Rottura incisivo
Salve.
A 18 anni, durante una visita dentistica, ero stata invitata a mettere un apparecchio ortodontico in quanto avevo un "morso storto" e troppo serrato. Dopo diversi consulti con altri medici, rinunciai a metterlo.
Ora ho 22 anni e, qualche giorno fa, senza che facessi nulla, ho sentito l'incisivo centrale in basso rompersi. Mi sono recata allo studio dentistico e, mentre l'odontotecnico riteneva che il dente fosse già lacerato da tempo a causa, probabilmente, di un accenno di bruxismo, il dentista invece mi ha proposto una cosa che mi ha alquanto spaventata.
Lui ritiene che il dente si sia rotto e che continueranno a rompersene altri perché i molari del giudizio (uno solo mi è spuntato, gli altri non ancora) stanno esercitando una pressione sugli altri denti causandone la rottura. Mi ha detto che se non tiro tutti molari del giudizio e se non metto un apparecchio per 3 anni facendo anche una terapia non posso migliorare.
Sono molto spaventata perché mi chiedo se non sia semplicemente opportuno mettere una macchinetta per qualche anno in più piuttosto che subire un intervento con l'estrazione di 4 molari.
Cosa posso fare? Intanto ho il dente rotto perché il dentista ritiene che qualsiasi soluzione riempitiva non sarebbe che temporaneo visto che, fra qualche anno, i denti si spaccherebbero quasi tutti. Ma possibile? Aiutatemi!
Grazie, cordialmente.
A 18 anni, durante una visita dentistica, ero stata invitata a mettere un apparecchio ortodontico in quanto avevo un "morso storto" e troppo serrato. Dopo diversi consulti con altri medici, rinunciai a metterlo.
Ora ho 22 anni e, qualche giorno fa, senza che facessi nulla, ho sentito l'incisivo centrale in basso rompersi. Mi sono recata allo studio dentistico e, mentre l'odontotecnico riteneva che il dente fosse già lacerato da tempo a causa, probabilmente, di un accenno di bruxismo, il dentista invece mi ha proposto una cosa che mi ha alquanto spaventata.
Lui ritiene che il dente si sia rotto e che continueranno a rompersene altri perché i molari del giudizio (uno solo mi è spuntato, gli altri non ancora) stanno esercitando una pressione sugli altri denti causandone la rottura. Mi ha detto che se non tiro tutti molari del giudizio e se non metto un apparecchio per 3 anni facendo anche una terapia non posso migliorare.
Sono molto spaventata perché mi chiedo se non sia semplicemente opportuno mettere una macchinetta per qualche anno in più piuttosto che subire un intervento con l'estrazione di 4 molari.
Cosa posso fare? Intanto ho il dente rotto perché il dentista ritiene che qualsiasi soluzione riempitiva non sarebbe che temporaneo visto che, fra qualche anno, i denti si spaccherebbero quasi tutti. Ma possibile? Aiutatemi!
Grazie, cordialmente.
[#1]
Gentile utente, voglio sperare che non abbia compreso bene quel che ha voluto dirle il dentista perchè in tutta sincerità la storia dei denti del giudizio che esercitano una sorta di spinta capace di sprigionare una energia tale da far implodere i denti che gli stan davanti rasenta semplicemente il fantascientifico.
La rottura del suo dente ha ben altre cause.
Un professionista competente dopo una accurata visita non avrà difficoltà ad individuarle.
Cordialità
La rottura del suo dente ha ben altre cause.
Un professionista competente dopo una accurata visita non avrà difficoltà ad individuarle.
Cordialità
Dr. Enzo Di Iorio
Chirurgo Odontoiatra specialista
enzodiiorio@hotmail.it
[#2]
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta.
Io penso di aver compreso benissimo la diagnosi del mio dentista: lui ritiene che i molari del giudizio, anche se ancora inclusi, stiano esercitando una pressione tale da provocare un accavallamento dei denti centrali tale da provocarne la rottura, sostenendo che nulla se non questo possa aver rotto il dente senza che io avvertissi il minimo dolore.
In effetti io sono alquanto spaventata da questa diagnosi che ritengo "eccessiva" e non voglio dargli credito.
Cercherò specialisti in grado di fornirmi diagnosi "più credibili". La ringrazio
Cordialità
Io penso di aver compreso benissimo la diagnosi del mio dentista: lui ritiene che i molari del giudizio, anche se ancora inclusi, stiano esercitando una pressione tale da provocare un accavallamento dei denti centrali tale da provocarne la rottura, sostenendo che nulla se non questo possa aver rotto il dente senza che io avvertissi il minimo dolore.
In effetti io sono alquanto spaventata da questa diagnosi che ritengo "eccessiva" e non voglio dargli credito.
Cercherò specialisti in grado di fornirmi diagnosi "più credibili". La ringrazio
Cordialità
[#4]
"Mi sono recata allo studio dentistico e, mentre l'odontotecnico riteneva che il dente fosse già lacerato da tempo a causa, probabilmente, di un accenno di bruxismo, il dentista invece mi ha proposto una cosa che mi ha alquanto spaventata."
Alcune considerazioni.
1)
L'odontotecnico non doveva neppure vederla. Facendolo, e facendo una diagnosi, ha commesso il REATO di "esercizio abusivo della professione medica".
2)
Il dentista...
In termini tecnici si chiama "prestanome".
Può rischiare la radiazione dall'albo se recidivo (è un fatto GRAVISSIMO).
Come può un valido professionista permettere che nel suo studio "eserciti" una persona priva di titoli?
Un diplomato di scuola professionale?
Capirei di più un veterinario...
Almeno è laureato!
3)
Lei è a conoscenza che un odontotecnico non è un dentista, ma un "falso dentista"?
Se non era a conoscenza, denunci l'accaduto alle autorità: polizia o carabinieri e all'Ordine dei Medici della sua provincia per le azioni disciplinari nei confronti del medico e per le indagini che dovrebbero compiere i NAS (Nuclei Anti Sofisticazioni) e la locale ASL.
Se si, come può pensare di rivolgersi ad un abusivo?
Si chiama complicità o favoreggiamento di un reato...
3)
Conseguenze: tutto quello che le hanno detto conta come il due di coppe a briscola di bastoni.
4)
Chiamiamo "Striscia la Notizia"?
5)
Non faccia come Pinocchio: non dia credito alla "diagnosi" del gatto e della volpe.
Alcune considerazioni.
1)
L'odontotecnico non doveva neppure vederla. Facendolo, e facendo una diagnosi, ha commesso il REATO di "esercizio abusivo della professione medica".
2)
Il dentista...
In termini tecnici si chiama "prestanome".
Può rischiare la radiazione dall'albo se recidivo (è un fatto GRAVISSIMO).
Come può un valido professionista permettere che nel suo studio "eserciti" una persona priva di titoli?
Un diplomato di scuola professionale?
Capirei di più un veterinario...
Almeno è laureato!
3)
Lei è a conoscenza che un odontotecnico non è un dentista, ma un "falso dentista"?
Se non era a conoscenza, denunci l'accaduto alle autorità: polizia o carabinieri e all'Ordine dei Medici della sua provincia per le azioni disciplinari nei confronti del medico e per le indagini che dovrebbero compiere i NAS (Nuclei Anti Sofisticazioni) e la locale ASL.
Se si, come può pensare di rivolgersi ad un abusivo?
Si chiama complicità o favoreggiamento di un reato...
3)
Conseguenze: tutto quello che le hanno detto conta come il due di coppe a briscola di bastoni.
4)
Chiamiamo "Striscia la Notizia"?
5)
Non faccia come Pinocchio: non dia credito alla "diagnosi" del gatto e della volpe.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#5]
Utente
Salve dottore,
Quanto dice lei è assolutamente verità però ma voglio aggiungere delle cose che ho tralasciato e che non credevo importanti, dal momento che mi sono solo limitata a scrivere la diagnosi avuta.
Lo studio dentistico a cui mi sono rivolta è costituito da persone che conosco.
Al mattino mi sono rivolta all'odontotecnico semplicemente perché, avendolo chiamato la sera prima ed avendogli spiegato di avere un dente rotto, lui mi ha chiesto di poter ritornare per controllare quanto fosse rotto.
So che è un odontotecnico e mi ha stesso lui detto "penso che si tratti di bruxismo... ma è opportuno che tu torni il pomeriggio, quando troverai il dentista". Per cui non vedo cattiva fede in ciò che ha detto o fatto. In fondo, lui voleva solo vedere il danno al dente e preparare per il pomeriggio la soluzione "odontotecnica" a tale problema (mi ha parlato di sostanze resinose).
Il pomeriggio io sono stata effettivamente visitata da un dentista. Ed è stato lui che ha dato la diagnosi che mi ha lasciata perplessa. L'odontotecnico non c'entra poi molto e non credo che nel mio caso mi sia rivolta ad un abusivo, assolutamente. Ero a conoscenza di tutto ed è stato lo stesso odontotecnico ad avermi detto "vieni al mattino per uno sguardo al dente e al pomeriggio per una diagnosi", l'ho tralasciato senza pensare di suscitare sospetti, è una mia colpa.
Non credo di avere reati o calunnie da denunciare perché né il dentista né l'odontotecnico si sono spacciati per ciò che non sono. So che uno è laureato ed un altro no e so bene che tra la diagnosi di uno e quella di un altro, c'è una certa differenza.Ripeto, l'odontotecnico non mi ha mai detto di essere un dentista e se mi ha "visitato" è stato solo perché voleva, per il pomeriggio, farmi trovare la soluzione al problema (capsula o quel che sia..).
Comunque, sono assolutamente convinta che un parere in più non faccia che bene, per cui ho già richiesto un appuntamento presso un ortodontoiatra ed una dentista "più di fiducia" che conosco da anni.
Intanto farò una radiografia OPT.
La ringrazio per la risposta
Cordialmente
Quanto dice lei è assolutamente verità però ma voglio aggiungere delle cose che ho tralasciato e che non credevo importanti, dal momento che mi sono solo limitata a scrivere la diagnosi avuta.
Lo studio dentistico a cui mi sono rivolta è costituito da persone che conosco.
Al mattino mi sono rivolta all'odontotecnico semplicemente perché, avendolo chiamato la sera prima ed avendogli spiegato di avere un dente rotto, lui mi ha chiesto di poter ritornare per controllare quanto fosse rotto.
So che è un odontotecnico e mi ha stesso lui detto "penso che si tratti di bruxismo... ma è opportuno che tu torni il pomeriggio, quando troverai il dentista". Per cui non vedo cattiva fede in ciò che ha detto o fatto. In fondo, lui voleva solo vedere il danno al dente e preparare per il pomeriggio la soluzione "odontotecnica" a tale problema (mi ha parlato di sostanze resinose).
Il pomeriggio io sono stata effettivamente visitata da un dentista. Ed è stato lui che ha dato la diagnosi che mi ha lasciata perplessa. L'odontotecnico non c'entra poi molto e non credo che nel mio caso mi sia rivolta ad un abusivo, assolutamente. Ero a conoscenza di tutto ed è stato lo stesso odontotecnico ad avermi detto "vieni al mattino per uno sguardo al dente e al pomeriggio per una diagnosi", l'ho tralasciato senza pensare di suscitare sospetti, è una mia colpa.
Non credo di avere reati o calunnie da denunciare perché né il dentista né l'odontotecnico si sono spacciati per ciò che non sono. So che uno è laureato ed un altro no e so bene che tra la diagnosi di uno e quella di un altro, c'è una certa differenza.Ripeto, l'odontotecnico non mi ha mai detto di essere un dentista e se mi ha "visitato" è stato solo perché voleva, per il pomeriggio, farmi trovare la soluzione al problema (capsula o quel che sia..).
Comunque, sono assolutamente convinta che un parere in più non faccia che bene, per cui ho già richiesto un appuntamento presso un ortodontoiatra ed una dentista "più di fiducia" che conosco da anni.
Intanto farò una radiografia OPT.
La ringrazio per la risposta
Cordialmente
[#7]
"...se mi ha "visitato" è stato solo perché voleva, per il pomeriggio, farmi trovare la soluzione al problema (capsula o quel che sia..)" il problema è proprio in quel che dice: all'odontotecnico non compete trovare soluzioni per alcun tipo di problema odontoiatrico in quanto trovare soluzioni presuppone una diagnosi e la diagnosi è un atto medico.
Le soluzioni deve trovarle il dentista che, se ritenesse di aver necessità dell'opera di un odontecnico, rileverebbe delle impronte che consegnerebbe al laboratorio con la prescrizione del lavoro da eseguire.
Stop!
E' così che devon andare le cose, tutto ciò che eccede questo tipo di rapporto intercorrente tra dentista, paziente e odontotecnico... configura un reato.
Cordialità
Le soluzioni deve trovarle il dentista che, se ritenesse di aver necessità dell'opera di un odontecnico, rileverebbe delle impronte che consegnerebbe al laboratorio con la prescrizione del lavoro da eseguire.
Stop!
E' così che devon andare le cose, tutto ciò che eccede questo tipo di rapporto intercorrente tra dentista, paziente e odontotecnico... configura un reato.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.5k visite dal 14/09/2012.
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