Reindirizzamento percorso curativo spalla destra post lesione sovraspinoso (ancora non risolto)
Salve, chiedo cortesemente consulto riguardante un possibile reindirizzamento su trattamenti curativi differenti da quelli già eseguiti con scarso successo.
3 mesi fa (praticando da sempre pallavolo) ho accusato un forte dolore alla spalla destra dovuto al ripetuto movimento d'attacco.
La risonanza cita: conservata congruità acromion-claveare con esuberanza capsulare ed edema spongioso subcondriale in estremo claveare, di verosimile significato algodistrofico/da stress (non traumi recenti in anamnesi).
Focolaio edemigeno sucondrale postero-laterale di testa omerale con associata cirscoscritta depressione corticale, compatibile con focolaio di sofferenza subcondrale ovvero focolaio post-contusivo, da correlare con dato clinico-anamnestico.
Conservato spazio da scorrimento subacromiale.
Fine disimogeneità inserzionale del sovraspinoso con perdita di minimo contingente pre-inserzionale.
Regolare rappresentazione dei restanti componenti della cuffia.
CLB in sede.
Ad oggi, a distanza di 3 mesi dallo stop, non ho ancora risolto.
Su una scala da 1/10 il dolore appena successo era quantificabile ad 8 ora è a ancora 5.
Sono tutt'ora fermo a riposo, ho smesso di giocare e di allenarmi.
Ho effettuato una cura a base di farmaci (brufen, ibupas, pantorc, efferalgan, tenosan b) poi fisioterapia con diverse sedute di tecar, laser, manipolazione, seguito anche da un osteopata, non avendo minimamente trovato una via di guarigione efficace anche dopo 10/15 sedute ormai.
Sono uno sportivo da una vita e vorrei tornare il prima possibile in attività.
Chiedo cortesemente un consulto per una guida ideale ad un differente reindirizzamento, calcolando il periodo lungo e gli scarsi risultati finora ottenuti.
3 mesi fa (praticando da sempre pallavolo) ho accusato un forte dolore alla spalla destra dovuto al ripetuto movimento d'attacco.
La risonanza cita: conservata congruità acromion-claveare con esuberanza capsulare ed edema spongioso subcondriale in estremo claveare, di verosimile significato algodistrofico/da stress (non traumi recenti in anamnesi).
Focolaio edemigeno sucondrale postero-laterale di testa omerale con associata cirscoscritta depressione corticale, compatibile con focolaio di sofferenza subcondrale ovvero focolaio post-contusivo, da correlare con dato clinico-anamnestico.
Conservato spazio da scorrimento subacromiale.
Fine disimogeneità inserzionale del sovraspinoso con perdita di minimo contingente pre-inserzionale.
Regolare rappresentazione dei restanti componenti della cuffia.
CLB in sede.
Ad oggi, a distanza di 3 mesi dallo stop, non ho ancora risolto.
Su una scala da 1/10 il dolore appena successo era quantificabile ad 8 ora è a ancora 5.
Sono tutt'ora fermo a riposo, ho smesso di giocare e di allenarmi.
Ho effettuato una cura a base di farmaci (brufen, ibupas, pantorc, efferalgan, tenosan b) poi fisioterapia con diverse sedute di tecar, laser, manipolazione, seguito anche da un osteopata, non avendo minimamente trovato una via di guarigione efficace anche dopo 10/15 sedute ormai.
Sono uno sportivo da una vita e vorrei tornare il prima possibile in attività.
Chiedo cortesemente un consulto per una guida ideale ad un differente reindirizzamento, calcolando il periodo lungo e gli scarsi risultati finora ottenuti.
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La risonanza magnetica non rivela particolari danni delle strutture articolari, capsulari e legamentose del distretto interessato,mentre rivela qualche usura a carico di alcuni segmenti a seguito del suo sport che comporta movimenti ripetitivi e di una moderata violenza.
I farmaci che ha assunto non sono curativi,hanno il compito di disinfiammare la regione interessata e alleviarle il dolore.
La vera terapia,una volta superato l’uso di apparecchiature elettromedicali consiste in una fisioterapia passiva e attiva praticata da un fisioterapista esperto.
La saluto cordialmente.
I farmaci che ha assunto non sono curativi,hanno il compito di disinfiammare la regione interessata e alleviarle il dolore.
La vera terapia,una volta superato l’uso di apparecchiature elettromedicali consiste in una fisioterapia passiva e attiva praticata da un fisioterapista esperto.
La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 292 visite dal 12/04/2024.
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