Frattura intraspongiosa osso sacro

Buongiorno.
Circa due settimane fa ho subito una caduta, scivolando all'indietro e cadendo distesa sul pavimento bagnato.
Fatti rx in ospedale non è risultato nulla, ma perdurando il dolore, mi hanno consigliato di fare una risonanza magnetica.
Ne è risultata una frattura intraspongiosa all'ala destra del sacro (S1, S2, S3) e relativo edema perifratturativo.

Oltre al riposo posso fare qualcosa?
Faccio ancora fatica, dopo due settimane, a stare in piedi a lungo e avverto pressione e bruciore sulla colonna e sui glutei.
Inoltre, avverto molto frequentemente lo stimolo a defecare.

Grazie mille per il consulto che vorrete darmi.
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 164 9
Gentile Signora,
purtroppo non ci sono cure che possono accellerare la cosolidazione ossea rispetto alla biologica storia naturale. La tipologia di frattura da lei descritta richiede mediamente dalle 6 alle 8 settimane per una guarigione sintomatologica, le consiglio comunque, durante tale periodo, di incoraggiare il movimento compatibilmente alle sue capacità funzionali.
Qualora il dolore dovesse persistere oltre i 3 mesi dall'evento traumatico, è opportuno valutare, sia clinicamente che con accertamento RMN, l'eventuale compromissione delle aricolazioni sacroiliache in conseguenza al trauma subito
Un caro saluto

Dr. Salvatore Roccalto

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Utente
Utente
La ringrazio, dottore. Sono trascorsi due mesi e nonostante alcune terapie (Tecar, laser e fisioterapia) ho ancora tantissimi dolori e non posso fare sforzi senza subire conseguenze. Sono davvero preoccupata...fra l'altro, rileggendo la domanda che le avevo inviato, mi sono resa conto di aver sbagliato ad indicarle la sede della frattura che si trova in S3 S4 ed S5, non so se.questo possa sortire delle differenze. La ringrazio ancora e le auguro una buona Pasqua
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 164 9
Di nulla Signora, le avevo chiaramente scritto che non c'erano cure capaci di accellerare la guarigione della frattura da lei descritta, essersi pertanto sottoposta a tecar, laser e fisioterapia è stato del tutto inutile, l'indicazione della nuova sede di frattura (S3, S4 ed S5) non fa alcuna differnza per i consigli che le ho dato nella precedente risposta
Ricambio cari Auguri di Buona Pasqua!

Dr. Salvatore Roccalto

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Utente
Utente
La ringrazio ancora, dottore e la tengo aggiornato.
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Utente
Utente
Dottore, buonasera. Persistendo ancora fastidio, ho fatto una risonanza magnetica di controllo. "Si apprezza la persistenza di minima alterazione di segnale (frattura intraspongiosa) a livello di S3. Modesta protusione discale posteriore a L4/L5."
Cosa ne pensa dottore? Questa profusione discale può essere il frutto dell'impatto? Prima non avevo dolori a quel livello. Trascorsi questi tre mesi la presenza ancora di frattura intraspongiosa è un problema? La ringrazio tanto.
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 164 9
Buonasera Signora,
definisce oggi un fastidio ciò che in passato definiva come tantissimo dolore da non permetterle di stare in piedi e fare sforzi senza subire conseguenze, è questa la dimostrazione che tutto procede regolarmente nel tempo verso la completa guarigione. La protrusione discale, ed in particolare in L4-L5, è un reperto parafisiologico con l'avanzare dell'età che si riscontra alla RMN nella maggior parte della popolazione dalla terza decade di vita in avanti, indipendentemente dagli eventi traumatici subiti

Dr. Salvatore Roccalto

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Utente
Utente
La ringrazio, dottore, è di una gentilezza squisita. Dalla RM risulta anche una sofferenza delle articolazioni interapofisarie che presentano note di sinovite. Da cosa può dipendere questa situazione?
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 164 9
Grazie per il gradito complimento, anche in questo caso, la refertazione note di sinovite è un riscontro relativamente frequente e non necessariamente indicativo di patologia, tale reperto può essere riscontrato sia nella degenerazione articolare legata all'usura fisiologica per anatomia e genetica, sia per un processo infiammatorio (artrite) a genesi autoimmune o metabolica.

Dr. Salvatore Roccalto

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Utente
Utente
Buonasera dottore, torno a disturbarla ancora. Dopo un breve periodo di graduale benessere e ritorno alla normalità, mi ritrovo ad avere la zona sacrale nuovamente dolorante...è come se avessi una forte infiammazione. Non ho fatto nulla di particolare eppure la zona mi fa tanto male. Da cosa può dipendere?
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Dr. Salvatore Roccalto Ortopedico, Chirurgo generale 164 9
Potrebbe dipoendere da una patologia a carico dell'articolazione sacroiliaca, per maggiori informazioni può visitare il sito https://roccaltosalvatore.it/sacroiliaca/

Dr. Salvatore Roccalto