Granuloma sinoviale alle ginocchia

Salve
ho 21 anni e da diverso tempo (dal 2000) soffro di dolore alle ginocchia (nella parte alta di queste). Prima si manifestava in maniera lieve dopo aver praticato sport (basket) e spesso il ginocchio si gonfiava per qualche giorno. Con il passare degli anni il dolore è aumentato. Certe volte mi capita di svegliarmi al mattino con il ginocchio gonfio e rimango quasi immobilizzato dal dolore che mi provoca muoverlo, anche leggermente. Oramai sono quasi impossibilitato a praticare molti sport, tra cui la mia passione, il motociclismo sportivo: quando provo a muovermi sulla sella (e quindi sforzo i muscoli delle gambe) le ginocchia mi fanno molto male, e a volte tendono a bloccarsi e sbloccarsi da sole (e quando accade è molto doloroso e "rumoroso"). Inoltre sento sempre le gambe molto deboli e quando piego e distendo le gambe sento dei rumori simili a tanti "crack".

Pochi giorni fa mi sono sottoposto a una visita ortopedica da un famoso chirurgo della mia città. Mi ha diagnosticato un GRANULOMA SINOVIALE A ENTRAMBE LE GINOCCHIA ( e io che pensavo che i granulomi si formassero solo nei denti...). Durante la visita ha notato che spingendo nella zona tra il ginocchio e il quadricipite (presumo stesse premendo un legamento) sentivo un forte dolore, mentre in altre zone il dolore non compariva o era molto lieve. Il chirurgo ha allora preso una dose leggera di anestetico e me l'ha iniettata direttamente sulla zona dolorosa. Dopo pochi minuti il mio dolore cronico è sparito, e questo l'ha portato alla diagnosi sopra indicata.

Ovviamente durante la visita sono state guardate le numerose radiografie e risonanze magnetiche che ho fatto negli anni, dove si evidenziava (ma quest'ultima riga prendetela "con le molle" perchè potrei anche sbagliarmi) che il ginocchio aveva una tendenza a spostarsi verso l'esterno. Effettivamente quando faccio attività sportiva mi metto sempre un tutore che serve a contrastare questo movimento, e la situazione un pò migliora, anche se poco...

Desidererei sapere di cosa si tratti precisamente questo granuloma, perchè si è formato, se l'intervento per rimuoverlo ha buone probabilità di successo, se c'è il rischio che si riformi, se ho la possibilità di ottenere un buon margine di miglioramento della mia situazione dopo l'intervendo, oltre a un vostro parere sulla diagnosi.

Grazier per le eventuali risposte

Saluti
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Gentile utente, la terminologia "granuloma sinoviale" mi appare insolita. A carico delle ginocchia si può sviluppare una "sinovite ipertrofica villo-nodulare" o un "granuloma gigantocellulare". Non mi è mai capitato di incontrare un quadro indicato come ce lo ha riportato, non avrà decifrato bene la scrittura? Se dovesse trattarsi invece dei quadri che io le ho riferito, si può anche eseguire un intervento chirurgico per asportare il tessuto patologico, ma con maggior rischio di recidiva se si tratta di una sinovite villonodulare. Ci tenga informati

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Sul referto c'è proprio scritto "granuloma sinoviale gin. dx doloroso. Consiglio rimozione chirurgica". Per vederlo dovrei sottopormi a una risonanza magnetica con iniettato del liquido di contrasto. Per il chirurgo si è sviluppato a causa di diversi traumi da me riportati in questi anni (cadute in moto con conseguenti colpi alle ginocchia, in termini poveri, le classiche "botte", anche se non sono mai stati traumi importanti o a cui abbia dato molto peso). Ha anche aggiunto che si tratta di una patologia poco comune e che si sviluppa in soggetti che, come me, hanno legamenti piuttosto fini. L'intervento a cui dovrei sottopormi potrebbe essere fatto sia in artroscopia, sia a ginocchio aperto, tutto dipende dal risultato della risonanza, e i tempi di recupero si aggirano sui 4 mesi. Penso che non abbia aggiunto altro.

Il mio dubbio nasce dal fatto che altri medici e chirurghi che mi hanno visitato imputavano la causa del mio dolore a una posizione sbagliata del legamento e mi consigliavano o di potenziare il vasto mediale (l'ho fatto ma il dolore è rimasto) o di sottopormi a un intervento per riallineare l'articolazione "tirando" un legamento (per alcuni bastava eseguirlo in artroscopia, per altri si sarebbe dovuto fare un intervento più invasivo, a ginocchio aperto, con tempi di recupero di circa 6 mesi). Questo è il primo medico che trova questo difetto al mio ginocchio, ma mi sembrava piuttosto sicuro della sua diagnosi.

Ora mi sto ponendo diverse domande sul PERCHé si sia sviluppata questa patologia e se l'intervento propostomi possa davvero aiutarmi, poichè mi sembra che si andrebbe a intervenire solo sugli effetti della mia patologia, e non sulle cause.

Grazie per la risposta