Presunto carcinoma polmonare in paziente di 78 anni. chemioterapia adiuvante si o no.

Buonasera.

Sottopongo il caso di mio padre, anni 78, ex fumatore accanito, laringectomizzato nel settembre 2002 per “carcinoma spinocellulare del seno piriforme destro”, portatore di tracheostoma, in ossigenoterapia domiciliare (consumo : ca. 1l/minuto per 12 h/die).


Dal 2006 è annualmente sottoposto a check up; presenta le seguenti patologie :
- broncopatia cronica ostruttiva;
- epatopatia cronica;
- osteoporosi;
- ipertensione;
- ritenzione idrica.
Le predette patologie sono “controllate” con la somministrazione di :
- bonviva;
- triatec.

Durante il check up del 25.03.2009, un’ecografia epatica ha evidenziato un aneurisma dell’aorta addominale; una conseguente angio-tac, oltre a determinare le dimensioni dell’aneurisma (diametro max cm.3,44 antero posteriore di tutto il lume, cm.2,49 del solo lume vero) ha fatto emergere la “Presenza di un espanso solido a partenza dalla parete pleurica antero-laterale di destra di 2,93 cm. x 2,13 cm circa. Presenza di ispessimenti pleurici basali a destra, anteriori. Adenopatia della finestra aorto-polmonare di cm.1,96”.

Eseguita la biopsia, il referto istologico riporta : “Quadro immunomorfologico riferibile a carcinoma con aspetti sarcomatoidi “.
I vetrini sono stati riesaminati presso altro laboratorio con il seguente referto : “Neoplasia maligna indifferenziata la cui diagnosi differenziale include le seguenti entità : carcinoma pseudosarcomatoso (primitivo o secondario) e mesotelioma a cellule fusate (sarcomatoso)“ ; quest’ultima ipotesi ci ha sorpresi, in quanto papà non è mai stato esposto in ambienti a rischio per tale patologia.

Negative le successive : Risonanza Magnetica Cranio, Pet Cranio, Pet Corporea.

Dopo approfondimenti con cardiologi, penumologi e chirurghi toracici, l’ 08.06.2009 papà è stato operato; è stata asportata una neoformazione pleurica (“ben incapsulata; il polmone non è stato toccato” secondo il commento del chirurgo all’uscita dalla sala operatoria).
Il decorso post operatorio è stato privo di complicanze, papà è stato dimesso dall’ospedale il e sino ad oggi non abbiamo registrato problemi.

Il referto istologico sulla neoformazione asportata riporta :
“Descrizione macroscopica : Formazione nodulare di cm.3,2 x 2,5 x 1,5 al taglio di colorito biancastro ed aspetto fascicolato, a margini netti.
Diagnosi : Localizzazione di neoplasia maligna ad alto grado di aspetto sarcomatoide con positività per citocheratina AE1/AE3 e negatività per TTF1, CD34, desmina, calretinina, S100 ed HBME. In assenza di lesioni pleuriche suggestive per la presenza di un mesotelioma sarcomatoide, il quadro istologico depone per una diagnosi di ripetizione neoplastica metastatica in sede pleurica di carcinoma sarcomatoide; possibili primitività polmone e rene “ .

Il 21.07.2009 eseguita Tac Total Body : negativa per neoformazioni, secondo il radiologo repertante, che peraltro evidenzia “BPCO. Ispessimento nodulare della pleura costale anteriore e antero laterale dx con interessamento intrascissurale, verosimilmente metachirurgici. … Linfoadenopatie subcentrimetriche ilo-mediastiniche di max 14 mm.nella loggia di Barety.

Il 27.07.2009 eseguita Scintigrafia Ossea, evidenziante : “Area di intenso iperaccumulo in corrispondenza del decorso anteriore delle prime coste dell’emitorace destro (sede del pregresso intervento chirurgico); piccole aree di iperaccumulo della regione sovra-orbitaria destra e disomogeneità diafisaria dell’omero sinistro” (papà subì anni addietro una frattura scomposta dell’avambraccio sinistro).

L’oncologa a cui ci siamo rivolti ritiene che la massa asportata chirurgicamente sia una metastasi di un tumore primitivo (quasi sicuramente un carcinoma polmonare) sinora non manifestatosi agli esami radiologici.
Ritiene che occorra avviare senza ulteriori indugi una chemioterapia adiuvante con somministrazione di gemcitabina e cisplatino (n.5 cicli di gg.21, verifica dopo i primi 2 cicli), essendo gli effetti collaterali controllabili anche su un paziente nelle condizioni di età e salute di mio padre.

E’opportuno sottoporre una persona debole e anziana allo stress di una chemioterapia senza l’evidenza certa del tumore? (peraltro nei tumori polmonari mi pare che la chemioterapia non offra significativi benefici).

Sarei interessato all’opinione degli esperti del forum.

Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.

[#1]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile Utente,
il caso di suo padre non è dei più comuni. Per questo motivo la decisione della chemioterapia postoperatoria (che potrebbe non essere definibile adiuvante) non può essere inquadrata nelle comuni linee guida di trattamento.
La sua affermazione "peraltro nei tumori polmonari mi pare che la chemioterapia non offra significativo beneficio" non è del tutto vera, anche se è vero che i benefici non sono risolutivi e nemmeno eclatanti, ma quì non è certo nemmeno che si tratti di un tipico carcinoma polmonare!.
L'oncologa che lo segue ha fatto una proposta terapeutica.
In un caso del genere, negli Stati Uniti, la proposta verrebbe chiaramente fatta al paziente, che informato in dettaglio dei possibili benefici (riduzione del rischio di recidiva) e dei rischi dovuti ai più probabili effetti collaterali nei soggetti anziani e con numerose comorbidità, come suo padre, sceglirebbe se accettare o meno.
In un caso come questo non è possibile indicare ad un paziente una delle due possibilità con fermezza.
Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

[#2]
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta.

La decisione presa di comune accordo con mio padre e gli altri familiari è di non effettuare la chemioterapia.

Seguendo le indicazioni forniteci da altri oncologi che si sono espressi per questa opzione ("scarsa efficacia della chemioterapia nei carcinomi sarcomatoidi", potenziale rischio vascolare dalla somministrazione di cisplatino, particolarmente in un paziente interessato da aneurisma dell'aorta addominale) aggiorneremo ogni quattro mesi i controlli ... incrociando le dita.

Nel frattempo abbiamo considerato l'ipotesi di un ulteriore verifica istologica del reperto operatorio, alla ricerca di una parola, se possibile, definitiva sulla natura della neoplasia.

Se me lo consente, la aggiornerò nel prosieguo.

Un cortese saluto.

[#3]
Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Condivido la scelta ed anche l'opportunità di avere maggiori informazioni dal preparato istologico.
Sono a disposizione per eventuali aggiornamenti.
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