Questa la terapia per malocclusione, 3a classe scheletrica. E' corretta?
Salve,
ho una malocclusione derivante da una 3a classe scheletrica. Fortunatamente non è molto accentuata, ma solo di alcuni millimetri. Ieri ho preso seriamente la cosa e mi sono recato dal mio dentista, il quale aveva con lui anche il suo tecnico e io avevo con me ortopanoramica e radiografia laterale del cranio.
Mi sono state proposte due possibili soluzioni: chirurgia, per raggiungere un risultato perfetto.
Terapia con apparecchio fisso, maschera di delaire e bite notturno da portare praticamente a vita. Visto che la malocclusione è di pochi millimetri, con quest'ultima terapia, si vorrebbe tentare quello che sarebbe un risultato soddisfacente per me, e cioè arrivare ad un compromesso, per cui la mia malocclusione si veda il meno possibile o addirittura si riesca a far scavalcare l'arcata superiore su quella inferiore. Se questo si potesse raggiungere, per me sarebbe già un grande traguardo e per il resto, il mio problema principale, ovvero sottosviluppo della mascella superiore rispetto alla inferiore, potrebbe anche passarmi in secondo piano, visto che comunque non è così accentuato e potrei accettarlo come un difetto. D'altronde, nessuno è perfetto.
Il mio dubbio però è: io speravo che si potesse risolvere tutto solo con un apparecchio fisso, e che ampliando l'arcata dentale superiore e restringendo l'arcata inferiore, si fosse riusciti a ridurre il gap di millimetri. Non pensavo che la maschera di delaire servisse a qualcosa in età adulta (ho 24 anni), ma il tecnico mi ha detto che comunque un certo slittamento è possibile, e che lui ha visto risolvere o migliorare casi insperati, anche in età adulta. Poi mi ha detto che in questo caso dovrei portare un bite a vita con trazione (dopo la terapia con apparecchio fisso e maschera) in modo da evitare il più possibile recidive.
Vi chiedo, è una terapia logica? La maschera di delaire può davvero fare qualcosa anche in età adulta? O è solo una perdita di tempo e soldi?
PS: certamente il tecnico mi ha visto pochi minuti, (il dentista mi conosceva da tempo, con lui ho già portato tre apparecchi in età adolescenziale per risolvere il più possibile il problema) mi è logico pensare che magari con un'impronta ben fatta della mia arcata davanti, avrebbe più tempo per studiare la terapia in maniera più dettagliata. Ieri mi ha visto pochi minuti, ma poi sono state solo chiacchere su come lui tenterebbe di risolvere il gap di millimetri. Così, su due piedi!
Grazie mille in anticipo
ho una malocclusione derivante da una 3a classe scheletrica. Fortunatamente non è molto accentuata, ma solo di alcuni millimetri. Ieri ho preso seriamente la cosa e mi sono recato dal mio dentista, il quale aveva con lui anche il suo tecnico e io avevo con me ortopanoramica e radiografia laterale del cranio.
Mi sono state proposte due possibili soluzioni: chirurgia, per raggiungere un risultato perfetto.
Terapia con apparecchio fisso, maschera di delaire e bite notturno da portare praticamente a vita. Visto che la malocclusione è di pochi millimetri, con quest'ultima terapia, si vorrebbe tentare quello che sarebbe un risultato soddisfacente per me, e cioè arrivare ad un compromesso, per cui la mia malocclusione si veda il meno possibile o addirittura si riesca a far scavalcare l'arcata superiore su quella inferiore. Se questo si potesse raggiungere, per me sarebbe già un grande traguardo e per il resto, il mio problema principale, ovvero sottosviluppo della mascella superiore rispetto alla inferiore, potrebbe anche passarmi in secondo piano, visto che comunque non è così accentuato e potrei accettarlo come un difetto. D'altronde, nessuno è perfetto.
Il mio dubbio però è: io speravo che si potesse risolvere tutto solo con un apparecchio fisso, e che ampliando l'arcata dentale superiore e restringendo l'arcata inferiore, si fosse riusciti a ridurre il gap di millimetri. Non pensavo che la maschera di delaire servisse a qualcosa in età adulta (ho 24 anni), ma il tecnico mi ha detto che comunque un certo slittamento è possibile, e che lui ha visto risolvere o migliorare casi insperati, anche in età adulta. Poi mi ha detto che in questo caso dovrei portare un bite a vita con trazione (dopo la terapia con apparecchio fisso e maschera) in modo da evitare il più possibile recidive.
Vi chiedo, è una terapia logica? La maschera di delaire può davvero fare qualcosa anche in età adulta? O è solo una perdita di tempo e soldi?
PS: certamente il tecnico mi ha visto pochi minuti, (il dentista mi conosceva da tempo, con lui ho già portato tre apparecchi in età adolescenziale per risolvere il più possibile il problema) mi è logico pensare che magari con un'impronta ben fatta della mia arcata davanti, avrebbe più tempo per studiare la terapia in maniera più dettagliata. Ieri mi ha visto pochi minuti, ma poi sono state solo chiacchere su come lui tenterebbe di risolvere il gap di millimetri. Così, su due piedi!
Grazie mille in anticipo
[#1]
Arrivo subito alla risposta sulla questione: è una perdita di tempo e soldi
La maschera alla sua età non serve a nulla
Partendo dal fatto che per dare risposte in ortodonzia servano oltre ad un'accurata visita , le foto, i modelli, le radiografia e a volte la tac o come bean come potrebbe essere nel suo caso è chiaro che non conoscendo l'entitå della malocclusione indipendentemente dai " pochi millimetri" che lei ci dice ma che non hanno alcun senso per noi in quanto non sappiamo per es.: l'inclinazione degli incisivi sui vari piani, la costituzione ossea, il biotipo,,etc.....senta un parere da un collega specialista in ortodonzia o comunque molto esperto in ortodonzia
( tra le altre cose un tecnico non ha alcuna professionalità per esprimere pareri al riguardo e questo mi fa dubitare del collega che si avvale di un tecnico )
Cordiali saluti
La maschera alla sua età non serve a nulla
Partendo dal fatto che per dare risposte in ortodonzia servano oltre ad un'accurata visita , le foto, i modelli, le radiografia e a volte la tac o come bean come potrebbe essere nel suo caso è chiaro che non conoscendo l'entitå della malocclusione indipendentemente dai " pochi millimetri" che lei ci dice ma che non hanno alcun senso per noi in quanto non sappiamo per es.: l'inclinazione degli incisivi sui vari piani, la costituzione ossea, il biotipo,,etc.....senta un parere da un collega specialista in ortodonzia o comunque molto esperto in ortodonzia
( tra le altre cose un tecnico non ha alcuna professionalità per esprimere pareri al riguardo e questo mi fa dubitare del collega che si avvale di un tecnico )
Cordiali saluti
Finotti Marco
www.centromedicovesalio.it
[#2]
Utente
In sintonia con il mio dubbio, appunto.
Lei cosa mi consiglia, quindi, di farmi visitare da uno specialista in ortodonzia? E' l'ipotesi che avevo in mente.
Per quanto non ne sappia di termini tecnici, la cosa certa è che il "difetto" non è troppo accentuato, per cui, prima di arrivare ad un eventuale intervento chirurgico (che senz'altro sarebbe la soluzione definitiva, ma si tratta pur sempre di un intervento, e non tutti sono pronti e disposti a cuor leggero ad effettuarlo), vorrei prima passare per tutte le possibili soluzioni ortodontiche.
Grazie
Lei cosa mi consiglia, quindi, di farmi visitare da uno specialista in ortodonzia? E' l'ipotesi che avevo in mente.
Per quanto non ne sappia di termini tecnici, la cosa certa è che il "difetto" non è troppo accentuato, per cui, prima di arrivare ad un eventuale intervento chirurgico (che senz'altro sarebbe la soluzione definitiva, ma si tratta pur sempre di un intervento, e non tutti sono pronti e disposti a cuor leggero ad effettuarlo), vorrei prima passare per tutte le possibili soluzioni ortodontiche.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 06/04/2013.
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