Cartilagini consumata
egr, dottori, vi sotto pongo il mo caso clinico veramente raro.
età: 22 anni, con delle ginocchia paragonabili a un anziano di 90 anni, come espresso dal mio ortopedico di fiducia.
tutto incominciò quando avevo 16 anni, e facevo attività sportiva a livello agonistico, la quale dopo allenamento,
accusavo un rigonfiamento è un versamento di liquido nel ginocchio destro.
da qui ho incominciato a girovagare diversi ortopedici, ma mai nessuno aveva trovato una soluzione al mio problema.....
dopo cho ho smesso attività sportiva a livello agonistico, la situazione e peggiorata immediatamente,
il ginocchio emmeteva strani rumori nel piegarsi, e aumentava sempre di piu la formazione di liquido nei movimenti.
Il migliore ortopedico della mia zona, e il suo staff medico, mi hanno subito diagnosticato artrosi del ginocchio destro.
da qui sono partite diverse analisi, che qui vi descrivo.
risonanza magnetica:
fibrocartilagini meniscali ben visibili in tutta la loro estensionesenza immagini intriseeche attribuibili a fratture.
le strutture legamentose dei crociati e dei collaterali presentano profilo ed intesità di segnale regolare.
I capi articolari femoro-tibiali presentano trofismo scheletrico e cartilagini di rivestimento conservati.
regolare segnale e decorsodel tendine rotuleo privo di significanti alterazioni di sengale.
la rotula è in iperpressione esterna con spessore cartilagineo nettamente ridoto in sede con
segni di sofferenza dell'osso subcondrale sia a ivello rotuleo sia a livello trocleare
ho effetuato pure una radiografia asiale di rotula femore ginocchio gamba ginocchia.
risultato:
artrosi di entrameb le ginocchia, per irregolarità del piatto tibilae e degli intercondili mediali.
ridota la rima articolare femororotulea bilateramente.
osteofitosi dei capi articolari delle ginocchia.
qui intervento chirrurgico in artroscopia, il quale mi è stato detto di essere affeto da :
cortrosi di 3 e 4 grado tricompartimentale, sinovite diffusa, corpi liberi articolari.
intervento chirrugico eseguito il 27/02/2007.
dimissione avvenuta il 28/02/200
ora dopo intervento, la notte il ginocchio si è gonfiato di parecchio, dopo di che prima di dimetermi il mio specialista
ha estrato del liquindo per farlo tornare sgonfio.
appena arrivato a casa il ginocchio era di nuovo gonfio, come la nottte precedente.
ora mi ponevo queste domande:
p normale la formazione del liquido è il gonfiore dopo intervento che ho eseguito??
quanto tempo dovro stare prima di effetuare di nuovo una vita normale???
ci sono possibilità di tornare a fare sport, anche a livello non agonistico???
attendo impaziente una vostra risposta, e vi ringrazio per il lavoro che fatte.
età: 22 anni, con delle ginocchia paragonabili a un anziano di 90 anni, come espresso dal mio ortopedico di fiducia.
tutto incominciò quando avevo 16 anni, e facevo attività sportiva a livello agonistico, la quale dopo allenamento,
accusavo un rigonfiamento è un versamento di liquido nel ginocchio destro.
da qui ho incominciato a girovagare diversi ortopedici, ma mai nessuno aveva trovato una soluzione al mio problema.....
dopo cho ho smesso attività sportiva a livello agonistico, la situazione e peggiorata immediatamente,
il ginocchio emmeteva strani rumori nel piegarsi, e aumentava sempre di piu la formazione di liquido nei movimenti.
Il migliore ortopedico della mia zona, e il suo staff medico, mi hanno subito diagnosticato artrosi del ginocchio destro.
da qui sono partite diverse analisi, che qui vi descrivo.
risonanza magnetica:
fibrocartilagini meniscali ben visibili in tutta la loro estensionesenza immagini intriseeche attribuibili a fratture.
le strutture legamentose dei crociati e dei collaterali presentano profilo ed intesità di segnale regolare.
I capi articolari femoro-tibiali presentano trofismo scheletrico e cartilagini di rivestimento conservati.
regolare segnale e decorsodel tendine rotuleo privo di significanti alterazioni di sengale.
la rotula è in iperpressione esterna con spessore cartilagineo nettamente ridoto in sede con
segni di sofferenza dell'osso subcondrale sia a ivello rotuleo sia a livello trocleare
ho effetuato pure una radiografia asiale di rotula femore ginocchio gamba ginocchia.
risultato:
artrosi di entrameb le ginocchia, per irregolarità del piatto tibilae e degli intercondili mediali.
ridota la rima articolare femororotulea bilateramente.
osteofitosi dei capi articolari delle ginocchia.
qui intervento chirrurgico in artroscopia, il quale mi è stato detto di essere affeto da :
cortrosi di 3 e 4 grado tricompartimentale, sinovite diffusa, corpi liberi articolari.
intervento chirrugico eseguito il 27/02/2007.
dimissione avvenuta il 28/02/200
ora dopo intervento, la notte il ginocchio si è gonfiato di parecchio, dopo di che prima di dimetermi il mio specialista
ha estrato del liquindo per farlo tornare sgonfio.
appena arrivato a casa il ginocchio era di nuovo gonfio, come la nottte precedente.
ora mi ponevo queste domande:
p normale la formazione del liquido è il gonfiore dopo intervento che ho eseguito??
quanto tempo dovro stare prima di effetuare di nuovo una vita normale???
ci sono possibilità di tornare a fare sport, anche a livello non agonistico???
attendo impaziente una vostra risposta, e vi ringrazio per il lavoro che fatte.
[#1]
Medico dello sport
Caro utente, la sua condizione da ciò che lei descrve da sembra abbatanza importante...allo stato attuale come rimedi ci sono due alternative o trapianti di cartilagine artificiale o autologa ci0è preso presa da lei e fatta replicare in laboratorio quest'ultima soluzione prevede però la visione di lei e della sua risonanza per procedere nel verso giusto. essendo molto giovane le sue cartilagini hanno bisogno di essere riparate al pù presto prma che il danno si estendi tanto da non poter agire ghirurgicante,ed intendo in atroscopia
cordiali saluti
A Bollanti
nb il giudixio espresso ha una validità puramente esplicativa e non diagostcia perè il soggetto nonè stato mai visitata
cordiali saluti
A Bollanti
nb il giudixio espresso ha una validità puramente esplicativa e non diagostcia perè il soggetto nonè stato mai visitata
[#2]
gentile paziente, ho letto con attenzione il suo caso che trovo molto interessante.
pur nella fiducia che ho nei colleghi che hanno seguito il suo iter diagnostico trovo davvero singolare che si possa diagnosticare una grave artrosi all'età di 22 anni soprattutto quando l'esame RMN descrive la cartilagine articolare con le seguenti note :"I capi articolari femoro-tibiali presentano trofismo scheletrico e cartilagini di rivestimento conservati".
invece noto che esiste un processo patologico a carico della rotula ("la rotula è in iperpressione esterna con spessore cartilagineo nettamente ridotto in sede con
segni di sofferenza dell'osso subcondrale sia a ivello rotuleo sia a livello trocleare"). tale situazione è frequente negli sportivi per ipertrofia del muscolo vasto laterale o nei pz con ginocchio valgo o ancora nell'ispessimento della plica rotulea dove , nella cinematica della flesso estensione del ginocchio, la rotula viene spostata lateralmente andando a strusciare sulla gola intercondilica lateralmente infiammandosi creando una situazione di condrite rotulea ( infiammazione cronica) che può giustificare la sua sintomatologia.
è chiaro che tale giudizio deve trovare conforto in una RMN recente, una radiografia assiale di rotula bilaterale a 30°, 60° 90° ed in un esame obbiettivo accurato.
la terapia, in questi casi, consiste in una release artroscopico del legamento alare laterale o della plica sinoviale o di entrambi.
tale giudizio viene espresso senza aver visitato la pz.
un saluto
dr. roberto de santis
Chirurgo Ortopedico
ospedale CTO roma
responsabile Unità Organizzativa di Chirurgia Artroscopica III divisione
pur nella fiducia che ho nei colleghi che hanno seguito il suo iter diagnostico trovo davvero singolare che si possa diagnosticare una grave artrosi all'età di 22 anni soprattutto quando l'esame RMN descrive la cartilagine articolare con le seguenti note :"I capi articolari femoro-tibiali presentano trofismo scheletrico e cartilagini di rivestimento conservati".
invece noto che esiste un processo patologico a carico della rotula ("la rotula è in iperpressione esterna con spessore cartilagineo nettamente ridotto in sede con
segni di sofferenza dell'osso subcondrale sia a ivello rotuleo sia a livello trocleare"). tale situazione è frequente negli sportivi per ipertrofia del muscolo vasto laterale o nei pz con ginocchio valgo o ancora nell'ispessimento della plica rotulea dove , nella cinematica della flesso estensione del ginocchio, la rotula viene spostata lateralmente andando a strusciare sulla gola intercondilica lateralmente infiammandosi creando una situazione di condrite rotulea ( infiammazione cronica) che può giustificare la sua sintomatologia.
è chiaro che tale giudizio deve trovare conforto in una RMN recente, una radiografia assiale di rotula bilaterale a 30°, 60° 90° ed in un esame obbiettivo accurato.
la terapia, in questi casi, consiste in una release artroscopico del legamento alare laterale o della plica sinoviale o di entrambi.
tale giudizio viene espresso senza aver visitato la pz.
un saluto
dr. roberto de santis
Chirurgo Ortopedico
ospedale CTO roma
responsabile Unità Organizzativa di Chirurgia Artroscopica III divisione
roberto de santis
chirurgo ortopedico
in roma
[#3]
Utente
Buon giorno dottori. vi chido scusa se apro nuovamente una discussione aperta piu di dua anni fa, ma purtroppo ha oggi la situazione non è cambiata, ma ben si è peggiorata.
dopo aver eseguito intervento come descritto sui post ( piu di due anni fa) ed eseguito certamenti vari, esami del sangue ecc, il reumatologo dove ero sotto cusa mi ha prescritto un medicinale chiamato colchicina lirca.
da prenderne due al giiorno, pensando che il problema fosse relativo ad un"malatia" durante quando sudo rilascio molti sali che consumano la mia cartilagine.
sia chiaro che in questi due anni ho fatto tante visite, ma nessuno e mai stato in grado di dirmi se esiste una soluzione al mio problema, visto che le mie condizioni di mobilità si fanno sempre piu gravi.
vorrei semplicemente che qualcuno di voi se fosse possibilemi consigliasse un ortopedico in grado di dirmi precisamente quali sono le cause di questo mio problema, visto che ormai mi ritrovo a 25 anni, non potendo permettermi di eseguire neanche una corsa leggera.
io sono di cagliari ma sarei disposto anche a viaggiare.
vi ringrazio, spero in una vostra risposta anche se questo post è stato aperto diverso tempo fa.
grazie.
dopo aver eseguito intervento come descritto sui post ( piu di due anni fa) ed eseguito certamenti vari, esami del sangue ecc, il reumatologo dove ero sotto cusa mi ha prescritto un medicinale chiamato colchicina lirca.
da prenderne due al giiorno, pensando che il problema fosse relativo ad un"malatia" durante quando sudo rilascio molti sali che consumano la mia cartilagine.
sia chiaro che in questi due anni ho fatto tante visite, ma nessuno e mai stato in grado di dirmi se esiste una soluzione al mio problema, visto che le mie condizioni di mobilità si fanno sempre piu gravi.
vorrei semplicemente che qualcuno di voi se fosse possibilemi consigliasse un ortopedico in grado di dirmi precisamente quali sono le cause di questo mio problema, visto che ormai mi ritrovo a 25 anni, non potendo permettermi di eseguire neanche una corsa leggera.
io sono di cagliari ma sarei disposto anche a viaggiare.
vi ringrazio, spero in una vostra risposta anche se questo post è stato aperto diverso tempo fa.
grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 25.1k visite dal 29/01/2007.
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