Carcinoma infiltrante

buongiorno, mia nonna ha 81 anni e ha scoperto di recente di avere un carcinoma magligno infiltrante di 4.5 cm al seno. Fortunatamente i linfonodi ascellari non sono ancora stati intaccati.Ora dobbiamo provvedere a farle fare una scintigrafia ossea, una eco e una lastra + i recettori ormonali per escludere altre metastasi in giro. I medici ci hanno detto che va tolto ma mia nonna non vuole farsi oerare in quanto cardiopatica (abbiamo anche parlato con il cardiologo e ha detto che c'è l'80% di possibilità di un infarto o operatorio o post operatorio). Vi chiedo una piccola cosa: se non dovessero esserci metastasi con una terapia magari ormonale, che previsione di vita ha?ed in caso contrario, cioè nel caso di metastasi?grazie mille e confido in una Vostra risposta.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

a quanto comprendo la neoplasia non è stata ancora asportata. Come è possibile essere certi che i linfonodi siano indenni? Certamente sarebbe importante asportare almeno la massa principale (potrebbe essere valutata l'idea di un intervento di semplice tumorectomia in day-surgery) poichè questa crescendo ulteriormente può dare luogo ad ulcerazione della cute con la formazione di un ulcera neoplastica che non rimargina. L'esito della valutazione dei recettori ormonali va atteso per impostare una corretta (eventuale) ormonoterapia. Ugualmente è importante conoscere l'esito della scintigrafia ossea, per eseguire se ci fossero ripetizioni scheletriche terapia con acido zoledronico. Fare previsioni su di un aspettativa di vita è cosa praticamente impossibile, a maggior ragione non conoscendo esattamente l'estensione di malattia (per la quale ad onor del vero sarebbe anche importante eseguire una TC total-body con mezzo di contrasto). Inoltre si potrebbe anche eseguire una consilenza radioterapica per verificare se è possibile una integrazione di quel tipo. Diversi tasselli mancano per poter fornire un parere adeguato; lietissimo di completare la mia risposta se fosse possibile arricchire le informazioni in mio possesso.

Un caro saluto, molto cordialmente

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k 61
Gentile utente,
in casi come quello che ci ha prospettato un tentativo di asportazione della massa (tumorectomia o wide lumpectomy), per le ragioni espresse dal dr. Pastore, va sempre preso in considerazione, valutando ovviamente le condizioni generali della paziente.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Utente
Utente
Gentilissimi Dottori, Vi ringrazio innanzitutto per le Vostre risporte.
per rispondere al Dr.Pastore, è dalla biopsia che è stata fatta che è risultato che i linfonodi ascellari non sono stati intaccati, ora provvediamo a farle fare tutti gli esami del caso poi Vi comunicherò i risultati così da potermi dare qualche altro consiglio. Per quanto riguarda l'intervento, anche la sua dottoressa le ha detto che va asportato proprio pe evitare che si ulceri la parte, ma lei ha già detto che non si fa operare, o meglio, non vuole sottoporsi ad un intervento con anestesia totale perchè non ne uscirebbe viva... Mi avete parlato di tumorectomia: scusate la mia ignoranza, ma di che cosa si tratta?esiste qualche cosa da poeter fare magari con una anestesia locale? anche se è in profondità?grazie mille ancora per la vostra disponibilità!!!!!
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Cara Amica,

non è possibile stabilire con una biopsia lo stato dei linfonodi ascellari (vanno asportati in buon numero ed esaminati istologicamente). Per quanto riguarda la tumorectomia si tratta di un intervento in anestesia locale che prevede l'asportazione della sola massa tumorale. E' un intervento minimale che mira appunto ad evitare guai locali peggiori.

Cari saluti

Carlo Pastore
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k 61
Anche se si tratta di un tumore di oltre 4 cm, una tumorectomia in anestesia locale + sedazione è da considerare un provvedimento del tutto routinario nella pratica chirurgica di un chirurgo dedicato alla chirurgia della mammella.
Naturalmente occorre fare una valutazione diretta del caso : ad esempio può risultare un pò più complesso un intervento su un tumore che infiltri la parete toracica. Questa evenienza è del tutto rara e il più delle volte l'intervento, da non considerare radicale, non solo consente un discreto controllo della malattia nelle donne anziane, ma talvolta può risultare definitivo in considerazione delle aspettative di vita !
Auguri con cordialità
Salvo Catania
www.senosalvo.com
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Carissimi signora,
i dati da Lei riportati ci indicano che si tratta di un tumore che necessita assolutamente in una terapia locale chirurgica e successivamente radiante. Qualora si decida, per scelte della paziente, di effettuare solo una tumorectomia,invece che una quadrantectomia più linfonodo sentinella o asportazione dei linfonodi ascellari omolaterali, sarebbe da considerare con maggiore attenzione una radioterapia "più aggressiva" in termini di dosi e/o di estensione delle aree da irradiare allo scopo di sostituire il ruolo della chirugia, per quanto è possibile. Naturalmente saranno importanti i margini di resezione(liberi o coinvolti), e altri dati istopatologici per orientare l'equipe oncologica di nei dettagli del trattamento radiante e ormonale.
Cordialità
Dr. Filippo Alongi

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k 61
Anche una quadrantectomia (in questo caso tumorectomia per le dimensioni del nodulo) associata alla analisi definitiva del linfonodo sentinella in anestesia locale, sono opzioni routinarie della pratica chirurgica senologica.Segue ovviamente la radioterapia già indicata dal dr. Alongi e la ormonoterapia,
Salvo Catania
www.senosalvo.com
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