Esito frattura epicondilo omerale
Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni che circa 10 anni fa, in seguito ad una caduta dall'alto durante una partita di calcio, ha riportato una frattura scomposta dell'epicondilo omerale di sx.
Sono stato operato ed è stata praticata una sintesi omerale con posizionamento di un solo chiodo in sede epicondilare....
L'intervento è riuscito bene ed ho fatto una fisioterapia molto lunga e attenta.....tuttavia il gomito non ha riacquistato la sua mobilità precedente.
In particolare:
- deficit in estensione di circa 15 gradi
- deficit in flessione di circa 5 gradi
- deficit in extrarotazione di circa 30 gradi (il più accentuato)
1) E' normale la limitazione funzionale dopo un intervento del genere?
2) Dovrei fare delle lastre di controllo per vedere la presenza di calcificazioni che limitano il movimento?
3) La limitazione funzionale è dovuta a tendini e capsula articolare o ai capi ossei?
Grazie molte per il vostro tempo
Sono stato operato ed è stata praticata una sintesi omerale con posizionamento di un solo chiodo in sede epicondilare....
L'intervento è riuscito bene ed ho fatto una fisioterapia molto lunga e attenta.....tuttavia il gomito non ha riacquistato la sua mobilità precedente.
In particolare:
- deficit in estensione di circa 15 gradi
- deficit in flessione di circa 5 gradi
- deficit in extrarotazione di circa 30 gradi (il più accentuato)
1) E' normale la limitazione funzionale dopo un intervento del genere?
2) Dovrei fare delle lastre di controllo per vedere la presenza di calcificazioni che limitano il movimento?
3) La limitazione funzionale è dovuta a tendini e capsula articolare o ai capi ossei?
Grazie molte per il vostro tempo
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Sicuramente dopo 10 anni la limitazione funzionale del suo gomito possiamo ritenerla stabilizzata e dovrà convivere con essa. La funzionalità del gomito si considera seriamente compromessa quando, in flessione, non si riesce a portare la mano al viso ma 5° non dovrebbero limitarla a tal punto. Anche se dovesse riscontrare delle calcificazioni, con una radiografia di controllo, ben poco si potrebbe fare e comunque nessuno può garantirle di migliorare la sua mobilità articolare. La limitazione è sicuramente dovuta ad una cicatrizzazione dei ligamenti e della capsula e può essere molto frequentemente il risultato postumo di una frattura come quella che lei ha riportato 10 anni fa. Cordialità
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dott Coli,
ho eseguito una RMN e una TC ad alta risoluzione e questo è il referto:
In prossimità del versante capsulolegamentoso radiale, lateralmente al capitulum humeri e posteriormente alla quota preinserzionale del tendine comune dei mm estensori, si evidenziano due immagini calcifiche, la maggiore delle quali presenta forma ovalare con diametro massimo di 12 mm; la più piccola,tondeggiante, presenta diametro massimo di 6 mm.
Tali reperti, alla luce dei dati anamnestici e dell'aspetto RM (contenuto intraspongioso iperintenso nelle sequenze T1-pesate), potrebbero essere riferibili ad esito di pregresso distacco traumatico con frammentazione del nucleo di ossificazione epicondiloideo.
Superficialmente al versante capsulo-legamentoso ulnare, medialmente alla troclea omerale e posteriormente alla quota preinserzionale del tendine comune dei mm flessori, si evidenziano due immagini calcifiche, la più voluminosa, di forma grossolanamente ovalare, con diamentro maggiore di 11 mm circa, potrebbe essere riferibile ad esiti di pregresso distacco traumatico con frammentazione del nucleo di ossifcaione epitrocleare. La seconda immaine calcifica, millimetrica, molto sfumata, potrebbe essere un ulteriore frammento del nucleo di ossificazione o, in seconda ipotesi, di origine entesopatica.
Regolari gli spessori condrali articolari ed il trofismo dei segmenti ossei esaminati. Non significative alterazioni morfologiche e di segnale del tendine comune dei mm flessori e di quello dei mm estensori.
Che ne pensa?
ho eseguito una RMN e una TC ad alta risoluzione e questo è il referto:
In prossimità del versante capsulolegamentoso radiale, lateralmente al capitulum humeri e posteriormente alla quota preinserzionale del tendine comune dei mm estensori, si evidenziano due immagini calcifiche, la maggiore delle quali presenta forma ovalare con diametro massimo di 12 mm; la più piccola,tondeggiante, presenta diametro massimo di 6 mm.
Tali reperti, alla luce dei dati anamnestici e dell'aspetto RM (contenuto intraspongioso iperintenso nelle sequenze T1-pesate), potrebbero essere riferibili ad esito di pregresso distacco traumatico con frammentazione del nucleo di ossificazione epicondiloideo.
Superficialmente al versante capsulo-legamentoso ulnare, medialmente alla troclea omerale e posteriormente alla quota preinserzionale del tendine comune dei mm flessori, si evidenziano due immagini calcifiche, la più voluminosa, di forma grossolanamente ovalare, con diamentro maggiore di 11 mm circa, potrebbe essere riferibile ad esiti di pregresso distacco traumatico con frammentazione del nucleo di ossifcaione epitrocleare. La seconda immaine calcifica, millimetrica, molto sfumata, potrebbe essere un ulteriore frammento del nucleo di ossificazione o, in seconda ipotesi, di origine entesopatica.
Regolari gli spessori condrali articolari ed il trofismo dei segmenti ossei esaminati. Non significative alterazioni morfologiche e di segnale del tendine comune dei mm flessori e di quello dei mm estensori.
Che ne pensa?
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La RMN ci dice ben poco di nuovo, come le avevo accennato nella prima risposta, rimango dell'idea che possa fare ben poco per recuperare maggior movimento, è passato troppo tempo. Solo se dovesse avere dei dolori, oltre la limitazione dei movimenti, allora si può valutare la possibilità di eseguire della fisioterapia. Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.1k visite dal 03/09/2009.
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