Trauma denti incisivi

Buongiorno, sono Sara,
a metà luglio, in seguito ad una caduta, ho subito un forte trauma ai denti incisi superiori. Mi sono recata il giorno dopo dalla mia dentista e mi ha fatto una lastra non rilevando frattura ai denti ed alle loro radici, ma solo un forte edema.
L'unico danno visibile, un'infrazione dello smalto su uno de due incisivi, che tra l'altro è il dente che credo abbia subito l'impatto maggiore.
Ho fatto una cura antinfiammatoria ed antidolorifica per una settimana e poi di nuovo controllo presso studio dentistico. Quindi dopo una settimana la dentista, avendo visto che il dente non si era scurito era abbastanza ottimista, non ha fatto nessun tipo di intervento visto l'eccessivo dolore che ancora avevo, ma abbiamo stabilito di monitorarlo costantemente. Sono tornata poi per ulteriore controllo e test di vitalità, mi è stato detto che avevo troppo dolore a distanza di due settimane e forse potevo aver lesionato qualche canale nervoso, per questo il dente soffriva. Comunque il test di vitalità non è andato bene in quanto il dente non ha minimamente avvertito il gelo a contatto diretto. Dopo circa una settimana, visto che avvertivo delle fitte al dente sono tornata a controllo pensando che il dente si stesse risvegliando, ma invece il secondo test di vitalità è andato male come il primo.
La dentista mi ha comunicato che purtroppo il dente potrebbe essere morto e quindi quasi sicuramente sarà da devitalizzare. Ad oggi ho spesso delle fitte e dei dolorini che sembro avvertire nel dente e mi è stato detto che sono dovuti sicuramente ad un processo di necrosi in corso. Il dente quindi potrebbe scurirsi, o infiammarsi o creare un accesso da trattare con antibiotico se fosse. Premesso che mi fido della mia dentista e la reputo estremamente competente volevo solo sapere qual' è la casistica in questi casi...quanto si dovrebbe aspettare prima di devitalizzare e quante speranze ci sono che il dente torni ad essere sensibile. Il mio è un bisogno di confrontarmi con casi simili e capire quali sono i percorsi soliti in questi casi. Ad oggi dopo circa 40 giorni dal trauma avverto fitte e dolori saltuari durante il giorno e comunque una sensazione di fastidio latente in bocca. Mangio in maniera molto cauta cercando di non utilizzare il dente compromesso, provo ad usarlo solo su cibi morbidi anche perché comunque il trauma è stato forte e la sensazione di fastidio è sempre lì. Prendo antinfiammatorio/antidolorifico all'occorrenza come suggerito dalla dentista.
Inoltre volevo sapere se il test di vitalità di un dente sia solo quello di esporlo alla sensazione di gelo e se ci siano altri modi per verificarlo.
Per la devitalizzazione è necessario poi il successivo incapsulamento del dente visto che comunque presenta un'infrazione estesa e visibile (taglia il dente orizzontalmente) o posso tenere il dente così com'è?
Intanto mi preparo psicologicamente scrivendo anche a voi. Aspetto vostro riscontro.
Grazie
[#1]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Non cìè casistica che tenga in questi casi: ogni urto è diverso dall'altro, e ogni dente è in una situazione diversa.

Il procedimento e la tempistica della sua dentista appare coerente.

La scelta se incapsulare o meno la può fare solo la sua dentista valutando come lei chiude la bocca, e intuendo il carico funzionale che il dente devitalizzato dovrà subire.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta tempestiva, approfitto della sua disponibilità per confrontarmi ancora e provare a chiarire dubbi o speranze che in questo lasso di tempo in "stand by" si susseguono.
Mi sembra di aver letto da qualche parte che occorrerebbe aspettare almeno sei mesi per diagnosticare la definitiva morte del dente dopo test di vitalità negativi.
Ma forse in presenza di dolore, come nel mio caso occorre anticipare? a che cosa si va incontro se si decide di temporeggiare un pò? Ci sono rischi rilevanti?
Grazie
[#3]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.6k 228
Le ripeto che la tempistica della sua dentista E' COERENTE per il quadro clinico che lei ha descritto.

Il test di vitalità è dirimente se è positivo (dente vivo), poco utile se negativo, a causa dell'alto numero di falsi negativi.

La diagnosi è per lo più clinica, e la decisione in merito a come agire pure.
Tenersi il dolore (che non dorebbe esserci) e che può aumentare è già un rischio a mio parere sufficiente, ma può in breve tempo formarsi una infezione (ascesso)..
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