Impingement anca: nuoto ed intervento?
Salve, sono un ragazzo di 27 anni.
Circa un anno fa, nell’intento di trovare la causa di un fastidio della zona perineale forse legato ai nervi pudendi, ho fatto una visita fisiatrica scoprendo così un problema all’anca sinistra. Di seguito l’esito delle radiografie eseguite sempre un anno fa:
"Si apprezza a sinistra addensamento del tetto acetabolare con protrusione e addensamento dei cigli cotiloidei sia superiore che soprattutto inferiore. Accenno a iniziale irregolarità anche dei profili della testa femorale. A destra non significative alterazioni. Rapporti articolari sostanzialmente conservati bilateralmente."
In quel periodo non provavo particolare dolore localizzato all’anca, ma ho consultato, in tempi diversi, 2 ortopedici. L’unica cosa in cui sono stati concordi è stata lo sconsigliare sport come corsa, calcio ecc. Per il resto il primo mi ha detto di non fare nulla fino alla comparsa di un evidente dolore, e solo allora di pensare all’artroscopia, mentre il secondo mi ha proposto da subito un intervento chirurgico a cielo aperto secondo la tecnica descritta dal prof.Ganz, preferibile secondo lui all’intervento di artroscopia. Il primo mi ha lasciato intendere che il nuoto è lo sport più adatto ma che non ne avrei tratto sostanziale giovamento, il secondo al contrario me lo ha indicato come sport fondamentale, da praticare quanto più possibile, possibilmente a stile rana.
Ne sono uscito un po’ confuso, ma almeno non avevo dolore, e col nuoto non ho cominciato, mentre ho evitato la maggior parte delle altre attività a rischio, anche se sul lavoro sono costretto a stare fermo in piedi diverse ore al giorno.
Da circa 2 mesi il dolore è arrivato, con frequenza e insistenza crescenti. Non posso assumere FANS per problemi di gastrite cronica, ho solamente iniziato con gli integratori per la cartilagine.
Ora le mie domande, per il presente, sono: il nuoto è davvero benefico per chi soffre di impingement? Per la rana: io provo dolore solo nella parte esterna-posteriore, particolarmente muovendo la gamba all’indietro-esterno, per cui la rana mi farà male. Come devo comportarmi? Se fa bene all’articolazione fare movimenti ampi, posso sopportare anche i movimenti un po’ dolorosi, ma ho il dubbio di peggiorar le cose.
Nessuno mi ha indicato esercizi di stretching o ginnastica da fare anche a casa, su internet si legge in alcune pagine che fanno bene e in altre che fanno male per l’impingement e che la cosa migliore è starsene fermi e tranquilli. Io provo a farli, così come a mettere il ghiaccio, ma non so mai se faccio bene o male. Qual è la verità, se ce n’è una valida per tutti gli impingement? Bisogna sforzarsi di fare anche i movimenti dolorosi?
E per il futuro, più sinteticamente: intervento a cielo aperto o artroscopia, visti i rischi e la mia età?
So che alcune sono domande già fatte, chiedo scusa, ma è difficile orientarsi per chi non è del settore, e spero nel vostro parere
Grazie.
Circa un anno fa, nell’intento di trovare la causa di un fastidio della zona perineale forse legato ai nervi pudendi, ho fatto una visita fisiatrica scoprendo così un problema all’anca sinistra. Di seguito l’esito delle radiografie eseguite sempre un anno fa:
"Si apprezza a sinistra addensamento del tetto acetabolare con protrusione e addensamento dei cigli cotiloidei sia superiore che soprattutto inferiore. Accenno a iniziale irregolarità anche dei profili della testa femorale. A destra non significative alterazioni. Rapporti articolari sostanzialmente conservati bilateralmente."
In quel periodo non provavo particolare dolore localizzato all’anca, ma ho consultato, in tempi diversi, 2 ortopedici. L’unica cosa in cui sono stati concordi è stata lo sconsigliare sport come corsa, calcio ecc. Per il resto il primo mi ha detto di non fare nulla fino alla comparsa di un evidente dolore, e solo allora di pensare all’artroscopia, mentre il secondo mi ha proposto da subito un intervento chirurgico a cielo aperto secondo la tecnica descritta dal prof.Ganz, preferibile secondo lui all’intervento di artroscopia. Il primo mi ha lasciato intendere che il nuoto è lo sport più adatto ma che non ne avrei tratto sostanziale giovamento, il secondo al contrario me lo ha indicato come sport fondamentale, da praticare quanto più possibile, possibilmente a stile rana.
Ne sono uscito un po’ confuso, ma almeno non avevo dolore, e col nuoto non ho cominciato, mentre ho evitato la maggior parte delle altre attività a rischio, anche se sul lavoro sono costretto a stare fermo in piedi diverse ore al giorno.
Da circa 2 mesi il dolore è arrivato, con frequenza e insistenza crescenti. Non posso assumere FANS per problemi di gastrite cronica, ho solamente iniziato con gli integratori per la cartilagine.
Ora le mie domande, per il presente, sono: il nuoto è davvero benefico per chi soffre di impingement? Per la rana: io provo dolore solo nella parte esterna-posteriore, particolarmente muovendo la gamba all’indietro-esterno, per cui la rana mi farà male. Come devo comportarmi? Se fa bene all’articolazione fare movimenti ampi, posso sopportare anche i movimenti un po’ dolorosi, ma ho il dubbio di peggiorar le cose.
Nessuno mi ha indicato esercizi di stretching o ginnastica da fare anche a casa, su internet si legge in alcune pagine che fanno bene e in altre che fanno male per l’impingement e che la cosa migliore è starsene fermi e tranquilli. Io provo a farli, così come a mettere il ghiaccio, ma non so mai se faccio bene o male. Qual è la verità, se ce n’è una valida per tutti gli impingement? Bisogna sforzarsi di fare anche i movimenti dolorosi?
E per il futuro, più sinteticamente: intervento a cielo aperto o artroscopia, visti i rischi e la mia età?
So che alcune sono domande già fatte, chiedo scusa, ma è difficile orientarsi per chi non è del settore, e spero nel vostro parere
Grazie.
[#1]
Egr. signore, è veramente difficile senza un'esame clinico ed una valutazione obiettiva dell'anca , della sua deambulazione e delle radiografie e quant'altro, fare una possibile diagnosi, anche perchè non è stata fatta ancora.
Impingement dell'anca o condropatia dell'anca ? bisognerebbe valutare la radiografia, fare una tac ! ma se i rapporti articolari sono buoni e la funzionalità articolare anche , per oltre l' 80%-90% direi che eviterei l'interbvento chirrugico.E' importante fare nuoto, certamente attività motoria senza carico, fare fisiochinesiterapia, adeguata completa e rigorosa, oltre la ovvia ginnastica medica e attivazione motoria delle anche anche .
Si affidi ad un valido specialista Fisiatra, sempre eseguendo dei consulti ortopedici.
Cordialmente
Impingement dell'anca o condropatia dell'anca ? bisognerebbe valutare la radiografia, fare una tac ! ma se i rapporti articolari sono buoni e la funzionalità articolare anche , per oltre l' 80%-90% direi che eviterei l'interbvento chirrugico.E' importante fare nuoto, certamente attività motoria senza carico, fare fisiochinesiterapia, adeguata completa e rigorosa, oltre la ovvia ginnastica medica e attivazione motoria delle anche anche .
Si affidi ad un valido specialista Fisiatra, sempre eseguendo dei consulti ortopedici.
Cordialmente
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Ex utente
Salve Dottore, la ringrazio per la sua risposta e anzi mi scuso per il ritardo di questa mia replica, ma ho cercato di recuperare i referti delle precedenti visite per indicarle le loro diagnosi.
Effettivamente il termine impingement me l'hanno nominato ma non compare nei referti.
In uno si dice: "RX evidenzia marcata artrosi anca sin con ovalizzazione della testa"
Nel referto dell'altro specialista invece: "Coxalgia sinistra - RX: protrusio con scarsa riduzione della cartilagine, segni clinici di FAI"
può gentilmente dirmi cosa significa la sigla FAI?
grazie per il consiglio su intervento e nuoto, torno però su una delle mie domande: come devo comportarmi con i movimenti dolorosi? evitarli per limitare l'infiammazione o al contrario cercare di non farmi condizionare e muovere l'anca il più possibile in tutte le direzioni?
ultima cosa: sono sempre andato molto a sciare, denaro e tempo permettendo, ed ho sempre amato la montagna, ma ora ho capito che questa è un'attività a rischio, e quindi da evitare.
Secondo lei d'ora in poi andare a sciare una sola giornata all'anno, anzichè una settimana o più, solo per riassaporarne il piacere e senza esagerare, sarebbe una pratica troppo dannosa per la mia anca o diciamo che me la posso concedere?
Grazie ancora,
saluti.
Effettivamente il termine impingement me l'hanno nominato ma non compare nei referti.
In uno si dice: "RX evidenzia marcata artrosi anca sin con ovalizzazione della testa"
Nel referto dell'altro specialista invece: "Coxalgia sinistra - RX: protrusio con scarsa riduzione della cartilagine, segni clinici di FAI"
può gentilmente dirmi cosa significa la sigla FAI?
grazie per il consiglio su intervento e nuoto, torno però su una delle mie domande: come devo comportarmi con i movimenti dolorosi? evitarli per limitare l'infiammazione o al contrario cercare di non farmi condizionare e muovere l'anca il più possibile in tutte le direzioni?
ultima cosa: sono sempre andato molto a sciare, denaro e tempo permettendo, ed ho sempre amato la montagna, ma ora ho capito che questa è un'attività a rischio, e quindi da evitare.
Secondo lei d'ora in poi andare a sciare una sola giornata all'anno, anzichè una settimana o più, solo per riassaporarne il piacere e senza esagerare, sarebbe una pratica troppo dannosa per la mia anca o diciamo che me la posso concedere?
Grazie ancora,
saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.1k visite dal 01/09/2009.
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