Trattamento agenesia incisivi laterali
Buonasera.
Sono da sempre sprovvista di entrambi gli incisivi laterali superiori, e visto il costo elevato dei trattamenti ortodontici negli anni non sono mai riuscita a risolvere il problema in maniera dignitosa.
Il disagio che accuso è fondamentalmente di tipo estetico, anche se ormai all'età di 30 anni mi sono abituata; funzionalmente non ho problemi.
Oggi, dopo una normale pulizia periodica dei denti, un dentista mi propone di risolvere la situazione senza impianti, ma seguendo questo approccio:
1: spostare in avanti i canini e i primi premolari tramite invisalign
2: trasformare l'aspetto dei canini limandoli e facendoli sembrare incisivi laterali
3: trasformare l'aspetto dei premolari in incisivi "ruotandoli" in modo da rivolgerli verso la parte frontale, in modo da farli sembrare canini
Il tutto per il costo approssimativo di 3-4000 euro.
Questo approccio mi è nuovo, nel senso che essendomi in precedenza più volte informata (sognando di risolvere il problema che mi ha sempre fatta sentire in imbarazzo) avevo sempre intuito che l'approccio più condiviso fosse quello di creare spazio e inserire un impianto per ciascuno dei denti mancanti.
Vi chiedo quindi un parere su questo tipo di metodologia: mi rendo conto che in questo modo si cerca di dare ad alcuni denti ruolo, funzionalità e posizione di altri denti, dunque si cerca di trasferire a questi denti proprietà che per natura non gli apparterrebbero.
Per cui mi chiedevo: si tratta di un approccio diffuso con numerosi casi di buona riuscita?
Queste trasformazioni possono scontrarsi con difficoltà importanti che ne pregiudicano il corretto decorso (es. rischio che la nuova posizione dei denti non duri nel tempo) oppure addirittura introdurre un fattore di rischio per la salute nel "forzare" i denti ad essere altro da quello che sono?
Grazie mille.
Sono da sempre sprovvista di entrambi gli incisivi laterali superiori, e visto il costo elevato dei trattamenti ortodontici negli anni non sono mai riuscita a risolvere il problema in maniera dignitosa.
Il disagio che accuso è fondamentalmente di tipo estetico, anche se ormai all'età di 30 anni mi sono abituata; funzionalmente non ho problemi.
Oggi, dopo una normale pulizia periodica dei denti, un dentista mi propone di risolvere la situazione senza impianti, ma seguendo questo approccio:
1: spostare in avanti i canini e i primi premolari tramite invisalign
2: trasformare l'aspetto dei canini limandoli e facendoli sembrare incisivi laterali
3: trasformare l'aspetto dei premolari in incisivi "ruotandoli" in modo da rivolgerli verso la parte frontale, in modo da farli sembrare canini
Il tutto per il costo approssimativo di 3-4000 euro.
Questo approccio mi è nuovo, nel senso che essendomi in precedenza più volte informata (sognando di risolvere il problema che mi ha sempre fatta sentire in imbarazzo) avevo sempre intuito che l'approccio più condiviso fosse quello di creare spazio e inserire un impianto per ciascuno dei denti mancanti.
Vi chiedo quindi un parere su questo tipo di metodologia: mi rendo conto che in questo modo si cerca di dare ad alcuni denti ruolo, funzionalità e posizione di altri denti, dunque si cerca di trasferire a questi denti proprietà che per natura non gli apparterrebbero.
Per cui mi chiedevo: si tratta di un approccio diffuso con numerosi casi di buona riuscita?
Queste trasformazioni possono scontrarsi con difficoltà importanti che ne pregiudicano il corretto decorso (es. rischio che la nuova posizione dei denti non duri nel tempo) oppure addirittura introdurre un fattore di rischio per la salute nel "forzare" i denti ad essere altro da quello che sono?
Grazie mille.
[#2]
Buongiorno. Nei casi o di agenesie, la decisione di trattare chiudendo ortodonticamente gli spazi va presa con grande attenzione e prudenza, rispetto all'alternativa di mantenere e riaprire gli spazi edentuli , procedendo poi all'inserieìnto di impianti osteointegrati: entrambe le strade sono percorribili, ma personalmente prediligo la seconda soluzione, ovviamente quando possibile.
"Queste trasformazioni possono scontrarsi con difficoltà importanti che ne pregiudicano il corretto decorso...." ?
Quello che temo di più è che, chiudendo gli spazi agenesici, si contragga necessariamente l'arcata dentaria superiore , e giacchè questa "contiene " quella inferiore, la mandibola può dislocarsi all'indietro e/o in laterodeviazione. Di qui l'insorgenza o l'aggravamento di una seconda classe, che credo lei già presenti.
Inoltre, andrebbe già da principio indagata la presenza di eventuale sofferenza all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e dei sintomi che abitualmente le si accompagnano (cefalea, problemi alle orecchie, russare notturno, vertigini), la cui presenza deve suggerire particolare prudenza.
Cordiali saluti.
"Queste trasformazioni possono scontrarsi con difficoltà importanti che ne pregiudicano il corretto decorso...." ?
Quello che temo di più è che, chiudendo gli spazi agenesici, si contragga necessariamente l'arcata dentaria superiore , e giacchè questa "contiene " quella inferiore, la mandibola può dislocarsi all'indietro e/o in laterodeviazione. Di qui l'insorgenza o l'aggravamento di una seconda classe, che credo lei già presenti.
Inoltre, andrebbe già da principio indagata la presenza di eventuale sofferenza all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e dei sintomi che abitualmente le si accompagnano (cefalea, problemi alle orecchie, russare notturno, vertigini), la cui presenza deve suggerire particolare prudenza.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 23/11/2022.
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