Un ginocchio che fa i capricci
Salve a tutti, e grazie in anticipo a chi dedicherà del tempo a soddisfare la mia richiesta.
Ho 45 anni e da che ero adolescente ho sempre avuto problemi con un ginocchio, il sinistro per la precisione.
Ho già subito 5 interventi, uno di questi era un lateral release per riportare in asse la rotula.
Ora mi trovo con un'osteonecrosi dell'emipiatto tibiale e frequenti dolori, attività limitate per non "infastidire" troppo il ginocchio e quant'altro.
Da qualche giorno si è ripresentato un dolore fisso, gonfiore, sensazione di bruciore, cedimento dell'articolazione (ma non seguendo il naturale movimento dell'articolazione: cede all'indietro) e spesso mi trema la gamba nella distensione.
Sto volutamente evitando il pronto soccorso perché ci sono già passata tante volte: RX, diagnosi di distorsione, fasciatura, arto in scarico per 2 settimane, arrivederci e grazie.
Premesso che superata la fase acuta del dolore mi rivolgerò ad uno specialista, cosa potrebbe determinare questa condizione?
Cosa posso fare per alleviare il dolore?
Grazie in anticipo
Ho 45 anni e da che ero adolescente ho sempre avuto problemi con un ginocchio, il sinistro per la precisione.
Ho già subito 5 interventi, uno di questi era un lateral release per riportare in asse la rotula.
Ora mi trovo con un'osteonecrosi dell'emipiatto tibiale e frequenti dolori, attività limitate per non "infastidire" troppo il ginocchio e quant'altro.
Da qualche giorno si è ripresentato un dolore fisso, gonfiore, sensazione di bruciore, cedimento dell'articolazione (ma non seguendo il naturale movimento dell'articolazione: cede all'indietro) e spesso mi trema la gamba nella distensione.
Sto volutamente evitando il pronto soccorso perché ci sono già passata tante volte: RX, diagnosi di distorsione, fasciatura, arto in scarico per 2 settimane, arrivederci e grazie.
Premesso che superata la fase acuta del dolore mi rivolgerò ad uno specialista, cosa potrebbe determinare questa condizione?
Cosa posso fare per alleviare il dolore?
Grazie in anticipo
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L’osteonecrosi è,la morte dell’osso, conseguenza diretta di un non adeguato afflusso di sangue ed ossigeno alla parte interessata: questa condizione porta ad un progressivo indebolimento della struttura, con possibili fratture o collasso nei casi più gravi nel suo caso con sede nell’emi piatto tibiale.
I sintomi più comuni dell’osteonecrosi del ginocchio sono:
rigidità articolare;
dolore intermittente ed acuto a seguito di uno sforzo;
collasso progressivo dell’articolazione, con dolore persistente anche a riposo;
gonfiore.
Ignoro i motivi per cui sia stata sottoposta a 5 interventi, ma indubbiamente i ripetuti traumi chirurgici hanno favorito un deficit di vascolarizzazione a carico del distretto osteonecrotico.
Lo specialità valuterà le sue attuali condizioni e saprà consigliarla al meglio anche se presumo che nel suo futuro sia previsto un ennesimo intervento di protesi.
Le consiglio in caso di dolore l’uso di antinfiammatori non steroidei e l’uso della borsa del ghiaccio per la tumefazione.
Cordiali saluti
I sintomi più comuni dell’osteonecrosi del ginocchio sono:
rigidità articolare;
dolore intermittente ed acuto a seguito di uno sforzo;
collasso progressivo dell’articolazione, con dolore persistente anche a riposo;
gonfiore.
Ignoro i motivi per cui sia stata sottoposta a 5 interventi, ma indubbiamente i ripetuti traumi chirurgici hanno favorito un deficit di vascolarizzazione a carico del distretto osteonecrotico.
Lo specialità valuterà le sue attuali condizioni e saprà consigliarla al meglio anche se presumo che nel suo futuro sia previsto un ennesimo intervento di protesi.
Le consiglio in caso di dolore l’uso di antinfiammatori non steroidei e l’uso della borsa del ghiaccio per la tumefazione.
Cordiali saluti
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Utente
Grazie, dottor Musu, per la risposta. Gli interventi sono stati fatti per rimuovere frammenti di cartilagine (per tre anni ho avuto il menisco rotto senza saperlo e pare che i miei problemi al ginocchio derivino da quel periodo). Uno, come ho detto prima, è stato un lateral release per rimettere in asse la rotula
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 660 visite dal 15/05/2024.
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