Sospetta frattura da stress della tibia mediale senza evidenze di ecografia o raggi x
Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni, normopeso (52kgx1.63m) che ha sempre svolto regolare attività fisica sin da bambina.
Durante la settimana corro 4 volte (per un totale di 40/45 km a settimana) e in più aggiungo una seduta di pesi in palestra.
Circa un mese fa ho iniziato ad avvertire una tensione ad entrambe le tibie, che inizialmente ho imputato ad un sovraccarico muscolare e ho cercato di controllare riducendo l’intensità e il carico dell' allenamento.
Tuttavia 5 giorni fa mi sono svegliata con un dolore estremamente intenso nella parte centrale e mediale della tibia anteriore sinistra che non mi consentiva neanche la deambulazione.
Ho subito pensato ad una frattura da stress per il dolore intenso e la zona interessata.
Ho svolto i raggi X che non hanno evidenziato nessuna frattura e nessun danno alla zona corticale della tibia.
Ho anche svolto una ecografia che ha evidenziato quanto segue: solo in alcune delle scansioni condotte rilevabile modesta alterazione tissutale in corrispondenza del terzo medio del decorso del muscolo tibiale anteriore con area uso-ipoecogena fusiforme che potrebbe essere compatibile con una minuta ernia muscolare.
Del tutto regolare l’immagine della cresta tibiale anteriore in assenza di segni ecografici di iperostosi.
Il medico mi ha detto che non è possibile che si tratti di una micro frattura da carico, tuttavia a causa dell’intenso dolore io sono ancora convinta che si tratti di un problema osseo e che una lesione muscolare non possa spiegarne l’intensità.
Mi chiedo ora: è possibile che con questi referti sia comunque presente una piccola frattura ossea?
Faccio bene a svolgere quanto prima una RMN?
Grazie in anticipo a chi perderà tempo per provare ad aiutarmi.
Durante la settimana corro 4 volte (per un totale di 40/45 km a settimana) e in più aggiungo una seduta di pesi in palestra.
Circa un mese fa ho iniziato ad avvertire una tensione ad entrambe le tibie, che inizialmente ho imputato ad un sovraccarico muscolare e ho cercato di controllare riducendo l’intensità e il carico dell' allenamento.
Tuttavia 5 giorni fa mi sono svegliata con un dolore estremamente intenso nella parte centrale e mediale della tibia anteriore sinistra che non mi consentiva neanche la deambulazione.
Ho subito pensato ad una frattura da stress per il dolore intenso e la zona interessata.
Ho svolto i raggi X che non hanno evidenziato nessuna frattura e nessun danno alla zona corticale della tibia.
Ho anche svolto una ecografia che ha evidenziato quanto segue: solo in alcune delle scansioni condotte rilevabile modesta alterazione tissutale in corrispondenza del terzo medio del decorso del muscolo tibiale anteriore con area uso-ipoecogena fusiforme che potrebbe essere compatibile con una minuta ernia muscolare.
Del tutto regolare l’immagine della cresta tibiale anteriore in assenza di segni ecografici di iperostosi.
Il medico mi ha detto che non è possibile che si tratti di una micro frattura da carico, tuttavia a causa dell’intenso dolore io sono ancora convinta che si tratti di un problema osseo e che una lesione muscolare non possa spiegarne l’intensità.
Mi chiedo ora: è possibile che con questi referti sia comunque presente una piccola frattura ossea?
Faccio bene a svolgere quanto prima una RMN?
Grazie in anticipo a chi perderà tempo per provare ad aiutarmi.
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Gentile signora in seguito alla descrizione accurata della sua sintomatologia non mi sento di escludere l’ipotesi da lei formulata.
Con il termine di frattura da stress si intende una frattura dovuta a microtraumi ripetuti che si verificano su un osso normale. Le fratture da stress si verificano quando i microtraumi ripetuti causano un carico eccessivo sull’osso che supera la sua capacità riparativa. Purtroppo spesso la diagnosi della frattura da stress è tardiva in quanto i sintomi non sono specifici e la radiografia convenzionale può essere negativa. Nel sospetto di frattura da stress l’esame di prima scelta è sicuramente la risonanza magnetica.
Il sesso femminile è sicuramente un fattore di rischio, in correlazione a disturbi ormonali correlati.
Credo opportuno che esegua una RM, onde poter avere una diagnosi certa.
Per quanto riguarda la terapia ( il discorso è valido anche si trattasse di un fatto muscolare )prima cosa da fare consiste nella riduzione dell’attività sportiva fino a raggiungere una condizione di benessere, associando un adeguato programma riabilitativo per mantenere un buon tono muscolare e cardiovascolare. La terapia farmacologica migliore è l’acetaminofene (i FANS sono sconsigliati perché in alcuni casi possono inibire la guarigione ossea).
Cordiali saluti.
Con il termine di frattura da stress si intende una frattura dovuta a microtraumi ripetuti che si verificano su un osso normale. Le fratture da stress si verificano quando i microtraumi ripetuti causano un carico eccessivo sull’osso che supera la sua capacità riparativa. Purtroppo spesso la diagnosi della frattura da stress è tardiva in quanto i sintomi non sono specifici e la radiografia convenzionale può essere negativa. Nel sospetto di frattura da stress l’esame di prima scelta è sicuramente la risonanza magnetica.
Il sesso femminile è sicuramente un fattore di rischio, in correlazione a disturbi ormonali correlati.
Credo opportuno che esegua una RM, onde poter avere una diagnosi certa.
Per quanto riguarda la terapia ( il discorso è valido anche si trattasse di un fatto muscolare )prima cosa da fare consiste nella riduzione dell’attività sportiva fino a raggiungere una condizione di benessere, associando un adeguato programma riabilitativo per mantenere un buon tono muscolare e cardiovascolare. La terapia farmacologica migliore è l’acetaminofene (i FANS sono sconsigliati perché in alcuni casi possono inibire la guarigione ossea).
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 672 visite dal 31/05/2024.
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