Frattura del malleolo
Buongiorno, martedì 21 maggio dopo un incidente stradale in motorino, mi son fratturata il malleolo del perone destro.
La caduta è stata forte e oltre a qualche livido ed escoriazione su varie parti del corpo, anche la zona della caviglia risultava maltrattata (graffi e contusioni anche verso la parte del malleolo interno).
L’ambulanza mi ha portato in ospedale e ho effettuato un RX, con seguente referto: frattura spiroidea del malleolo del perone destro sottoposta ad immobilizzazione con stivaletto gessato Dopo l’RX, ma prima di ingessarmi, mi hanno ricoverata una notte per probabilità di operazione chirurgica, fino all’arrivo al mattino dell’ortopedico per la visita e la conferma dell’intervento.
Durante la notte l’intera zona si è logicamente gonfiata, mi hanno iniettato Toradol per il dolore, ma niente.
Ho quindi aspettato l’arrivo dell’ortopedico, ma la visita effettiva non c’è stata: il dottore mi ha soltanto detto che potevo tranquillamente tornare a casa, così mi hanno ingessata e sono rientrata.
Devo tenere il gesso per 30 giorni, nel mentre effettuare una visita intermedia tra circa una settimana prima di quella finale tra un mese.
Dopo nemmeno 48 ore dall’ingessatura ho cominciato a percepire un forte senso di compressione, intorpidimento e formicolio in tutta la zona del piede e in tutta la zona ingessata con crescente dolore abbastanza insopportabile (non ho una soglia del dolore molto alta, quindi per me quel dolore era estremo)
Riuscivo a muovere le dita del piede, che tra l’altro erano di colore normale, eccetto quando mi alzavo per andare in bagno: lì diventavano più scure credo per l’afflusso di sangue verso il basso, ma faceva molto male.
Non passava nemmeno con antidolorifici (ibuprofene e Toradol), così di notte sono andata al pronto soccorso e ancora ho aspettato mattina per la visita dell’ortopedico e per allargare il gesso (di notte a quanto pare se c’è un’emergenza legata a questo settore medico, ti devi arrangiare e sopportare sperando di non rimanerci secco).
Il gesso è stato inciso al centro e allargato, ho provato più sollievo e sono tornata a casa.
La sensazione di gonfiore non è come prima, ma comunque c’è, nonostante siano passati 3 giorni.
Purtroppo io soffro di qualche problemino circolatorio e anemia, ho sempre mani e piedi freddi e credo che questo gonfiore sia dovuto sia a questa situazione, sia al fatto che non ho tenuto il piede sollevato come si deve in posizione di scarico dopo l’ingessatura.
Sono spaventata per una possibile sindrome compartimentale, i sintomi più o meno coincidono e sono una persona molto paranoica.
Tra l’altro dove vivo la sanità lascia un po’ a desiderare, non mi fido e cerco pareri da più persone e medici possibili.
Ho anche paura che l’osso non sia stato allineato a dovere e che la mia situazione sia stata presa con superficialità.
Come posso fare?
Vorrei tra l’altro effettuare una TAC insieme alla radiografia, così da verificare lo stato tendineo e muscolare dell’intera zona.
Grazie
La caduta è stata forte e oltre a qualche livido ed escoriazione su varie parti del corpo, anche la zona della caviglia risultava maltrattata (graffi e contusioni anche verso la parte del malleolo interno).
L’ambulanza mi ha portato in ospedale e ho effettuato un RX, con seguente referto: frattura spiroidea del malleolo del perone destro sottoposta ad immobilizzazione con stivaletto gessato Dopo l’RX, ma prima di ingessarmi, mi hanno ricoverata una notte per probabilità di operazione chirurgica, fino all’arrivo al mattino dell’ortopedico per la visita e la conferma dell’intervento.
Durante la notte l’intera zona si è logicamente gonfiata, mi hanno iniettato Toradol per il dolore, ma niente.
Ho quindi aspettato l’arrivo dell’ortopedico, ma la visita effettiva non c’è stata: il dottore mi ha soltanto detto che potevo tranquillamente tornare a casa, così mi hanno ingessata e sono rientrata.
Devo tenere il gesso per 30 giorni, nel mentre effettuare una visita intermedia tra circa una settimana prima di quella finale tra un mese.
Dopo nemmeno 48 ore dall’ingessatura ho cominciato a percepire un forte senso di compressione, intorpidimento e formicolio in tutta la zona del piede e in tutta la zona ingessata con crescente dolore abbastanza insopportabile (non ho una soglia del dolore molto alta, quindi per me quel dolore era estremo)
Riuscivo a muovere le dita del piede, che tra l’altro erano di colore normale, eccetto quando mi alzavo per andare in bagno: lì diventavano più scure credo per l’afflusso di sangue verso il basso, ma faceva molto male.
Non passava nemmeno con antidolorifici (ibuprofene e Toradol), così di notte sono andata al pronto soccorso e ancora ho aspettato mattina per la visita dell’ortopedico e per allargare il gesso (di notte a quanto pare se c’è un’emergenza legata a questo settore medico, ti devi arrangiare e sopportare sperando di non rimanerci secco).
Il gesso è stato inciso al centro e allargato, ho provato più sollievo e sono tornata a casa.
La sensazione di gonfiore non è come prima, ma comunque c’è, nonostante siano passati 3 giorni.
Purtroppo io soffro di qualche problemino circolatorio e anemia, ho sempre mani e piedi freddi e credo che questo gonfiore sia dovuto sia a questa situazione, sia al fatto che non ho tenuto il piede sollevato come si deve in posizione di scarico dopo l’ingessatura.
Sono spaventata per una possibile sindrome compartimentale, i sintomi più o meno coincidono e sono una persona molto paranoica.
Tra l’altro dove vivo la sanità lascia un po’ a desiderare, non mi fido e cerco pareri da più persone e medici possibili.
Ho anche paura che l’osso non sia stato allineato a dovere e che la mia situazione sia stata presa con superficialità.
Come posso fare?
Vorrei tra l’altro effettuare una TAC insieme alla radiografia, così da verificare lo stato tendineo e muscolare dell’intera zona.
Grazie
[#1]
Gentile signora la esentò dalla paranoia nel dirle che una frattura spiroide del perone interessante il malleolo e zona sovramalleolare non necessariamente dev’essere sottoposto a intervento chirurgico.
Il problema nelle fratture è che il circolo ematico viene alterato dall’evento traumatico,per cui si verifica un ritardo del circolo venoso di ritorno.
Occorre onde evitare un edema notevole tenere l’arto in scarico.
Non credo che sia necessaria una tac per verificare lo stato dei tendini e dei muscoli che per effetto del trauma hanno subito un effetto distrattivo riparabile come per la frattura con 30 gg. di apparecchio gessato.
Il carico dell’arto fratturato non è consentito di conseguenza per le necessarie abluzioni deve avvalersi delle stampelle tenendo sospeso l’arto sotto gesso.
Cordiali saluti.
Il problema nelle fratture è che il circolo ematico viene alterato dall’evento traumatico,per cui si verifica un ritardo del circolo venoso di ritorno.
Occorre onde evitare un edema notevole tenere l’arto in scarico.
Non credo che sia necessaria una tac per verificare lo stato dei tendini e dei muscoli che per effetto del trauma hanno subito un effetto distrattivo riparabile come per la frattura con 30 gg. di apparecchio gessato.
Il carico dell’arto fratturato non è consentito di conseguenza per le necessarie abluzioni deve avvalersi delle stampelle tenendo sospeso l’arto sotto gesso.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Grazie per la tempestività nella risposta, sono preoccupata di non riuscire a recuperare completamente. Sono batterista e ho lavorato molto in particolare sul piede destro per sviluppare velocità nel movimento, ed ho paura che il mio piede non torni più alpa versatilità di prima.
Tra l’altro provo molto dolore nonostante un ciclo di Tachidol che sto facendo ogni 6 ore circa, è normale? Ok che sono passati pochi giorni dall’accaduto, ma la mie paranoie talvolta eccessive (lo riconosco, ma non riesco ad evitarlo anche perché ogni volta poi ho sempre avuto ragione ) mi portano a chiedermi se sia normale.
Grazie per la pazienza, le auguro una buona serata.
Tra l’altro provo molto dolore nonostante un ciclo di Tachidol che sto facendo ogni 6 ore circa, è normale? Ok che sono passati pochi giorni dall’accaduto, ma la mie paranoie talvolta eccessive (lo riconosco, ma non riesco ad evitarlo anche perché ogni volta poi ho sempre avuto ragione ) mi portano a chiedermi se sia normale.
Grazie per la pazienza, le auguro una buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 771 visite dal 25/05/2024.
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