Come ultimare un trattamento ortodontico ter

Gentili Dottori,
il mio trattamento ortodontico è oramai quasi giunto al termine dopo 3 anni di trattamento in età adulta.

Per sintetizzare, a seguito di diagnosi "ipoplasia del mascellare superiore, 3 classe scheletrica e laterodeviazione della mandibola" ho seguito il classico iter pre operatorio tramite ortodonzia, operazione bimascellare di riposizionamento delle basi scheletriche e ortodonzia di rifinitura.
L'arcata della mascella è stata espansa tramite bipartizione.

Ci sono dei dubbi che negli ultimi tempi non riesco a togliermi e anche parlando con il mio ortodonzista non riesco a venirne a capo.


1) mi sono stati messi da poco degli archi ortodontici in acciaio intrecciato più leggeri del filo in acciaio "classico" (credo 19x25) e sento i denti spostarsi verso l'interno come a voler recidivare nella posizione iniziale di contrattura e anche l'occlusione è sensibilmente peggiorata.

Inoltre superiormente portavo una catenella a spazi larghi che permetteva ai denti che erano stati separati con la bipartizione della mascella di restare uniti mentre ora mi sono stati messi degli elastici singoli e si è riaperta la fessura (indicativamente subito post operazione i denti 12-13 erano distanziati di circa 5mm per via dell'apertura dell'arcata, spazio chiuso con le catenelle e che ora si è riaperto di circa 1mm con gli elastici singoli).
Ho letto anche una scheda tecnica in cui molto semplicemente diceva che si portano archi via via più pesanti fino ad avere l'occlusione ottimale per poi procedere con la contenzione.


2) Domanda semplice, che tipo di contenzione prevedereste in un caso come il mio dove la recidiva dentale è il primo elemento da scongiurare?


3) Per ultimo, durante il trattamento il dente n 31 ha via via manifestato una recessione gengivale abbastanza importante che mi procura una alterazione della sensibilità del dente, per ora non si muove.
Lo stesso ortodonzista mi ha fatto fare una visita con un suo collega paradontologo che mi ha detto di fare la classica operazione di innesto con la mucosa del palato (operazione che si presta a recidive in un numero non trascurabile di casi), d'altra parte ho letto di un ortodonzista che ha pubblicato un articolo con annesse foto pre/post lastre ecc... che aveva risolto un caso esattamente analogo al mio semplicemente con del torque progressivo per 9 mesi sul dente.
Preciso che mi è stato fatto il torque sul 31 anche a me ma la radice del dente sporgeva internamente.
Ci sono delle tecniche migliori?
O alternative all'operazione di innesto?
Non chiedo prezzi perché chiunque mi direbbe "bisogna vedere caso per caso" ma se ci sono tecniche diverse con risultati migliori vi chiedo di informarmi gentilmente.


Ringrazio chi avrà piacere di condividere con me la propria esperienza.

Cordialmente
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Dr. Alessandro Fedi Ortodontista, Dentista, Psicoterapeuta, Gnatologo 156 5
Le suggerirei sommessamente di non cercare soluzioni "sicure, certe e senza recidive di sorta" perchè non esistono. La conduzione di una caso come il suo passa necessariamente dalla verifica delle reazioni singolari alle manovre di decompensazione ortodontica e successiva compensazione chirurgica, che pur condotte con scienza e coscienza lasciano comunque spazio necessario alla rivalutazione post operatoria.
Abbia fiducia nei suoi terapeuti che hanno affrontato con lei un percorso complesso. Se proprio vuole second o third opinions sarebbe meglio si facesse visitare direttamente da colleghi esperti.
Così, a distanza, posso solo dirle che, prima di togliere l'apparecchio ortodontico fisso, sarebbe utile una rieducazione neuromuscolare non solo linguale , ma anche craniocervicomandibolare che saprebbero condurre osteopati, chiropratici o fisioterapisti. Scelga poi, ad equilibrio raggiunto, una indispensabile modalità di contenzione del ritorno elastico delle fibre desmodentali, che potrebbe persistere per un anno e poco più.
L'intervento di copertura con innesto connettivo autologo della recessione incisiva inferiore è ad alta predicibilità se ben eseguito.
Con tanta cordialità, la rassicuro.Ormai è prossimo al traguardo .

Dr.Alessandro Fedi Spec.Ortognatodonzia Gnatologo Psicoterapeuta con Ipnosi www.studiofedi.com www.journal.studiofedi.com/

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Utente
Utente
Le confermo che è stato un percorso particolarmente impegnativo. La sua risposta è interessante, non mi era mai stato detto della rieducazione neuromuscolare ma solo che dovrò portare una contenzione a vita. Sulla recessione anche io ritenevo l'intervento ad alta predicibilità ma il paradontologo che mi ha visitato mi ha detto che nella sua esperienza le recidive sono al 50% (numero che personalmente ritengo incredibilmente alto vista la scienza e la perizia richiesta in un settore tanto complesso qual'è la medicina)
La ringrazio Dottore.