Chemioterapia in tumore del colon

Prima di porre il mio quesito, spiego un attimo il caso clinico.
Persona di 65 anni operato di adenocarcinoma al colon di sinistra, T3N1M0 (successiva TC/PET negativa).
Vengono prescritti 12 cicli di folfox e l'aggiunta di cetuximab (il pz ha aderito ad un protocollo sperimentale). Dopo i primi due cicli si sospende per una settimana per neutropenia, dopo altri due cicli si sospende per due settimane prima per piastrinopenia e poi per neutropenia.
Al prossimo ciclo verranno ridosati i farmaci infusi per ridurre la tossicità.
Questi stop e questa variazione terapeutica può influire sulla prognosi finale? quale sarà cmq la prognosi generale in pazienti come questi?
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Le riduzioni di dose e gli stop tra un ciclo ed un'altro legati a causa di forza maggiore sono molto frequenti, ma solitamente se ben gestiti non spostano di molto l'efficacia dei farmaci utilizzati.
Tenge conto che sono comunque terapie che abbassano di molto il rischio di recidiva ma non lo azzerano!.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la risposta.
Vorrei chiedere un'altra informazione visto che mi sono state date opinioni diverse in merito.
E' meglio fare gli "stop" di terapia (aumentando così il numero mesi al termine dei cicli di chemio) ma lasciare le dosi piede di farmaci oppure abbassare le dosi di terapia (cercare quindi di non far aumentare i mesi per il termine della chemio)?
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Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
credo che abbassare le dosi sia più che accettabile purchè non oltre il 25 30% del totale.