Sofferenza osteocondrale condilo femorale mediale

Buongiorno, ho 40 anni e circa un mese fa mentre ero in viaggio ho cominciato ad avvertire un dolore al ginocchio dx solo quando cammino. Da allora zoppico. Tornato dalle ferie ho fatto risonanza che mi ha dato il seguente risultato:
Normale aspetto dei legamenti crociati, Lieve ispessimento dei collaterali. Non evidenti segni di lesione al menisco laterale che appare ipertrofico. Non evidenti segni di lesione al menisco mediale. Segni di sovraccarico femoro-tibiale mediale; area di sofferenza osteocondrale è apprezzabile in corrisondenza del condilo femorale mediale con diffusa area di alterato segale della circostante spongiosi che presenta segnale tipo ipo-iperintensa nelle sequenze T1 e T2 pesate (sofferenza su base ischemica?). Utile controllo a distanza. Versamento articolare di minima entità. Tralci fibrotici ispessiti ed edematosi del corpo di Hoffa. Le situazione femoro-rotulea appare nei limiti della norma con aspetto edematoso del panno condrale rotuleo.
Ho prenotato una visita ortopedica nel frattempo faccio applicazioni di ghiaccio ogni 4 ore circa. Che cosa ho?...possibile che a distanza di un mese continuo a zoppicare? Devo stare fermo per qualche giorno o posso camminare?
grazie mille.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
I problemi del Suo ginocchio sono abbastanza circoscritti ai rapporti fra femore e tibia nella parte interna del ginocchio (quella, per intenderci che "guarda" verso l'altro ginocchio) dove è presente un'alterazione della componente cartilaginea e dell'osso sottostante.
E' difficile dare una valutazione a distanza senza vedere le immagini e senza averLa visitata. Potrebbe trattarsi di una semplice iniziale artrosi oppure di una lesione localizzata della cartilagine ma la difficoltà è di apprezzare l'estensione di queste immagini. E conoscendo solo i sintomi che riferisce ma non quelli che emergeranno dalla visita con manovre specifiche, e che saranno poi da unire alle immagini RMN si rischia solo di fare ipotesi campate in aria. Nel frattempo eviti sforzi, lunghe camminate specie su terreni irregolari, se ha dolore può essere utile un bastone a sin (dalla parte sana). Sul ghiaccio avrei qualche perplessità soprattutto se usato così di frequente; talvolta la vasocostrizione continuata determina una condizione circolatoria locale che può fare aumentare il dolore.
Spero di essere stato esauriente
Ci tenga informati
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno,
Dopo l'esame ho eseguito una visita ortopedica che non ha fatto altro che ribadire una alterazione strutturale del condilo femorale mediale (Infarto osseo? osteocondrite dissecante?). Clinicamente deficit antalgico di estensione, non segni meniscali , non instabilità. Dolore elettivo alla palpazione del condilo femorale mediale.
Mi ha consigliato di eseguire una rm con mezzo di contrasto endovenoso per chiarimento diagnostico.
Per l'infarto osseo mi ha detto che guarisce da se mentre per un eventuale osteocondrite bisognerà intervenire in maniera artroscopica. Non mi ha dato da assumere nulla, mi ha consigliato di usare un bastone lato sx per non sforzare e di fare qualche esercizio per non fare atrofizzare troppo quadricipite.
Volevo chiedere cosa ne pensa. E' vero che in caso di infarto osseo non c'è nulla da fare ma solo aspettare? Da cosa puo essere dipeso? E nel caso fosse invece osteocondrite quale sarà il passaggio successivo?
Grazie mille
Buongiorno
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
"E' vero che in caso di infarto osseo non c'è nulla da fare ma solo aspettare? Da cosa puo essere dipeso?"
Sì. Come qualsiasi infarto, dalla chiusura dei vasi terminali che irrorano l'osso, per cui non è arrivato più sangue e si è creata una zona di ischemia.

"E nel caso fosse invece osteocondrite quale sarà il passaggio successivo?"
Le ha già risposto l'Ortopedico: "per un eventuale osteocondrite bisognerà intervenire in maniera artroscopica"

Cordiali saluti
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Utente
Utente

Buongiorno
grazie per le risposte ma ho ancora un dubbio...
Perchè fare una RMN con contrasto? Cosa da in più rispetto a quella normale? E' rischiosa?

Grazie ancora
Cordiali Saluti






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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Per studiare l'osteocondrite dissecante occorre la RMN, che consente lo studio sia delle componenti ossee che della cartilagine articolare. L’uso del Gadolinio delinea perfettamente le superfici articolari e gli eventuali difetti o fessure della cartilagine come la RMN da sola non riuscirebbe a fare.
Occorre avere alcune cautele, in quanto il Gadolinio può dare reazioni allergiche; è controindicato in caso di insufficienza renale.Se soffre di insufficienza renale occorre valutare la creatininemia e la velocità di filtrazione glomerulare e mostrare al radiologo che La visiterà prima dell'esame.
Ne parli con il Suo Medico Curante e quindi con i Radiologi che effettueranno la RMN.
Cordiali saluti
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