Lesione menisco o distacco di piccolo frammento in podista
Buongiorno,
ho 40 anni, pratico il podismo da ca 3, ho gia' riscontrato diversi (leggeri) problemi (periostite, fascite plantare), in parte dovuti ad una pronazione piu' accentuata al piede sx, corretta (credo) con plantari specifici, in parte a semplice sovraccarico.
Ca 2 settimane fa, durante un uscita ho sentito un lieve fastidio al ginocchio dx, al ritorno dopo poco tempo facevo molta fatica a camminare. Dolore e gonfiore, curati con ghiaccio, arnica, argilla verde e Dolaut. Ora il gonfiore e' passato, ma non sono ancora tornato alla normalita'.
La risonanza magnetica, eseguita poco dopo, sia sotto il consiglio del mio medico di base, sia comunque per esperienza personale maturata, recita:
esame RM ginocchio destro eseguito con sezioni saggitali e assiali pesate T1 e STIR; coronali T2. Motivazione dell'esame: non riferisce recenti traumi ne pregressa chirurgia. Sospetta meniscopatia mediale.
Il menisco mediale al corpo presenta margino libero smusso, tipo piccola lesione radiale o distacco di piccolo frammento meniscale.
In prossimita', nelle immagini sagittalim chiazzetta con iperintensita' T2 di tipo liquido millimetrica intrameniscale.
Concomita area di tenue incremento del segnale T2 tipo edema-iperemia nella spongiosa ossea sottostante il versante mediale del piatto tibiale mediale, anteriormente, verosimilmente con sequenza delle alterazioni degenerative in ato a livello meniscale.
Non segni di frattura a carico del menisco laterale; non rilievi particolari a carico di: inserzione rotulea tendine quadricipite femorale; legamento rotuleo; legamenti crociati; legamenti collaterali (il mediale discretamente ispessito specie al terzo superiore, ma con normale ipointensita' di segnale T2 tipo probabile pregressa lesione parziale ormai cicatrizzata stabimente.
Piccole isole di compatta millimetriche ipointense T1 e T2 nella spongiosa ossea dell'ipefisi distale femore.
Modico incremento del fluido endoarticolare prevalentemente in femoro-rotulea e nelle pararotulee.
Incremento del segnale T2 tipo edema iperemia anche nel tessuto adisposo sottocutaneo sui versanti anteriore, laterale e mediale nell'articolazione.
Non formazioni pseudo cistica nel cavo popliteo.
Rapporti femoro-rotulei normali.
Cartilagine articolare ialina rotulea di spessore un po' ridotto con irregolarita' superficiali evidenti specie nella faccetta mediale ove esiste anche chiazzetta con iperintensita' T2 di 3-5 mm in sede subcondrale tipo edema-iperemia secondaria alla condropatia.
Chiedo: quanto seria e' la lesione ? quali sono i tempi di un eventuale (immagino sara' da fare) artroscopia (intendo se e' un intervento facile ad ottenersi) ? Tempi di recupero per l'attivita' quotidiana e per il ritorno anche a quella sportiva ?
Un ringraziamento anticipato a coloro che mi risponderanno.
ho 40 anni, pratico il podismo da ca 3, ho gia' riscontrato diversi (leggeri) problemi (periostite, fascite plantare), in parte dovuti ad una pronazione piu' accentuata al piede sx, corretta (credo) con plantari specifici, in parte a semplice sovraccarico.
Ca 2 settimane fa, durante un uscita ho sentito un lieve fastidio al ginocchio dx, al ritorno dopo poco tempo facevo molta fatica a camminare. Dolore e gonfiore, curati con ghiaccio, arnica, argilla verde e Dolaut. Ora il gonfiore e' passato, ma non sono ancora tornato alla normalita'.
La risonanza magnetica, eseguita poco dopo, sia sotto il consiglio del mio medico di base, sia comunque per esperienza personale maturata, recita:
esame RM ginocchio destro eseguito con sezioni saggitali e assiali pesate T1 e STIR; coronali T2. Motivazione dell'esame: non riferisce recenti traumi ne pregressa chirurgia. Sospetta meniscopatia mediale.
Il menisco mediale al corpo presenta margino libero smusso, tipo piccola lesione radiale o distacco di piccolo frammento meniscale.
In prossimita', nelle immagini sagittalim chiazzetta con iperintensita' T2 di tipo liquido millimetrica intrameniscale.
Concomita area di tenue incremento del segnale T2 tipo edema-iperemia nella spongiosa ossea sottostante il versante mediale del piatto tibiale mediale, anteriormente, verosimilmente con sequenza delle alterazioni degenerative in ato a livello meniscale.
Non segni di frattura a carico del menisco laterale; non rilievi particolari a carico di: inserzione rotulea tendine quadricipite femorale; legamento rotuleo; legamenti crociati; legamenti collaterali (il mediale discretamente ispessito specie al terzo superiore, ma con normale ipointensita' di segnale T2 tipo probabile pregressa lesione parziale ormai cicatrizzata stabimente.
Piccole isole di compatta millimetriche ipointense T1 e T2 nella spongiosa ossea dell'ipefisi distale femore.
Modico incremento del fluido endoarticolare prevalentemente in femoro-rotulea e nelle pararotulee.
Incremento del segnale T2 tipo edema iperemia anche nel tessuto adisposo sottocutaneo sui versanti anteriore, laterale e mediale nell'articolazione.
Non formazioni pseudo cistica nel cavo popliteo.
Rapporti femoro-rotulei normali.
Cartilagine articolare ialina rotulea di spessore un po' ridotto con irregolarita' superficiali evidenti specie nella faccetta mediale ove esiste anche chiazzetta con iperintensita' T2 di 3-5 mm in sede subcondrale tipo edema-iperemia secondaria alla condropatia.
Chiedo: quanto seria e' la lesione ? quali sono i tempi di un eventuale (immagino sara' da fare) artroscopia (intendo se e' un intervento facile ad ottenersi) ? Tempi di recupero per l'attivita' quotidiana e per il ritorno anche a quella sportiva ?
Un ringraziamento anticipato a coloro che mi risponderanno.
[#1]
La RMN in sostanza mostra una lesione meniscale con edema della spongiosa tibiale sottostante e una condropatia localizzata a carico della rotula.
La RMN è solamente un esame per imaging; acquista significato solo nel momento che viene integrato con i Suoi sintomi e con i segni clinici che possono emergere da una visita specialistica ortopedica, anche grazie a manovre specifiche per le diverse strutture.
Non è quindi possibile stabilire con un consulto a distanza se è necessaria un'artroscopia visto che non è possibile nemmeno fare diagnosi.
Le consiglio quindi di farsi visitare da uno specialista ortopedico perché valuti il ginocchio e la RMN insieme; può rivolgersi all' UO Ortopedia dell' Ospedale di Padova "http://www.sanita.padova.it/reparti/ortopedia-e-traumatologia,1001,66" oppure alla Clinica ortopedica "http://www.sanita.padova.it/reparti/ortopedica-traumatologica,1001,38", (non clicchi sui due link, ma copi-incolli il testo fra virgolette) o al Centro di Abano http://www.policlinicoabano.it/index.php/cms/it/chirurgia_ginocchio
convenzionato con il SSN (ma non so in che termini)
Ricordi di chiedere all'Ortopedico dopo che L'avrà visitata tutte le domande che Le verranno in mente (diagnosi, cure possibili, tempi di convalescenza, durata tipo e modi della riabilitazione, tempi di ripresa, attività e sport possibili e da evitare, ecc) , perché solo chi conosce il Suo ginocchio potrà rispondere in modo specifico alle domande sul Suo caso.
Ci tenga aggiornati
Cordiali saluti
La RMN è solamente un esame per imaging; acquista significato solo nel momento che viene integrato con i Suoi sintomi e con i segni clinici che possono emergere da una visita specialistica ortopedica, anche grazie a manovre specifiche per le diverse strutture.
Non è quindi possibile stabilire con un consulto a distanza se è necessaria un'artroscopia visto che non è possibile nemmeno fare diagnosi.
Le consiglio quindi di farsi visitare da uno specialista ortopedico perché valuti il ginocchio e la RMN insieme; può rivolgersi all' UO Ortopedia dell' Ospedale di Padova "http://www.sanita.padova.it/reparti/ortopedia-e-traumatologia,1001,66" oppure alla Clinica ortopedica "http://www.sanita.padova.it/reparti/ortopedica-traumatologica,1001,38", (non clicchi sui due link, ma copi-incolli il testo fra virgolette) o al Centro di Abano http://www.policlinicoabano.it/index.php/cms/it/chirurgia_ginocchio
convenzionato con il SSN (ma non so in che termini)
Ricordi di chiedere all'Ortopedico dopo che L'avrà visitata tutte le domande che Le verranno in mente (diagnosi, cure possibili, tempi di convalescenza, durata tipo e modi della riabilitazione, tempi di ripresa, attività e sport possibili e da evitare, ecc) , perché solo chi conosce il Suo ginocchio potrà rispondere in modo specifico alle domande sul Suo caso.
Ci tenga aggiornati
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Per i sintomi: all'inizio dolore, ora direi piu' un forte fastidio, che impedisce comunque la camminata normale e certamente l'attivita' sportiva, localizzato nell'area sx del ginocchio. Inoltre una sensazione sempre di fastidio tutto intorno alla rotula, anche a riposo.
Ho un ortopedico di fiducia, che mi ha risolto in breve il precedente problema di fascite, sto aspettando conferma di appuntamento. Ma si ha sempre impazienza di sapere, e speranza di leggere buone notizie, anche se e' chiaro a tutti noi pazienti infortunati che la visita diretta e' sempre necessaria, e che i tempi non sono mai quelli che speriamo.
Grazie della risposta cortese e precisa in un tempo rapidissimo.
Ho un ortopedico di fiducia, che mi ha risolto in breve il precedente problema di fascite, sto aspettando conferma di appuntamento. Ma si ha sempre impazienza di sapere, e speranza di leggere buone notizie, anche se e' chiaro a tutti noi pazienti infortunati che la visita diretta e' sempre necessaria, e che i tempi non sono mai quelli che speriamo.
Grazie della risposta cortese e precisa in un tempo rapidissimo.
[#3]
Utente
Buongiorno,
vorrei chiedere un altro cortese parere. Sono stato dall'ortopedico di fiducia ca 10gg fa; mi ha levato del liquido e consigliato una serie di sedute di fisioterapia (laserterapia, magnetoterapia, ipertermia, etc etc), prima di un eventuale (se necessaria) artroscopia. Sto aspettando conferma degli appuntamenti dal centro selezionato e nel frattempo i sintomi sono praticamente scomparsi. Non ho piu' nulla se non una leggera sensazione di fastidio, peraltro non permanente. Vorrei chiedervi se essendo in questa situazione posso a vostro avviso accennare ad un ritorno all'attivita' podistica, chiaramente senza carichi particolari, o se pur essendo praticamente asintomatico corro il rischio di ricadute.
Grazie in anticipo.
vorrei chiedere un altro cortese parere. Sono stato dall'ortopedico di fiducia ca 10gg fa; mi ha levato del liquido e consigliato una serie di sedute di fisioterapia (laserterapia, magnetoterapia, ipertermia, etc etc), prima di un eventuale (se necessaria) artroscopia. Sto aspettando conferma degli appuntamenti dal centro selezionato e nel frattempo i sintomi sono praticamente scomparsi. Non ho piu' nulla se non una leggera sensazione di fastidio, peraltro non permanente. Vorrei chiedervi se essendo in questa situazione posso a vostro avviso accennare ad un ritorno all'attivita' podistica, chiaramente senza carichi particolari, o se pur essendo praticamente asintomatico corro il rischio di ricadute.
Grazie in anticipo.
[#4]
A mio parere è indispensabile risparmiare il ginocchio evitando attività fisiche.Il fastidio che è rimasto dopo l'artrocentesi potrebbe diventare dolore importante perché non è pensabile che sia guarito in 10 gg.
Se ha qualche dubbio comunque chieda al Suo ortopedico
Cordiali saluti
Se ha qualche dubbio comunque chieda al Suo ortopedico
Cordiali saluti
[#5]
Utente
Grazie della risposta. In realta' pero' l'infortunio si e' evidenziato il 23 di agosto, quindi ad oggi e' passato 1 mese. Nei 15gg successivi sono stato a riposo assoluto, curando l'infiammazione con i vari impacchi descritti nel primo post. Vero che in alcuni momenti ho ancora qualche sensazione di fastidio, ma direi che le sensazioni che avverto (solo camminando) sono di recupero direi ad un buon 95%.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.9k visite dal 09/09/2009.
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