Uno dei due antibiotici
Salve,
Piedi torti congeniti. Operato ad entrambi i piedi. All'età di 18 anni intervento dell'allungamento del tendine di achille al piede destro. Tecnicamnete riuscito ma disastroso poichè si ha un blocco vascolare con conseguente necrosi e amputazioni su tutto il piede. Ponte sulla vena per migliorare la circolazione sanguigna e ricostruzione con lembo libero dalla scapola. Dopo 25 anni circa si manifesta una fistola purulenta senza febbre dolore o gonfiore. Eseguite delle lastre e si presume osteomielite, eseguita scintigrafia che mette in evidenza l'infezione e dall'antibatterio gamma risulta lo Staphilococcus aureo. In cura con antibiotici mirati consigliati dall'infettivologo per circa due mesi: Targosid, Ciproxin e in sostituzione del Ciproxin il Rifadin. Dopo circa 10 giorni la fistola si chiude. Camera iperbarica dopo 40 giorni di antibiotico continuando ad assumere uno dei due antibiotici. Dopo un paio di mesi dalla fine degli antibiotici, si riapre vicino alla prima un'altra fistola molto + piccola. Sembra a volte un brufolo a volte un micro taglio da cui fuoriesce del pus. In un tampone si nota il solito S.A. + resistente agli antibiotici, in altri eseguiti è assente. Si eseguono altra lastre e si procede col vaccino senza esito. Continuo a non avere dolore, gonfiore, febbre e dal piede continua la fuoriuscita di pus.
1) I centri di eccellenza in Italia ed in Europa quali sono?
2) Se provo a conviverci quali potrebbero essere le conseguenze?
3) Cos'è un tracciante biologico? E' in grado di sostituire la fistolografia?
4) Dopo un'eventuale pulizia perchè mai potrebbe ripresentarsi anche in qualche altro punto del mio sfortunato piede?
5) Normalmente dopo la pulizia si somministrano antibiotici? E quali controlli periodici si eseguono?
Piedi torti congeniti. Operato ad entrambi i piedi. All'età di 18 anni intervento dell'allungamento del tendine di achille al piede destro. Tecnicamnete riuscito ma disastroso poichè si ha un blocco vascolare con conseguente necrosi e amputazioni su tutto il piede. Ponte sulla vena per migliorare la circolazione sanguigna e ricostruzione con lembo libero dalla scapola. Dopo 25 anni circa si manifesta una fistola purulenta senza febbre dolore o gonfiore. Eseguite delle lastre e si presume osteomielite, eseguita scintigrafia che mette in evidenza l'infezione e dall'antibatterio gamma risulta lo Staphilococcus aureo. In cura con antibiotici mirati consigliati dall'infettivologo per circa due mesi: Targosid, Ciproxin e in sostituzione del Ciproxin il Rifadin. Dopo circa 10 giorni la fistola si chiude. Camera iperbarica dopo 40 giorni di antibiotico continuando ad assumere uno dei due antibiotici. Dopo un paio di mesi dalla fine degli antibiotici, si riapre vicino alla prima un'altra fistola molto + piccola. Sembra a volte un brufolo a volte un micro taglio da cui fuoriesce del pus. In un tampone si nota il solito S.A. + resistente agli antibiotici, in altri eseguiti è assente. Si eseguono altra lastre e si procede col vaccino senza esito. Continuo a non avere dolore, gonfiore, febbre e dal piede continua la fuoriuscita di pus.
1) I centri di eccellenza in Italia ed in Europa quali sono?
2) Se provo a conviverci quali potrebbero essere le conseguenze?
3) Cos'è un tracciante biologico? E' in grado di sostituire la fistolografia?
4) Dopo un'eventuale pulizia perchè mai potrebbe ripresentarsi anche in qualche altro punto del mio sfortunato piede?
5) Normalmente dopo la pulizia si somministrano antibiotici? E quali controlli periodici si eseguono?
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La cosa che risalta è che non mi sembra sia mai stata fatta una pulizia chirurgica. Comunque cerco di rispondere alle Sue domande:
1) In Italia, senza dover andare in giro per l'Europa, i Centri che si occupano specificamente del problema sono:
Ospedale Interregionale Specializzato Codivilla-Putti di Cortina d'Ampezzo (BL) www.codivillaputti.it, da sempre dedicato al problema dell'osteomielite;
Istituto Ortopedico G.Pini di Milano www.gpini.it;
Azienda Sanitaria Ospedaliera Maria Adelaide di Torino
www.chirurgiasettica.it;
Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna www.ior.it.
2) L'osteomielite se pur raramente può dare luogo a neoplasie a bassa malignita
3) se per tracciante biologico intende il glucosio marcato con l'isotopo del Fluoro per la PET, questo esame viene poco usato, ricorrendosi per lo più alla TAC, scintigrafia RMN. Tutti servono per valutare estensione e attività della malattia. La fistolografia serve solo per tracciare il percorso che fa la fistola dalla cute fino all'osso
4) Purtroppo la malattia è difficile da debellare e l'infezione se ancora presente può creare fistole in territori vicini per eliminare il pus. Se la pulizia chirurgica è completa il rischio di recidive è minore.
5)le terapie consistono nella terapia iperbarica, l’immunostimolazione attiva e la terapia antibiotica, che insieme servono di preparazione alla pulizia chirurgica. L'antibiotico è mirato allo specifico tipo di batteri risultato dal prelievo. I controlli vengono decisi di volta in volta, e diventano più rari man mano che la situazione sembra evolvere positivamente
1) In Italia, senza dover andare in giro per l'Europa, i Centri che si occupano specificamente del problema sono:
Ospedale Interregionale Specializzato Codivilla-Putti di Cortina d'Ampezzo (BL) www.codivillaputti.it, da sempre dedicato al problema dell'osteomielite;
Istituto Ortopedico G.Pini di Milano www.gpini.it;
Azienda Sanitaria Ospedaliera Maria Adelaide di Torino
www.chirurgiasettica.it;
Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna www.ior.it.
2) L'osteomielite se pur raramente può dare luogo a neoplasie a bassa malignita
3) se per tracciante biologico intende il glucosio marcato con l'isotopo del Fluoro per la PET, questo esame viene poco usato, ricorrendosi per lo più alla TAC, scintigrafia RMN. Tutti servono per valutare estensione e attività della malattia. La fistolografia serve solo per tracciare il percorso che fa la fistola dalla cute fino all'osso
4) Purtroppo la malattia è difficile da debellare e l'infezione se ancora presente può creare fistole in territori vicini per eliminare il pus. Se la pulizia chirurgica è completa il rischio di recidive è minore.
5)le terapie consistono nella terapia iperbarica, l’immunostimolazione attiva e la terapia antibiotica, che insieme servono di preparazione alla pulizia chirurgica. L'antibiotico è mirato allo specifico tipo di batteri risultato dal prelievo. I controlli vengono decisi di volta in volta, e diventano più rari man mano che la situazione sembra evolvere positivamente
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#6]
Ex utente
Salve,
ho solo una paura maledetta di subire l'ennesimo intervento su di un piede ripetutamente operato e ampiamente disastrato, senza centrare l'obiettivo.
Dei centri che lei mi ha indicato ne ho già consultati due. Andrò in quello in cui lei sarebbe andato.
Ancora una domanda: non mi è ancora chiaro come si sia potuta manifestare dopo così tanti anni. Dopo di allora gli unici interventi chirurgici sono stati l'appendecite e 6 anni addietro due denti devitalizzati. Non faccio uso di droghe o di alcol o di sigarette. Immunodepressione? Forse lo stress da lavoro?
Ancor oggi non riesco a capacitarmi.
Grazie di cuore per i suoi suggerimenti.
ho solo una paura maledetta di subire l'ennesimo intervento su di un piede ripetutamente operato e ampiamente disastrato, senza centrare l'obiettivo.
Dei centri che lei mi ha indicato ne ho già consultati due. Andrò in quello in cui lei sarebbe andato.
Ancora una domanda: non mi è ancora chiaro come si sia potuta manifestare dopo così tanti anni. Dopo di allora gli unici interventi chirurgici sono stati l'appendecite e 6 anni addietro due denti devitalizzati. Non faccio uso di droghe o di alcol o di sigarette. Immunodepressione? Forse lo stress da lavoro?
Ancor oggi non riesco a capacitarmi.
Grazie di cuore per i suoi suggerimenti.
[#9]
Ex utente
Salve,
son tornato. Mi è stato riferito che l'intervento di pulizia ha riguardato una porzione minima. I punti fin da subito non hanno dato nessun genere di problema. Tolti il 19 di ottobre. Cura con antibiotico, vitamine gastroprotettore, fermenti lattici e analisi ogni 10 giorni. Dopo aver tolto i punti carico sfiorante per 15 giorni, dopo pieno carico. Visita di controllo all'inizio di dicembre. Nessun fastidio, dolore o febbre. Ieri mi son state consegnate le analisi eseguite il 17. Emocromo ed elettroforesi delle proteine, dove le uniche note stonate riguardano: VES 32 su 18, GT 52,5 su 50, AST 47,1 su 34, ALT 82,1 su 55. Vediamo il mio medico cosa ne pensa. Un'anno addietro il valore VES era 23 su 18 e stavo assumendo tonnellate di antibiotici, finita la cura è rientrata nei parametri. Mah?
son tornato. Mi è stato riferito che l'intervento di pulizia ha riguardato una porzione minima. I punti fin da subito non hanno dato nessun genere di problema. Tolti il 19 di ottobre. Cura con antibiotico, vitamine gastroprotettore, fermenti lattici e analisi ogni 10 giorni. Dopo aver tolto i punti carico sfiorante per 15 giorni, dopo pieno carico. Visita di controllo all'inizio di dicembre. Nessun fastidio, dolore o febbre. Ieri mi son state consegnate le analisi eseguite il 17. Emocromo ed elettroforesi delle proteine, dove le uniche note stonate riguardano: VES 32 su 18, GT 52,5 su 50, AST 47,1 su 34, ALT 82,1 su 55. Vediamo il mio medico cosa ne pensa. Un'anno addietro il valore VES era 23 su 18 e stavo assumendo tonnellate di antibiotici, finita la cura è rientrata nei parametri. Mah?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.7k visite dal 11/09/2009.
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