Dolore caviglie, tendine d'achille e dolore riflesso ginocchio
Buongiorno,
mi è stata diagnosticata dal reumatologo una spondiloartrite sieronegativa, a seguito di RM Bacino che evidenza sacroileite infiammatoria bilaterale, edema osseo e entesite dei trocanteri.
I miei dolori infatti sono riferiti principalmente all'area sacrale ed alle sacroiliache.
Da circa due settimane però, mi sono iniziati anche i dolori alle caviglie e di riflesso alle ginocchia.
Ho eseguito un'ecografia alle caviglie che evidenzia il seguente esito:
"Da ambo i lato modesto versamento articolare a sede tibiotarsica e talonavicolare, in assenso di sinovite attiva.
Nei restanti ambiti (esame esteso alle articolazioni intertarsali, metatarso-falangee e interfalangee da ambo i lati), non versamento articolare o segni di sinovite.
Non erosioni ossee di rilievo ecografico attuale.
Bilateralmente si rilevano millimetriche calcificazioni entesopatiche all'iserzione calcaneare del tendine d'Achille, in assenza di segni di imperemia al completamento Power Doppler.
Non distensioni bursali pre- o retro.
achillee.
Regolare spessore e inserzione calcaneare della fascia plantare.
Nei limiti i tendini dei compartimenti anteriore, mediale e alterale della caviglia da ambo i lati.
"
Dall'esito dell'ecografia, potrebbe secondo voi trattarsi di una conseguenza dell'artrite che si sta spostando anche a livello periferico, o potrebbe essere dovuto ad altro?
(non faccio attività fisica a causa dei dolori e non ho subito nessun trauma localizzato alle caviglie di recente).
Integro da tempo la vitamina D e dagli esami, è uscito un valore di 99 con paratormone a 21.
Secondo voi le microcalcificazioni potrebbero essere causate da un'eccesso di calcio?
In ultima istanza, vi chiedo consiglio su qualche terapia fisica localizzata per ridurre l'infiammazione delle caviglie, quale potrei eseguire (ozonoterapia, esercizi fisioterapici, tecar, onde d'urto ecc.
)?
Grazie mille a chi mi vorrà dare un feedback.
Saluti.
mi è stata diagnosticata dal reumatologo una spondiloartrite sieronegativa, a seguito di RM Bacino che evidenza sacroileite infiammatoria bilaterale, edema osseo e entesite dei trocanteri.
I miei dolori infatti sono riferiti principalmente all'area sacrale ed alle sacroiliache.
Da circa due settimane però, mi sono iniziati anche i dolori alle caviglie e di riflesso alle ginocchia.
Ho eseguito un'ecografia alle caviglie che evidenzia il seguente esito:
"Da ambo i lato modesto versamento articolare a sede tibiotarsica e talonavicolare, in assenso di sinovite attiva.
Nei restanti ambiti (esame esteso alle articolazioni intertarsali, metatarso-falangee e interfalangee da ambo i lati), non versamento articolare o segni di sinovite.
Non erosioni ossee di rilievo ecografico attuale.
Bilateralmente si rilevano millimetriche calcificazioni entesopatiche all'iserzione calcaneare del tendine d'Achille, in assenza di segni di imperemia al completamento Power Doppler.
Non distensioni bursali pre- o retro.
achillee.
Regolare spessore e inserzione calcaneare della fascia plantare.
Nei limiti i tendini dei compartimenti anteriore, mediale e alterale della caviglia da ambo i lati.
"
Dall'esito dell'ecografia, potrebbe secondo voi trattarsi di una conseguenza dell'artrite che si sta spostando anche a livello periferico, o potrebbe essere dovuto ad altro?
(non faccio attività fisica a causa dei dolori e non ho subito nessun trauma localizzato alle caviglie di recente).
Integro da tempo la vitamina D e dagli esami, è uscito un valore di 99 con paratormone a 21.
Secondo voi le microcalcificazioni potrebbero essere causate da un'eccesso di calcio?
In ultima istanza, vi chiedo consiglio su qualche terapia fisica localizzata per ridurre l'infiammazione delle caviglie, quale potrei eseguire (ozonoterapia, esercizi fisioterapici, tecar, onde d'urto ecc.
)?
Grazie mille a chi mi vorrà dare un feedback.
Saluti.
[#1]
Con il termine spondiloartrite compresa anche quella siero negativa (o spondiloartroentesopatie) si intende un complesso gruppo di patologie caratterizzate da infiammazione ed erosione articolare, nonché da neoformazione ossea in sedi periferiche e assiali.
Per il siffatto tipo di affezione e molto frequente l’interessamento di altri distretti articolari.
Il trattamento può variare a seconda della specifica spondiloartrite sieronegativa, ma in generale prevede l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e l’infiammazione, di farmaci antireumatici che modificano la malattia (DMARD) e sempre più negli ultimi anni di farmaci biologici (anticorpi anti-TNFalfa).
Le raccomando di ricorrere periodicamente all’ausilio di un fisio terapista esperto che a seconda della situazione del momento saprà adottare il trattamento più consono.
Per una prescrizione di un trattamento strumentale predefinito dovrebbe rivolgersi a un fisiatra.
La saluto cordialmente.
Per il siffatto tipo di affezione e molto frequente l’interessamento di altri distretti articolari.
Il trattamento può variare a seconda della specifica spondiloartrite sieronegativa, ma in generale prevede l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e l’infiammazione, di farmaci antireumatici che modificano la malattia (DMARD) e sempre più negli ultimi anni di farmaci biologici (anticorpi anti-TNFalfa).
Le raccomando di ricorrere periodicamente all’ausilio di un fisio terapista esperto che a seconda della situazione del momento saprà adottare il trattamento più consono.
Per una prescrizione di un trattamento strumentale predefinito dovrebbe rivolgersi a un fisiatra.
La saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 482 visite dal 10/04/2024.
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