Terza classe
Gentili dottori,
premetto che avevo già chiesto un consiglio su questo sito. Vi riassumo brevemente la mia situazione, terza classe scheletrica diagnosticata a 6 anni curata con espansori vari, maschera di Delaire...trattamento finito a 17 anni, a 22 anni mi accorgo IO di essere affetto da deglutizione atipica con posizione bassa della lingua (poggiava sull'arcata inferiore) ora curata con numerose sedute da una bravissima logopedista. Durante una di queste sedute mi reco dal dentista dello studio per un controllo che mi spiega un po' la mia situazione e mi apre gli occhi su molte cose, ovvero, come mai quando sorrido non mi si vedono i denti?! e qui mi spiega che è dovuto all'iposviluppo mascellare e altre cose, a seguito di questo incontro mi reco dal chirurgo che mi dice che la mia situazione non è grave ma ci sarebbero comunque gli estremi per l'operazione. Lui mi ha informato sui rischi e sulla durezza dell'intervento, mi ha detto che l'unico rischio concreto di danni permanenti è quello della perdita di sensibilità al mento. Il fatto è che in queste settimane sto leggendo pagine e pagine di trattati per cercare di informarmi su questa patologia e noto sempre più caratteristiche mie (occhiaie perenni, scarsa visibilità denti, setto deviato, estremi degli occhi che pendono leggermente verso giù). Sono arrivato al punto, in realtà l'ho sempre fatto, di coprirmi la bocca quando sorrido, mi rendo conto del perchè mi vedevo sempre la faccia enorme nelle foto, assenza zigomi (sono un ragazzo sportivo con un buon fisico quindi penso sia proprio dovuto alla malformazione cranio-facciale). Secondo voi è consigliabile sottoporsi all'intervento se non vivo "a pieno" la mia vita a causa di questo problema? o secondo voi i rischi in questo caso sono maggiori ai possibili benefici? Vi ringrazio
premetto che avevo già chiesto un consiglio su questo sito. Vi riassumo brevemente la mia situazione, terza classe scheletrica diagnosticata a 6 anni curata con espansori vari, maschera di Delaire...trattamento finito a 17 anni, a 22 anni mi accorgo IO di essere affetto da deglutizione atipica con posizione bassa della lingua (poggiava sull'arcata inferiore) ora curata con numerose sedute da una bravissima logopedista. Durante una di queste sedute mi reco dal dentista dello studio per un controllo che mi spiega un po' la mia situazione e mi apre gli occhi su molte cose, ovvero, come mai quando sorrido non mi si vedono i denti?! e qui mi spiega che è dovuto all'iposviluppo mascellare e altre cose, a seguito di questo incontro mi reco dal chirurgo che mi dice che la mia situazione non è grave ma ci sarebbero comunque gli estremi per l'operazione. Lui mi ha informato sui rischi e sulla durezza dell'intervento, mi ha detto che l'unico rischio concreto di danni permanenti è quello della perdita di sensibilità al mento. Il fatto è che in queste settimane sto leggendo pagine e pagine di trattati per cercare di informarmi su questa patologia e noto sempre più caratteristiche mie (occhiaie perenni, scarsa visibilità denti, setto deviato, estremi degli occhi che pendono leggermente verso giù). Sono arrivato al punto, in realtà l'ho sempre fatto, di coprirmi la bocca quando sorrido, mi rendo conto del perchè mi vedevo sempre la faccia enorme nelle foto, assenza zigomi (sono un ragazzo sportivo con un buon fisico quindi penso sia proprio dovuto alla malformazione cranio-facciale). Secondo voi è consigliabile sottoporsi all'intervento se non vivo "a pieno" la mia vita a causa di questo problema? o secondo voi i rischi in questo caso sono maggiori ai possibili benefici? Vi ringrazio
[#1]
Il trattamento orto-chirurgico è un percorso che può essere affrontato con assoluta serenità e che in casi come il suo porta ad evidenti miglioramenti degli aspetti estetici che ha descritto, oltre ai possibili miglioramenti funzionali
Dr. Dario Spinelli
Odontoiatra Specialista in Ortodonzia e Gnatologia
www.ortodonzia.bari.it
www.ildentistaperibambini.it
[#2]
Ex utente
Dottor Spinelli,
innanzitutto grazie per la risposta, secondariamente le volevo esporre e chiedere un Suo parere sui dubbi che ancora mi fanno desistere.
1. I miei genitori cercano di convincermi a non intraprendere questo percorso perché prima di tutto, i soldi spesi fino ad oggi sarebbero buttati, dato il lavoro di decompensazione che dovrebbe svolgere l'apparecchio pre-chirurgico, secondariamente mio padre è convinto che sentirò dolori in faccia o sempre o nei cambi di stagione a causa delle fratture.
2. Il chirurgo mi ha detto che ci potrebbe essere la possibilità di togliere due denti per "creare spazio" o qualcosa di simile (scusate per le eventuali inesattezze). Ecco questa cosa non mi convince affatto e leggendo in giro non convince parecchi dentisti.
3. Paura che i risultati non vadano a risolvere i problemi che mi vedo
La ringrazio per la cortesia
innanzitutto grazie per la risposta, secondariamente le volevo esporre e chiedere un Suo parere sui dubbi che ancora mi fanno desistere.
1. I miei genitori cercano di convincermi a non intraprendere questo percorso perché prima di tutto, i soldi spesi fino ad oggi sarebbero buttati, dato il lavoro di decompensazione che dovrebbe svolgere l'apparecchio pre-chirurgico, secondariamente mio padre è convinto che sentirò dolori in faccia o sempre o nei cambi di stagione a causa delle fratture.
2. Il chirurgo mi ha detto che ci potrebbe essere la possibilità di togliere due denti per "creare spazio" o qualcosa di simile (scusate per le eventuali inesattezze). Ecco questa cosa non mi convince affatto e leggendo in giro non convince parecchi dentisti.
3. Paura che i risultati non vadano a risolvere i problemi che mi vedo
La ringrazio per la cortesia
[#3]
Sul primo punto non posso dire nulla, vanno valutati i risultati ottenuti e se non sono soddisfacenti dal punto di vista estetico o funzionale chiaramente bisogna andare in direzione diversa
Il secondo punto è una valutazione da fare con visita, modelli, radiografie e fotografie per decidere quali siano gli spostamenti chirurgici da effettuare per il risultato finale e di conseguenza come devono essere posizionati i denti per permettere questo tipo di intervento. E' una pianificazione che fa l'ortodontista in sinergia con il chirurgo nella fase iniziale.
Del terzo punto deve parlare con ortodontista e chirurgo in sede di visita e dopo la pianificazione iniziale per chiarire tutti i dubbi
Il secondo punto è una valutazione da fare con visita, modelli, radiografie e fotografie per decidere quali siano gli spostamenti chirurgici da effettuare per il risultato finale e di conseguenza come devono essere posizionati i denti per permettere questo tipo di intervento. E' una pianificazione che fa l'ortodontista in sinergia con il chirurgo nella fase iniziale.
Del terzo punto deve parlare con ortodontista e chirurgo in sede di visita e dopo la pianificazione iniziale per chiarire tutti i dubbi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 993 visite dal 08/01/2018.
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