Ortodonzia linguale fonetica compromessa: soluzioni possibili

Gentili dottori, ho messo da poco l'apparecchio linguale, più di un mese fa l'arcata inferiore, da una settimana l'arcata superiore.
Ho un morso profondo e gli incisivi superiori allineati ma protusi a causa di una vecchia terapia ortodontica in cui si era evitato di ricorrere a delle estrazioni per ricavare lo spazio necessario, andando tuttavia a compromettere l'armonia del sorriso e in generale l'estetica del viso.
Con non poche remore ho deciso quindi, da adulta, di togliere 4 premolari (non c'era altro modo) e mettere l'apparecchio linguale, su mia esplicita richiesta.
Ero consapevole degli svantaggi cui andavo incontro scegliendo questo piuttosto che un apparecchio vestibolare tradizionale e sopporto di buon grado tagli, irritazioni, rialzi... ma ciò che mi preoccupa e che non riesco ad accettare è la fonazione compromessa da quando ho montato la parte superiore, so che occorre tempo per abituarsi, a volte anche un mese, ma sto facendo molti esercizi di lettura a voce alta per abituarmi nel minor tempo possibile e credo ormai di non aver più di tanto margine di miglioramento, determinati suoni proprio non c'è verso di pronunciarli correttamente.
Ciò mi genera ansia e imbarazzo e il pensiero di parlare così per tutta la durata della terapia (due anni) mi distrugge a livello psicologico.
Attenderò ancora questo periodo di adattamento ma volevo sapere, qualora non dovessi migliorare, se ci fosse un modo di ovviare alla cosa sostituendo i brackets dei due incisivi centrali superiori che credo siano quelli che generano più problemi nel parlato, con dei "bottoncini" di composito (ho visto alcuni casi del genere) o una qualsiasi altra soluzione che possa agevolare la fonazione senza compromettere la funzionalità dell'apparecchio.