Terapia cartilagine
Buongiorno
Mia madre, 58 anni, ha effettuato la risonanza ad entrambe le
ginocchia..
Il referto delle due risonanze è stato:
Ginocchio Dx
Meniscosi del
corno posteriore del menisco interno
Regolari menisco esterno, crociati e
collaterali
Modesta quota di versamento intraarticolare nel recesso
sottorotuleo
Segni di gonartrosi tricompartimentale con condropatia femorotulea
ed
iperpressione femororotulea esterna
Area di alterato segnale, iperintensa in
T2 si osserva a carico del condilo
femorale esterno, anteriormente, riferibile
ad edema intraspongioso.
Ginocchio Sx
Segni di gonartrosi tricompartimentale
con condropatia femororotulea
Discreta quota di versamento intraarticolare
prevalentemente nel recesso
sottorotuleo e in sede paracondiloidea
Lesione
politraumatico degenerativa del corno posteriore del menisco interno
Regolari
crociati e collaterali e menisco esterno
Le hanno consigliato infiltrazioni di
ialuronico.
Ma ho letto della possibilità di curare l'usura della cartilagine
tramite
trapianto o staminali. Non vorrei che col tempo e gli sforzi non
fossero più
sufficienti le infiltrazioni e l'usura cartilaginea degenerasse a
tal punto da doversi rendere necessaria protesi.
In attesa di una Vs gentile
risposta
porgo i miei più
Cordiali Saluti
Mia madre, 58 anni, ha effettuato la risonanza ad entrambe le
ginocchia..
Il referto delle due risonanze è stato:
Ginocchio Dx
Meniscosi del
corno posteriore del menisco interno
Regolari menisco esterno, crociati e
collaterali
Modesta quota di versamento intraarticolare nel recesso
sottorotuleo
Segni di gonartrosi tricompartimentale con condropatia femorotulea
ed
iperpressione femororotulea esterna
Area di alterato segnale, iperintensa in
T2 si osserva a carico del condilo
femorale esterno, anteriormente, riferibile
ad edema intraspongioso.
Ginocchio Sx
Segni di gonartrosi tricompartimentale
con condropatia femororotulea
Discreta quota di versamento intraarticolare
prevalentemente nel recesso
sottorotuleo e in sede paracondiloidea
Lesione
politraumatico degenerativa del corno posteriore del menisco interno
Regolari
crociati e collaterali e menisco esterno
Le hanno consigliato infiltrazioni di
ialuronico.
Ma ho letto della possibilità di curare l'usura della cartilagine
tramite
trapianto o staminali. Non vorrei che col tempo e gli sforzi non
fossero più
sufficienti le infiltrazioni e l'usura cartilaginea degenerasse a
tal punto da doversi rendere necessaria protesi.
In attesa di una Vs gentile
risposta
porgo i miei più
Cordiali Saluti
[#1]
E' possibile che l'evoluzione di un'artrosi bilaterale di ginocchio sia verso l'intervento della protesi. L'acido ialuronico è un protettore della cartilagine e non può avere effetti miracolosi. Se quella sarà la soluzione potrà essere un po' rimandata nel tempo. Tuttavia le possibilità chirurgiche cui Lei accenna potrebbero non essere attuabili in Sua madre per una serie di motivi, primo fra tutti l'età e il peso. Non entro nella discussione sullo stato della ricerca clinica sulle staminali cui troppo spesso si guarda come la soluzione di tutto.
Per togliersi tutti i dubbi chieda un secondo parere a un ortopedico che si occupi specificamente di chirurgia del ginocchio. Non conosco le possibilità in questo senso dell'ospedale di Brindisi, io so solo di Bari,presso l'Ortopedia dell'Umberto I ( http://www.asl.bari.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=488 )
Cordiali saluti
Per togliersi tutti i dubbi chieda un secondo parere a un ortopedico che si occupi specificamente di chirurgia del ginocchio. Non conosco le possibilità in questo senso dell'ospedale di Brindisi, io so solo di Bari,presso l'Ortopedia dell'Umberto I ( http://www.asl.bari.it/UnitaOperativa.aspx?Organizzazione=488 )
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Donati,
innanzitutto grazie per la cortese e celere risposta.
Chiederò senz'altro un secondo parere ad un ortopedico specializzato in chirurgia del ginocchio, ed in tal senso le mie ricerche saranno indirizzate verso il Rizzoli di Bologna che ho letto essere uno dei più indicati per tali patologie.
Nel frattempo ho già provveduto a metter mia madre a dieta, consigliandole l'uso di integratori come Reumilase SD e Condral, ben conscia che cmq non fanno miracoli, tanto quanto non ne fa l'acido ialuronico. Il discorso è che le hanno detto che con tali infiltrazioni risolverebbe il suo problema, ma da quanto ho letto (da incompetente in materia, ovvio) in giro su internet e sulle varie testimonianze di utenti e medici, credo che tale affermazione sia stata un po' troppo facilona. Esistono al momento altre terapie che non siano appunto lo ialuronico o le staminali e che abbiano la capacità di rimandare ancora un po' più in avanti la necessità di una protesi? E quali sono i limiti di età/peso o altro, per un trapianto di cartilagine?
Grazie ancora
Cordiali saluti
Alessandra
innanzitutto grazie per la cortese e celere risposta.
Chiederò senz'altro un secondo parere ad un ortopedico specializzato in chirurgia del ginocchio, ed in tal senso le mie ricerche saranno indirizzate verso il Rizzoli di Bologna che ho letto essere uno dei più indicati per tali patologie.
Nel frattempo ho già provveduto a metter mia madre a dieta, consigliandole l'uso di integratori come Reumilase SD e Condral, ben conscia che cmq non fanno miracoli, tanto quanto non ne fa l'acido ialuronico. Il discorso è che le hanno detto che con tali infiltrazioni risolverebbe il suo problema, ma da quanto ho letto (da incompetente in materia, ovvio) in giro su internet e sulle varie testimonianze di utenti e medici, credo che tale affermazione sia stata un po' troppo facilona. Esistono al momento altre terapie che non siano appunto lo ialuronico o le staminali e che abbiano la capacità di rimandare ancora un po' più in avanti la necessità di una protesi? E quali sono i limiti di età/peso o altro, per un trapianto di cartilagine?
Grazie ancora
Cordiali saluti
Alessandra
[#3]
Esistono numerose molecole che, alcune da sole, altre in associazione fra loro, vengono utilizzate nel trattamento dell'artrosi. E' ovvio come non sia possibile dare indicazioni terapeutiche online, quindi potrà chiedere queste informazioni all'ortopedico che avrà visitato Sua madre.
I limiti del trapianto di cartilagine sono in primo luogo l'età (in genere inferiore a 45 anni) perché l'invecchiamento limità in modo determinante e progressivo la capacità di proliferazione; viene poi l'estensione della lesione che dev'essere circoscritta a pochi centimetri quadrati, non interessare contemporaneamente due superfici affrontate su tibia e femore, tutta la restante cartilagine deve essere sana, non vi devono essere lassità nè difetti assiali (varismo o valgismo), altrimenti occorre un intervento correttivo specifico. Per il peso è intuibile che se le ginocchia devono sopportare un peso per il quale non sono concepite questo si traduce in un sovraccarico che è causa di danno cartilagineo.
Nella fascia compresa fra lesioni cartilaginee troppo gravi per il trapianto ma non abbastanza per la protesi, e ancor più in pazienti che per età sono anziani per il trapianto e giovani per la protesi si possono utilizzare le infiltrazioni di acido ialuronico con un effetto positivo a mio parere simile a un lubrificante oppure si possono fare delle perforazioni per stimolare la crescita di un tessuto fibroso che poco ha a che vedere con la cartilagine, ma può rimandare il ricorso alla protesi.
E' ovvio che quello che Le ho scritto ha i limiti del consulto online e rappresentano un mio parere generico in quanto non si può riferire al Suo caso specifico che non conosco direttamente. Ulteriori risposte Gliele potrà dare solo lo specialistà dopo aver visitato Sua madre.
Ottima scelta quella di consultare il Rizzoli; a tal proposito Le do due link che possono esserLe utili http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=142 e http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=144
Cordiali saluti
I limiti del trapianto di cartilagine sono in primo luogo l'età (in genere inferiore a 45 anni) perché l'invecchiamento limità in modo determinante e progressivo la capacità di proliferazione; viene poi l'estensione della lesione che dev'essere circoscritta a pochi centimetri quadrati, non interessare contemporaneamente due superfici affrontate su tibia e femore, tutta la restante cartilagine deve essere sana, non vi devono essere lassità nè difetti assiali (varismo o valgismo), altrimenti occorre un intervento correttivo specifico. Per il peso è intuibile che se le ginocchia devono sopportare un peso per il quale non sono concepite questo si traduce in un sovraccarico che è causa di danno cartilagineo.
Nella fascia compresa fra lesioni cartilaginee troppo gravi per il trapianto ma non abbastanza per la protesi, e ancor più in pazienti che per età sono anziani per il trapianto e giovani per la protesi si possono utilizzare le infiltrazioni di acido ialuronico con un effetto positivo a mio parere simile a un lubrificante oppure si possono fare delle perforazioni per stimolare la crescita di un tessuto fibroso che poco ha a che vedere con la cartilagine, ma può rimandare il ricorso alla protesi.
E' ovvio che quello che Le ho scritto ha i limiti del consulto online e rappresentano un mio parere generico in quanto non si può riferire al Suo caso specifico che non conosco direttamente. Ulteriori risposte Gliele potrà dare solo lo specialistà dopo aver visitato Sua madre.
Ottima scelta quella di consultare il Rizzoli; a tal proposito Le do due link che possono esserLe utili http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=142 e http://www.ior.it/Sito/frmCurarsi_DettUO.aspx?IDItem=25&IDCont=0&IDUO=144
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4k visite dal 09/09/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.