Consulto scoliosi
Buonasera,
Cortesemente chiedo un consulto per un carissimo amico non pratico della rete.
Sua moglie di 65 anni in data 08/05/23 ha effettuato alcuni esami fra cui una RX Colonna vertebrale + bacino sotto carico con la seguente referto:
Scoliosi rachidea a"Sitalica" con curvatura maggiore a carico rachideo lombare SN-convessa, inversione a livello del passaggio dorso-lombare e curvatura di compenso craniale interessante il tratto dorsale.
Non evidenti significative dismetrie determinanti significativa differenza nell'altezza dei tetti acetabolari o delle creste iliache.
Diffusi segni di patologia degenerativa.
Lo specialista durante la visita effettuata all'ospedale di (omissis) ha messo in evidenza la sua contrarietà ad un intervento chirurgico sulla colonna dicendo che c'è il rischio di rotture nei punti dove verrebbero inseriti i chiodi con la conseguenza di dover intervenire nuovamente anche più volte.
In più, avendo rilevato che è stato fatto un intervento di asportazione delle ovaie, non ritiene possibile fare un intervento dalla parte dell'addome.
Dopo un anno la situazione della paziente e' peggiorata con dolori aumentati anche nella parte superiore della schiena.
Quando cammina dopo circa 100 mt ha dolore alla vita e gli manca il fiato.
Mi ha inviato anche un esame di densometria ossea datato 2021, non so se puo essere utile.
Cortesemente chiedo se ci sono altre strade da intraprendere.
Grazie e cordiali saluti
Cortesemente chiedo un consulto per un carissimo amico non pratico della rete.
Sua moglie di 65 anni in data 08/05/23 ha effettuato alcuni esami fra cui una RX Colonna vertebrale + bacino sotto carico con la seguente referto:
Scoliosi rachidea a"Sitalica" con curvatura maggiore a carico rachideo lombare SN-convessa, inversione a livello del passaggio dorso-lombare e curvatura di compenso craniale interessante il tratto dorsale.
Non evidenti significative dismetrie determinanti significativa differenza nell'altezza dei tetti acetabolari o delle creste iliache.
Diffusi segni di patologia degenerativa.
Lo specialista durante la visita effettuata all'ospedale di (omissis) ha messo in evidenza la sua contrarietà ad un intervento chirurgico sulla colonna dicendo che c'è il rischio di rotture nei punti dove verrebbero inseriti i chiodi con la conseguenza di dover intervenire nuovamente anche più volte.
In più, avendo rilevato che è stato fatto un intervento di asportazione delle ovaie, non ritiene possibile fare un intervento dalla parte dell'addome.
Dopo un anno la situazione della paziente e' peggiorata con dolori aumentati anche nella parte superiore della schiena.
Quando cammina dopo circa 100 mt ha dolore alla vita e gli manca il fiato.
Mi ha inviato anche un esame di densometria ossea datato 2021, non so se puo essere utile.
Cortesemente chiedo se ci sono altre strade da intraprendere.
Grazie e cordiali saluti
[#1]
È stato visto che le scoliosi nell’anziano hanno tutte delle caratteristiche in comune, a prescindere da quali siano le cause d’insorgenza.
Sì va inevitabilmente incontro a delle modificazioni della propria schiena e del proprio corpo, le più evidente è la caduta in avanti o di lato della schiena.
Un altro tipo di modificazione è il crollo laterale della schiena, causato da un aumento della curva scoliotica che il paziente non è in grado di contrastare e che lo porta ad una sbilanciamento laterale.
Oltre a questi aspetti un altro fattore comune di tutte queste scoliosi è il dolore, che è uno dei fattori principali per cui l’anziano decide di fare qualcosa per la propria schiena e la propria salute.
Sono del tutto contrario a un intervento chirurgico nelll’anziano in quanto fortemente traumatizzante e che comporta inoltre il rischio di cedimento dell’osso in cui s’inseriscono le viti di ancoraggio.
Per cercare di limitare e di migliorare la situazione è necessario un percorso di riabilitazione che consiglio caldamente presso un centro fisioterapico di livello.
Non del tutto inutile appare la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei e l’assunzione di antidolorifici piuttosto energici al bisogno.
Gli esercizi si pongono diversi obiettivi, per prima cosa quella di ridurre il dolore.
Quando si intraprende un percorso riabilitativo però è fondamentale avere pazienza, perché al contrario di un medicinale, gli esercizi non sono in grado di togliere il dolore o di far avere un miglioramento nell’arco di poche ore.
Non di poco conto è l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei e di energici antidolorifici in caso di bisogno.
Cordiali saluti.
Sì va inevitabilmente incontro a delle modificazioni della propria schiena e del proprio corpo, le più evidente è la caduta in avanti o di lato della schiena.
Un altro tipo di modificazione è il crollo laterale della schiena, causato da un aumento della curva scoliotica che il paziente non è in grado di contrastare e che lo porta ad una sbilanciamento laterale.
Oltre a questi aspetti un altro fattore comune di tutte queste scoliosi è il dolore, che è uno dei fattori principali per cui l’anziano decide di fare qualcosa per la propria schiena e la propria salute.
Sono del tutto contrario a un intervento chirurgico nelll’anziano in quanto fortemente traumatizzante e che comporta inoltre il rischio di cedimento dell’osso in cui s’inseriscono le viti di ancoraggio.
Per cercare di limitare e di migliorare la situazione è necessario un percorso di riabilitazione che consiglio caldamente presso un centro fisioterapico di livello.
Non del tutto inutile appare la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei e l’assunzione di antidolorifici piuttosto energici al bisogno.
Gli esercizi si pongono diversi obiettivi, per prima cosa quella di ridurre il dolore.
Quando si intraprende un percorso riabilitativo però è fondamentale avere pazienza, perché al contrario di un medicinale, gli esercizi non sono in grado di togliere il dolore o di far avere un miglioramento nell’arco di poche ore.
Non di poco conto è l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei e di energici antidolorifici in caso di bisogno.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Efisio Musu,
La ringrazio vivamente del suo parere che contribuisce a rassicurare la paziente sulla prima diagnosi ricevuta dal suo medico. Trovo i preziosi consigli molto utili per un percorso se non totalmente risolutivo, ma almeno attenuante delle varie propblematiche condizioni della paziente.
Grazie ancora e un cordiale saluto
Alberto
La ringrazio vivamente del suo parere che contribuisce a rassicurare la paziente sulla prima diagnosi ricevuta dal suo medico. Trovo i preziosi consigli molto utili per un percorso se non totalmente risolutivo, ma almeno attenuante delle varie propblematiche condizioni della paziente.
Grazie ancora e un cordiale saluto
Alberto
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 753 visite dal 22/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.