Trauma piede destro
In data 10/07 ho subito un trauma al piede destro, ho sbattuto pesantemente la pianta del piede, che si è riverso verso la caviglia , le lastre non hanno evidenziato fratture. Il trauma è stato molto forte e non ho potuto deambulare per molti giorni, ho sottovalutato la gravità pensando che il mare avrebbe sistemato la questione e solo dalla scorsa settimana, visto che la situazione dopo un'iniziale miglioramento, è rimasta stabile, ho cominciato ad andare da un fisioterapista che mi sta facendo massaggi e sto usando la tavoletta propriocettiva. Sono preoccupata perchè a distanza di quasi due mesi non riesco ancora a mettere il piede in "carico", quindi non riesco a scendere le scale (mentre riesco a salirle) e zoppico ancora mentre cammino perchè mi fa male. se provo a mettermi in punta sul piede destro mi sembra che il piede non risponda al comando. riesco a mettermi in punta solo con entrambi i piedi ( e il destro mi fa comunque male). quando sforzo nel mettermi in punta il dolore si "prolunga" alla parte anteriore della caviglia. inoltre l'osso scafoide è leggermente spostato verso l'interno del piede. Il piede, se non è in carico, è in grado di fare tutti i movimenti indietro, avanti e laterali, nel senso che posso farlo roteare senza dolore, se sono a riposo. spero di essere stata esauriente nella descrizione. cosa mi consigliate di fare? procedo con il fisioterapista? oppure? ringrazio in anticipo e saluto cordialmente
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Il fisioterapista esegue le terapie che un medico (ortopedico, fisiatra, medico dello sport, ecc) ha prescritto. Se sta facendo una terapia fisica senza essere stata visitata penso che sarebbe meglio rivolgersi a un ortopedico che La interroghi, La visiti, decida se e quali accertamenti occorrano e, infine, faccia diagnosi e prescriva le terapie più idonee. Non so cosa intenda quando dice che "l'osso scafoide è leggermente spostato verso l'interno del piede", ma ritengo che questo sia un elemento da chiarire con lo specialista.
Ci riferisca, se vuole, gli esiti della visita ortopedica.
Cordiali saluti
Ci riferisca, se vuole, gli esiti della visita ortopedica.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
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L'osteopata non è un medico e quindi non può fare visite nè diagnosi nè può prescrivere terapie. Diverso è il discorso se è un Medico osteopata.
Le invio un link che può essere utile per chiarirsi un po' le idee sugli osteopati http://www.aior.it/attivita/20/promozione-e-riconoscimenti, all'interno della pagina è scritto fra l'altro "In Italia esistono diversi registri, uno di questi è il Roi (Registro Osteopati Italia), ad esso si affianca l’UPOI (Unione Professionale Osteopati Italiani) che ammettono al loro interno figure che legalmente non possono esercitare nessun tipo di prestazione sanitaria.
La nostra categoria professionale ogni giorno li segnala alle autorità competenti, come esercenti abusivamente la prestazione sanitaria." Se si tratta di un Medico osteopata il discorso, come ho detto, è diverso, e questo può controllarlo consultando il link della "FNOMCeO verifica medico" in home page del sito Medicitalia in basso a sinistra
Cordiali saluti
Le invio un link che può essere utile per chiarirsi un po' le idee sugli osteopati http://www.aior.it/attivita/20/promozione-e-riconoscimenti, all'interno della pagina è scritto fra l'altro "In Italia esistono diversi registri, uno di questi è il Roi (Registro Osteopati Italia), ad esso si affianca l’UPOI (Unione Professionale Osteopati Italiani) che ammettono al loro interno figure che legalmente non possono esercitare nessun tipo di prestazione sanitaria.
La nostra categoria professionale ogni giorno li segnala alle autorità competenti, come esercenti abusivamente la prestazione sanitaria." Se si tratta di un Medico osteopata il discorso, come ho detto, è diverso, e questo può controllarlo consultando il link della "FNOMCeO verifica medico" in home page del sito Medicitalia in basso a sinistra
Cordiali saluti
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Utente
Egr. Dr. Donati, il mese scorso ho fatto la visita presso un Ortopedico di Milano, che mi ha confermato non esserci alcuna frattura e che il dolore dipendeva da una infiammazione persistente; pertanto mi ha consigliato di fare molto esercizio per ripristinare la funzionalità del polpaccio destro (ridottasi a causa della zoppia) e di fare qualche seduta di Tecar. Ho fatto diverse sedute di Tecar ed esercizi specifici sul polpaccio destro, mi sto muovendo sempre in bicicletta, ma sebbene vi sia stato un pò di miglioramento (ora accenno il movimento in punta di piedi, scendo la scale un pò meglio), il dolore persiste. E' normale a distanza di oltre tre mesi? non si potrebbero fare qualcosa di ancora più mirato per ridurre l'infiammazione (iniezioni locali con prodotti naturali) o che altro? La ringrazio ancora e la saluto cordialmente
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La cosa migliore (ma anche l'unica) è di tornare dall'ortopedico che L'ha visitata e già la conosce per rivalutare la Sua caviglia alla luce dei ridotti risultati delle terapie eseguite. Non è possibile infatti prescriverLe una terapia "più mirata" senza averLa mai visitata.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.2k visite dal 08/09/2009.
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