Una brevissima visita mi ha diagnosticato la "gonalgia bilaterale
Salve, ho 30 anni e da quando ne avevo 9, soffro alle ginocchia di dolori che fino ad oggi credevo fossero reumatici, sparivano dopo qualche ora ed erano saltuari(mio poadre mi creava calore con lo sfregamento delle mani sulla rotula) ed io credevo passasse. Con gli anni, ho cominciato ad avvertire quegli stessi dolori, in prossimità del ciclo mestruale o a causa dei cambiamenti climatici, ma ugualmente dopo qualche ora passavano. Oggi e precisamente una settimana fa, a causa di una freddezza (credevo almeno) visto il caldo e viste le inutili tecniche di raffreddamento che stupidamento ho adoperato ( dormire con il ventilatore puntato e con le bottiglie d'acqua fredda sul letto), il dolore mi è tornato e comunque in prossimità del ciclo, ad entrambe le ginocchia. Anche questa volta pensavo ad una freddezza, visto il mal di gola concomitante, ma passati 5 giorni senza che il problema si risolvesse( si allevia solo a tratti), mi sono recata da un ortopedico in ospedale a cui ho ben o male raccontato che da piccola soffrivo dello stesso dolore che sento ora e dopo una brevissima visita mi ha diagnosticato la "Gonalgia bilaterale da disallineamento dell'apparato estensore" mi ha prescritto una tac e delle terapie snza prima aspettare la tac stessa ( le terapie di ginnastica isometrica di tonificazione del quadricipite, elettrostimolazioni del vasto mediale del quadricipite vetrosuoni e magnototerapia). La mia domanda è questa. dopo la risposta della tac che di sicuro riporterò, farò le terapie se serviranno, ma potrebbe trattarsi di un problema del genere se lo stesso dolore in minima parte lo sentivo da quando ero piccola? Potrebbe trattarsi di reumatismi o altro e comunque sia anche quelli possibile siano durati anche se a momenti tutti questi anni? Preciso che da un anno non faccio più attività fisica e sono ingrassata di sei sette chili( attualmente peso sui 58 per 1
60) prima ero in forma e mi sentivo bene. Se fosse un problema di gonalgia potrebbe e ssere aumentato ora a cvausa della vita sedentaria? ( da una anno lavoro otto ore seduta e non faccio sport), inoltre, soffro di parestesie agli arti inferiori ( formicolii a suo tempo feci anche una risonanza al cervello, per fortuna senza esiti preoccupanti) e soffro di un'insiufficenza venosa cronica.Grazie mille
60) prima ero in forma e mi sentivo bene. Se fosse un problema di gonalgia potrebbe e ssere aumentato ora a cvausa della vita sedentaria? ( da una anno lavoro otto ore seduta e non faccio sport), inoltre, soffro di parestesie agli arti inferiori ( formicolii a suo tempo feci anche una risonanza al cervello, per fortuna senza esiti preoccupanti) e soffro di un'insiufficenza venosa cronica.Grazie mille
[#1]
Il disallineamento dell'apparato estensore si apprezza alla visita specialistica; gli accertamenti evidenziano meglio i rapporti tra rotula e femore e i danni alle cartilagini.
Questo disallineamento era molto probabilmente presente già nell'infanzia e si è aggravato col passare degli anni; anche l'aumento di peso e l'attività sedentaria possono avere contribuito all'evoluzione negativa.
Una volta fatta la TAC la mostri al Suo ortopedico: solo lui che L'ha visitata potrà rispondere alle domande che vorrà porre (su tempi e modi della riabilitazione, sport che potrà fare, possibile evoluzione nel tempo, ecc). On line infatti non potendo confrontare la TAC con il Suo stato clinico (evidente solo alla visita) non è possibile esprimere un parere utile.
Cordiali saluti
Questo disallineamento era molto probabilmente presente già nell'infanzia e si è aggravato col passare degli anni; anche l'aumento di peso e l'attività sedentaria possono avere contribuito all'evoluzione negativa.
Una volta fatta la TAC la mostri al Suo ortopedico: solo lui che L'ha visitata potrà rispondere alle domande che vorrà porre (su tempi e modi della riabilitazione, sport che potrà fare, possibile evoluzione nel tempo, ecc). On line infatti non potendo confrontare la TAC con il Suo stato clinico (evidente solo alla visita) non è possibile esprimere un parere utile.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Salve dottore, sono poi andata dall’ortopedico di persona e mi ha detto che la tac prescrittami in prima seduta da un altro ortopedico non era necessaria, mi ha diagnosticato una condopatia femore-rotulea bilaterale, che credo non sia diversa dalle gonalgia oppure no???!? Ad ogni modo ho avuto una cura di ant’infiammatoria per una settimana e il Reumil( ricostituente della cartilagine ) per 40gg,inoltre, dovrò rinforzare i quadricipidi .Cio’ che non mi spiego è perché se ne soffro da più di 15 anni il dolore continuo si è presentato all’improvviso. E perché prendendo l’ant’infiammatorio che ho quasi finito sto meglio, ma la sera il dolore dopo gli esercizi, mi torna, mi passa solo quando dormo e al mattino nel risvegliarmi non l’ho più. Io prima ci convivevo con questo dolore, pensando fossero reumatismi e quando facevo sport mi passava… Ora non vorrei averlo tutti i giorni! Vorrei tornare a fare nuoto, per quanto tempo dovrei stare ferma a fare solo a casa gli esercizi per tonificare i quadricipidi?
Grazie mille
Grazie mille
[#3]
"Gonalgia" significa semplicemente "dolore alle ginocchia"; non è una diagnosi ma un sintomo, che nel Suo caso è dovuto al disallinemanto rotuleo. Tale disallineamento, presente da sempre, con il tempo ha danneggiato la cartilagine (condropatia femoro-rotulea) e, come ho già detto "anche l'aumento di peso e l'attività sedentaria possono avere contribuito all'evoluzione negativa".
Se fa gli esercizi correttamente non dovrebbe avere male.
Secondo me sarebbe meglio cominciare gli esercizi sotto controllo del fisiatra, che Le spieghi come fare gli esercizi (gradi di estensione da utilizzare, posizione del piede piede, posizione del busto per diminuire l'azione del retto femorale, modalità per diminuire l'azione degli adduttori, ecc) magari facendo precedere un ciclo di esercizi fra i 50 e i 100° (in cui la pressione sulla rotula è minima) per poi guadagnare progressivamente i gradi di estensione fino ad arrivare a quella escursione che meglio sollecita il vasto mediale. In questo modo si esercita soprattutto il vasto mediale. Si informi dall'ortopedico che L'ha visitata se è questo lo scopo del generico "rinforzare i quadricipiti" altrimenti esagerando nella flessione aumenta la pressione della rotula contro al femore.
Cordiali saluti
Se fa gli esercizi correttamente non dovrebbe avere male.
Secondo me sarebbe meglio cominciare gli esercizi sotto controllo del fisiatra, che Le spieghi come fare gli esercizi (gradi di estensione da utilizzare, posizione del piede piede, posizione del busto per diminuire l'azione del retto femorale, modalità per diminuire l'azione degli adduttori, ecc) magari facendo precedere un ciclo di esercizi fra i 50 e i 100° (in cui la pressione sulla rotula è minima) per poi guadagnare progressivamente i gradi di estensione fino ad arrivare a quella escursione che meglio sollecita il vasto mediale. In questo modo si esercita soprattutto il vasto mediale. Si informi dall'ortopedico che L'ha visitata se è questo lo scopo del generico "rinforzare i quadricipiti" altrimenti esagerando nella flessione aumenta la pressione della rotula contro al femore.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.8k visite dal 24/08/2009.
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