 975 visite dal 10/06/2024.
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