Necrosi ai piedi

Mia moglie, fortunatamente, è uscita quasi indenne dall'ospedale, dopo una setticemia e una meningite da pneumococco, transitando per la rianimazione e le malattie infettive; a parte innumerevoli esami, tutti ok, lo strascico principale, anche se apparentemente solo estetico, è la situazione delle dita del piede destro; c'è stata una fortissima necrosi ai piedi e, nella fase iniziale del ricovero, una delle ipotesi era quella dell'amputazione di queste parti; non è stato così, abbiamo aspettato (su consiglio del primario di chirurgia estetica) che il tempo dicesse la sua. Le necrosi sono 'scivolate via' dopo 5 mesi e tante 'pulizie' ambulatoriali; le punte si sono 'chiuse' e non presentano più tracce di unghie, ma non sappiamo ancora se queste stesse sono rimaste sotto la pelle; per Lei, nonostante l'aiuto della fortuna ad uscire da una situazione difficilissima, è ancora difficile accettare 'esteticamente' un piede così; chiedo a chiunque: si può ancora fare qualcosa ? e se sì, quale struttura è consigliata e quale reparto ?
grazie in anticipo
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Senza averLa visitata non è possibile stabilire in che condizioni sia "un piede così"; e tanto meno rispondere alla domanda "si può ancora fare qualcosa ? e se sì, quale struttura è consigliata e quale reparto ?"
Ignoro la causa della necrosi delle dita ma se è riuscita a salvare le dita mi complimento per il risultato con la Signora ma ancor più con i medici che hanno ottenuto questo risultato. Io credo che possa affidarsi a chi ha saputo risparmiare a Sua moglie un'amputazione e i danni non solo estetici, ma soprattutto quelli funzionali (senza alluce si cammina molto male). Per il problema estetico guardi questo sito http://fr.procosil.com/?d=4 (sconsiglio di guardare l'edizione in italiano per probabile presenza di virus)
Ci tenga aggiornati
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Dr. Donati, la ringrazio per la risposta, adesso vediamo se si può fare qualcosa; già la settimena prossima abbiamo un consulto con lo stesso primario che ha seguito la cosa; ad ogni modo credo che la necrosi fosse dovuta alla 'devastante' (termine usato dalla rianimazione) infezione iniziale (sepsi).
Altra conseguenza postuma è una diminuzione dell'udito, faremo ultriori esami anche su questo aspetto; confermo la piena consapevolezza che, passato quel che ha passato,dobbiamo vedere come un miracolo il superamento di una crisi così grave! Io La ringrazio molto della sua risposta, andrò a vedere il sito da Lei consigliato.
Cordiali saluti
Antonello