Lesioni condrali dito medio IFP
Buongiorno,
Ho 35 anni (1. 78m per 70kg) e da un anno ho male all'articolazione IFP del dito medio destro.
Il dolore è cominciato dopo una settimana di uso un po' spinto del pianoforte, ma forse ha influito anche la pratica regolare di trazioni alla sbarra.
All'ecografia è risultata una leggera lesione della cartilagine:
"Osserviamo in particolare un aspetto irregolare della base di P2 che dà un'irregolarità leggermente anteriore, lesione condrale esordiente sulla base di P2 non visibile nell'analisi comparativa con la mano sinistra. Questa irregolarità è visibile leggermente anteriormente e sul bordo laterale sui tagli trasversali. Lievi lesioni condrali con aspetto irregolare della base di P2 anteriormente e sul bordo laterale. "
Dopo 2-3 mesi di riposo, il dolore era sparito l'estate scorsa, pur rimanendo una leggera debolezza nel dito.
Facendo un iniziale riscaldamento al pianoforte credevo di aver risolto, finché a gennaio ho dovuto trasportare borse e cassette pesanti e il dolore è tornato, molto più acuto e persistente.
Un medico ortopedico mi ha iniettato acido ialuronico (Hyalgan) a metà gennaio previa anestesia, inserendo l'ago su tutti e quattro i lati dell'articolazione, ma con risultati pessimi: il dito è ora sensibilissimo alle più banali sollecitazioni perpendicolari e ho difficoltà anche a distenderlo completamente, cosa che non mi succedeva affatto prima.
Non posso più applaudire neanche moderatamente, suonare pianoforte o chitarra, fare flessioni a terra.
C'è caso che qualcos'altro si sia danneggiato durante l'infiltrazione? Mi preoccupa in particolare la difficoltà in distensione del dito. Dovrei fare un'ulteriore ecografia o RMN?
Come trattamento, ultrasuoni e ionoforesi possono aiutare? Iniezione di PRP? L'acido ialuronico non ha avuto alcun effetto...
Potrò mai tornare a suonare il pianoforte amatorialmente?
Grazie mille.
Ho 35 anni (1. 78m per 70kg) e da un anno ho male all'articolazione IFP del dito medio destro.
Il dolore è cominciato dopo una settimana di uso un po' spinto del pianoforte, ma forse ha influito anche la pratica regolare di trazioni alla sbarra.
All'ecografia è risultata una leggera lesione della cartilagine:
"Osserviamo in particolare un aspetto irregolare della base di P2 che dà un'irregolarità leggermente anteriore, lesione condrale esordiente sulla base di P2 non visibile nell'analisi comparativa con la mano sinistra. Questa irregolarità è visibile leggermente anteriormente e sul bordo laterale sui tagli trasversali. Lievi lesioni condrali con aspetto irregolare della base di P2 anteriormente e sul bordo laterale. "
Dopo 2-3 mesi di riposo, il dolore era sparito l'estate scorsa, pur rimanendo una leggera debolezza nel dito.
Facendo un iniziale riscaldamento al pianoforte credevo di aver risolto, finché a gennaio ho dovuto trasportare borse e cassette pesanti e il dolore è tornato, molto più acuto e persistente.
Un medico ortopedico mi ha iniettato acido ialuronico (Hyalgan) a metà gennaio previa anestesia, inserendo l'ago su tutti e quattro i lati dell'articolazione, ma con risultati pessimi: il dito è ora sensibilissimo alle più banali sollecitazioni perpendicolari e ho difficoltà anche a distenderlo completamente, cosa che non mi succedeva affatto prima.
Non posso più applaudire neanche moderatamente, suonare pianoforte o chitarra, fare flessioni a terra.
C'è caso che qualcos'altro si sia danneggiato durante l'infiltrazione? Mi preoccupa in particolare la difficoltà in distensione del dito. Dovrei fare un'ulteriore ecografia o RMN?
Come trattamento, ultrasuoni e ionoforesi possono aiutare? Iniezione di PRP? L'acido ialuronico non ha avuto alcun effetto...
Potrò mai tornare a suonare il pianoforte amatorialmente?
Grazie mille.
[#1]
Le condropatia a carico della prima articolazione interfalangea che ha trovato il momento scatenante negli sforzi da lei prodotti è purtroppo la manifestazione di un’artrosi del suo dito.
Le articolazioni della mano sono particolarmente coinvolte nello sviluppo dell’artrosi perché vanno spesso incontro a usura. Possiamo paragonare l’artrosi al consumo del battistrada delle ruote dell’automobile
Stessa cosa succede alla cartilagine delle articolazioni.. A differenza delle gomme dell’auto, le nostre articolazioni hanno una certa capacità riparativa che però è inferiore rispetto all’entità del consumo
Nella maggior parte dei casi, il trattamento è di tipo conservativo perché l’artrosi, di per sé, è una patologia benigna, non grave che solo in rari casi specifici richiede l’intervento chirurgico.
Tra i rimedi conservativi vi sono:
i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
la fisioterapia;
i tutori utili per mettere a riposo le articolazioni.
Altresì opportune sono le infiltrazioni di acido ialuronico,ma che forse andrebbero praticate una per volta distanziate di circa sei mesi.
La saluto cordialmente.
Le articolazioni della mano sono particolarmente coinvolte nello sviluppo dell’artrosi perché vanno spesso incontro a usura. Possiamo paragonare l’artrosi al consumo del battistrada delle ruote dell’automobile
Stessa cosa succede alla cartilagine delle articolazioni.. A differenza delle gomme dell’auto, le nostre articolazioni hanno una certa capacità riparativa che però è inferiore rispetto all’entità del consumo
Nella maggior parte dei casi, il trattamento è di tipo conservativo perché l’artrosi, di per sé, è una patologia benigna, non grave che solo in rari casi specifici richiede l’intervento chirurgico.
Tra i rimedi conservativi vi sono:
i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
la fisioterapia;
i tutori utili per mettere a riposo le articolazioni.
Altresì opportune sono le infiltrazioni di acido ialuronico,ma che forse andrebbero praticate una per volta distanziate di circa sei mesi.
La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 426 visite dal 08/05/2024.
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