Non credo sia giunto il momento di togliere l'apparecchio
Buongiorno, dopo un anno e mezzo che porto l'apparecchio fisso e il distal jet il dentista il mese prossimo ha detto che vorrebbe iniziare a togliermi l'apparecchio sull'arcata superiore, certo dovrei essere felice, ma non sono convinta visto che vedo spazi abbastanza notevoli tra incisivo e canino e tra canino e premolare, chiedo: questi spazi si chiuderanno una volta tolto l'apparecchio? A me sembra un po' impossibile...devo impormi e chiedere di prolungare il trattamento? Ringrazio in anticipo.
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Gentile Paziente,
la terapia ortognatodontica non va intrapresa se prima non sono stati eseguiti modelli di studio, Rx ortopantomografia, teleradiografia latero-laterale, cefalometria ortodontica (esame fondamentale!), fotografie del viso e della bocca.
Tutti questi esami sono indispensabili per stabilire la corretta terapia e capire già dall'inizio quali saranno i risultati che sarà possibile ottenere.
Infatti il piano di trattamento deve essere definito e studiato prima di iniziare la terapia, procedere a tentativi o "secondo quello che succede" può essere problematico nell'ottenere un risultato ottimale.
Nel suo caso, senza una visita e senza questi esami, non è possibile risponderle correttamente, può essere che lei abbia ragione oppure il suo dentista potrebbe pensare di "chiudere" gli spazi residui con apparecchi rimovibili come, ad esempio, un posizionatore.
La cosa fondamentale è che al termine del trattamento venga raggiunto un corretto equilibrio muscolare (lingua) ed occlusale (come i denti appoggiano tra loro), altrimenti il rischio di una recidiva post-ortodonzia è una evenienza possibile.
Lei deve soltanto chiarire bene con il collega che la segue tutti questi aspetti.
Cordialmente
la terapia ortognatodontica non va intrapresa se prima non sono stati eseguiti modelli di studio, Rx ortopantomografia, teleradiografia latero-laterale, cefalometria ortodontica (esame fondamentale!), fotografie del viso e della bocca.
Tutti questi esami sono indispensabili per stabilire la corretta terapia e capire già dall'inizio quali saranno i risultati che sarà possibile ottenere.
Infatti il piano di trattamento deve essere definito e studiato prima di iniziare la terapia, procedere a tentativi o "secondo quello che succede" può essere problematico nell'ottenere un risultato ottimale.
Nel suo caso, senza una visita e senza questi esami, non è possibile risponderle correttamente, può essere che lei abbia ragione oppure il suo dentista potrebbe pensare di "chiudere" gli spazi residui con apparecchi rimovibili come, ad esempio, un posizionatore.
La cosa fondamentale è che al termine del trattamento venga raggiunto un corretto equilibrio muscolare (lingua) ed occlusale (come i denti appoggiano tra loro), altrimenti il rischio di una recidiva post-ortodonzia è una evenienza possibile.
Lei deve soltanto chiarire bene con il collega che la segue tutti questi aspetti.
Cordialmente
Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com
[#2]
Utente
La ringrazio. Infatti una cosa che inoltre ho notato é che i denti non combaciano ,quando al medico ho fatto notare gli spazi ecc mi ha risposto dicendo che lo toglie sennò la terapia si prolunga troppo, non è per niente una risposta seria, ho paura di buttare all' aria tutti i sacrifici fatti per non parlare dei soldi spesi
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.8k visite dal 06/05/2013.
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