Edema osseo tibia

Dolore a ginocchio.
Da risonanza magnetica si vede edema osseo piatto tibiale.
Causato da sovraccarico e cartilagine usurata.
Sono passati 3 mesi, terapia eseguita è stata riposo e infiltrazioni di acido ialuronico.


Vedendo che la situazione non è migiorata, ho ripreso ad allenarmi assumendo antinfiammatori, interrompendo quindi il riposo che si è rilevato totalmente inutile.
Riposo solo quando avverto dolore forte.


Cosa posso fare per far sparire totalmente il dolore?
SOlo pazientare o esiste qualcosa di attivo che posso fare?
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.5k 91
Di attivo non può fare alcunchè,ma fa bene a fare riposo in presenza del dolore. Può fare tranquillamente un poco di attività fisica,senza eccedere caricando troppo sull’articolazione in causa.
L’acido ialuronico non è in grado di guarire la lesione,ma infiltrato in sede articolare agisce praticamente come lubrificante nelle escursioni articolari.
Periodicamente può ricorrere all’ausilio di un fisioterapista esperto.
Cordiali saluti.

[#2]
Utente
Utente
Il riposo non lo sto più facendo. Sono tornato a sport di contatto e sollevamento pesi anche con gli arti inferiori. Il dolore aumenta, quando aumenta troppo interrompo l'attività. Dopo l'attività il dolore persiste per qualche decina di ore per poi tornare a livelli base.

Questo è il modo migliore che ho trovato per convivere con la patologia. E' frustrante sapere di non poterci fare nulla e di aspettare e basta.

Per quanto riguarda infiltrazioni di cortisone? SO che disinfiamma in modo potente ma rovina la cartilagine e non risolve l'origine del problema. Ma se questo mi consentisse di eliminare il dolore fino alla remissione dell'edema?
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 1.5k 91
Assolutamente il cortisone con la frequenza di una o due infiltrazioni all’anno non danneggiano la cartilagine. Senz’altro molto meno di quanto la cartilagine venga usurata dalla pratica sportiva.
In alternativa potrebbe ricorrere a un intervento chirurgico che farebbe una toilettatura della cartilagine danneggiata.
L’operazione prevede inizialmente un prelievo di sangue, di cui si utilizzerà solo la parte corpuscolata, cioè quella solida . Nella fase successiva viene rimossa tutta la cartilagine dalla zona lesa attraverso un accesso mini-invasivo, perforando l’osso subcondrale.
È in questo momento che vengono rilasciate nella zona interessata, oltre alla parte corpuscolata del sangue del paziente, componenti del midollo osseo, cellule staminali e fattori di crescita, formando un coagulo. Utilizzando una speciale membrana protettiva al collagene, la Chondro-Gide, si crea un ambiente idoneo per la rigenerazione del nuovo tessuto cartilagineo. Tutto viene quindi fissato con colla di fibrina, che permette di non dover suturare la ferita.
La saluto.

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Utente
Utente
Buongiorno, dopo circa 6 mesi i sintomi si sono ridotti quasi totalmente.

Quello che ho fatto è stato NON mantenere il riposo, nonostante il dolore. Questo non voleva dire che lo sforzassi eccessivamente. Anzichè fare 10 km di corsa, ne facevo 5. Anichè fare squat con 120 kg, lo facevo con 90. Anzichè fare 4 round di sparring (combattimento) ne facevo 1 o 2.

Ora permane un leggero fastidio, e se faccio un allenamento eccessivo l'unica cosa che ho è l'ansia che ritorni come prima. Tuttavia credo che ora posso incrementare l'attività fisica fino ai livelli antecedenti l'infortunio, con un occhio di riguardo all'overtraining.

Scrivo questo perchè sono sicuro che in moltissimi leggeranno questo articolo.

Aggiungo che un'altra cosa che potrebbe essere stata utile, è stato un integratore alimentare (una dose sono 16 pillole, contiene un po' di tutto). Questo integratore è la combo di Animal Pak + Animal Flex. Da quando ho iniziato a prenderlo, molto gradualmente i sintomi si sono affievoliti. Non c'è nesso di causalità certa, ma intanto è utile comunicarlo a coloro che leggeranno la discussione.

Grazie a tutti. Spero di aver archiviato il caso bone edema per sempre, una bella scocciatura.