Adenocarcinoma colon ascendente
Gent.
mi,
Mia madre, 75enne, è stata operata a luglio 2022, con intervento in laparoscopia, di emicolectomia destra a causa di un'adenocarcinoma nel tratto ascendente del colon.
Successivamente ha effettuato 6 mesi di chemioterapia adiuvante secondo protocollo Folfox.
Qui di seguito riporto i risultati dell'istologico:
- DIMENSIONI: Maggiore di 5 cm
- TIPO: Adenocarcinoma senza componente mucinosa.
- GRADO: G2
- TIPO INVASIONE: Infiltrante
- PROFONDITÀ DI INVASIONE: Perforazione focale del peritoneo (PT4a).
- INVASIONE PERINEURALE: Presente
- BUDDING: Alto grado
- NODI NEOPLASTICI PERICOLICI: 1 Reperito
- NUM TOT LINFONODI ESAMINATI: 23
- NUM LINFONODI METASTATICI: 1
- LINFONODI: linfonodi regionali con una metastasi di adenocarcinoma (Pn1a)
- SUPERAMENTO CAPSULARE: Presente.
- MARGINi DI Resezione: indenni.
- POLIPI DISTANTI DALLA SEDE NEOPLASTICA: Assenti.
- INFILTRATO LINFOCITARIO PERINEOPLASTICO: Presente, scarsamente rappresentato.
- INVASIONE EMATICA/ LINFATICA E INVASIONE DEI VASI VENOSI EXTRAMURALI DI GRANDE CALIBRO: Non evidenti nelle sezioni esaminate.
Staging: Pt4a n1a
Alla luce di quanto riportato, desidererei avere un consulto circa il risultato dell'istologico e la gravità della situazione.
Grazie per tutto quello che fate, sempre.
mi,
Mia madre, 75enne, è stata operata a luglio 2022, con intervento in laparoscopia, di emicolectomia destra a causa di un'adenocarcinoma nel tratto ascendente del colon.
Successivamente ha effettuato 6 mesi di chemioterapia adiuvante secondo protocollo Folfox.
Qui di seguito riporto i risultati dell'istologico:
- DIMENSIONI: Maggiore di 5 cm
- TIPO: Adenocarcinoma senza componente mucinosa.
- GRADO: G2
- TIPO INVASIONE: Infiltrante
- PROFONDITÀ DI INVASIONE: Perforazione focale del peritoneo (PT4a).
- INVASIONE PERINEURALE: Presente
- BUDDING: Alto grado
- NODI NEOPLASTICI PERICOLICI: 1 Reperito
- NUM TOT LINFONODI ESAMINATI: 23
- NUM LINFONODI METASTATICI: 1
- LINFONODI: linfonodi regionali con una metastasi di adenocarcinoma (Pn1a)
- SUPERAMENTO CAPSULARE: Presente.
- MARGINi DI Resezione: indenni.
- POLIPI DISTANTI DALLA SEDE NEOPLASTICA: Assenti.
- INFILTRATO LINFOCITARIO PERINEOPLASTICO: Presente, scarsamente rappresentato.
- INVASIONE EMATICA/ LINFATICA E INVASIONE DEI VASI VENOSI EXTRAMURALI DI GRANDE CALIBRO: Non evidenti nelle sezioni esaminate.
Staging: Pt4a n1a
Alla luce di quanto riportato, desidererei avere un consulto circa il risultato dell'istologico e la gravità della situazione.
Grazie per tutto quello che fate, sempre.
[#1]
Gent.ma Sig.ra,
rispondere alla Sua domanda è molto complicato, specie perchè nel parlare di "gravità" si rischia di sconfinare in un argomento estremamente soggettivo, che dipende da molti fattori (clinici, oncologici, psicologici).
Di contro, i dati delle letteratura, basati oramai su decine di migliaia di casi trattati nel mondo con la chemioterapia post-operatoria (adiuvante), ci danno delle stime approssimative sulla probabilità che il tumore sia stato eradicato definitivamente, ovvero che nei prossimi 5 anni non vi sia una recidiva.
Nel caso specifico dell'esame istologico di Sua madre (pT4aN1) e del trattamento adiuvante ricevuto (FOLFOX per 6 mesi), se la stadiazione pre-operatoria (in genere una TAC torace-addome con mezzo di contrasto) era negativa, la probabilità che la paziente NON sviluppi nei prossimi 5 anni una recidiva è di circa 65.3% (fonte: https://doi.org/10.1016/j.ejca.2020.07.031).
Giusto per dare un'idea di quanto la chemioterapia possa aver impattato favorevolmente sul rischio stimato di recidiva in questo caso specifico, la stessa probabilità di guarigione senza alcun trattamento chemioterapico adiuvante (in pratica solo avendo fatto chirurgia) è stimato al 45.8%.
Si comprende bene come il guadagno in termini assoluti sia circa del 20%, pur rimanendo una percentuale non trascurabile (circa 34.7%) che la malattia possa recidivane dei successivi 5 anni (molto poco probabile che possa accadere dopo tale intervallo).
In sintesi, credo di aver illustrato in maniera "oggettiva" quelle che sono le probabilità di guarigione, ma lascio la valutazione "soggettiva" (65.3% è poco o tanto?) a Lei e soprattutto alla diretta interessata.
Sperando di aver dato risposta utile,
porgo cordiali saluti.
Dr. Francesco Mannavola
Oncologo Medico presso Policlinico di Bari
Pagina web ufficiale: www.dottormannavola.it
rispondere alla Sua domanda è molto complicato, specie perchè nel parlare di "gravità" si rischia di sconfinare in un argomento estremamente soggettivo, che dipende da molti fattori (clinici, oncologici, psicologici).
Di contro, i dati delle letteratura, basati oramai su decine di migliaia di casi trattati nel mondo con la chemioterapia post-operatoria (adiuvante), ci danno delle stime approssimative sulla probabilità che il tumore sia stato eradicato definitivamente, ovvero che nei prossimi 5 anni non vi sia una recidiva.
Nel caso specifico dell'esame istologico di Sua madre (pT4aN1) e del trattamento adiuvante ricevuto (FOLFOX per 6 mesi), se la stadiazione pre-operatoria (in genere una TAC torace-addome con mezzo di contrasto) era negativa, la probabilità che la paziente NON sviluppi nei prossimi 5 anni una recidiva è di circa 65.3% (fonte: https://doi.org/10.1016/j.ejca.2020.07.031).
Giusto per dare un'idea di quanto la chemioterapia possa aver impattato favorevolmente sul rischio stimato di recidiva in questo caso specifico, la stessa probabilità di guarigione senza alcun trattamento chemioterapico adiuvante (in pratica solo avendo fatto chirurgia) è stimato al 45.8%.
Si comprende bene come il guadagno in termini assoluti sia circa del 20%, pur rimanendo una percentuale non trascurabile (circa 34.7%) che la malattia possa recidivane dei successivi 5 anni (molto poco probabile che possa accadere dopo tale intervallo).
In sintesi, credo di aver illustrato in maniera "oggettiva" quelle che sono le probabilità di guarigione, ma lascio la valutazione "soggettiva" (65.3% è poco o tanto?) a Lei e soprattutto alla diretta interessata.
Sperando di aver dato risposta utile,
porgo cordiali saluti.
Dr. Francesco Mannavola
Oncologo Medico presso Policlinico di Bari
Pagina web ufficiale: www.dottormannavola.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dottore, la ringrazio per la sua attenta valutazione. Comprendo perfettamente che in questi casi è necessario considerare tutti i fattori che concorrono a supportare un istologico. Le confermo, con grande piacere, che la paziente è ottimista e ha affrontato la malattia con molta positività. Ho chiaramente dei dubbi che riguardano questo percorso e ci tengo a riportarli in questa sede. Innanzitutto le riporto i risultati della Tac all'addome e al torace effettuata prima dell'intervento:
- Non sono presenti riconoscibili lesioni polmonari nodulari con carattere di evolutivita', si segnala a livello del segmento tipico anteriore del lobo superiore di sx un piccolo, 2mm, nodulo subpleurico meritevole di follow up. (Operata lo stesso dopo trattamento farmacologico).
- non sono presenti linfonodi mediastinici di dimensioni critiche di versamento pleurico.
-si segnala la presenza di alcuni difetti di riempimento del lume dei rami arteriosi segmentari per il lobo inferiore di dx riferibili a TEP.
- Si conferma l'ispessimento con lume eccentrico della parete del colon nel cui contesto sono riconoscibili alcuni noduli Iperdensi di significato secondario.
- si segnalano alcune adenopatie Iperdense in corrispondenza della radice del mesentere ed in sede para aortica delle dimensioni max di 17x15mm a cui si associa la presenza di versamento liquido nello scavo pelvico (diffusione peritoneale di malattia?)
- in ambito epatico sono riconoscibili multiple focalita' ipodense in tutte le fasi dello studio, in prima ipotesi, di significato cistico, la maggiore delle quali in S6 misura.
- colecisti, vie biliari, milza, pancreas e surreni sono normali per dimensione.
Le chiedo se il mio ragionamento è corretto:
1) se l'adenocarcinoma si fosse esteso attraverso il linfonodo regionale, risultato poi positivo nell'esame istologico, la tac pre operatoria lo avrebbe rilevato?
2) è corretto eseguire la tac di controllo solo a fine ciclo Folfox e mai durante il trattamento, né attraverso un controllo dei marker tumorali visto che nell'istologico è stata riportata "perforazione focale del peritoneo"?
3) cosa si intende per superamento capsulare?
4) la probabilità di maggior rischio recidiva è correlata all'esito della tac preoperatoria? Perché il fatto che nell'istologico sia stato riportato un "budding tumorale alto" mi sconforta parecchio.
La ringrazio per il link che mi ha inoltrato. Certamente la chemioterapia adiuvante fa ben sperare.
La ringrazio se vorrà rispondere nuovamente ai miei quesiti.
- Non sono presenti riconoscibili lesioni polmonari nodulari con carattere di evolutivita', si segnala a livello del segmento tipico anteriore del lobo superiore di sx un piccolo, 2mm, nodulo subpleurico meritevole di follow up. (Operata lo stesso dopo trattamento farmacologico).
- non sono presenti linfonodi mediastinici di dimensioni critiche di versamento pleurico.
-si segnala la presenza di alcuni difetti di riempimento del lume dei rami arteriosi segmentari per il lobo inferiore di dx riferibili a TEP.
- Si conferma l'ispessimento con lume eccentrico della parete del colon nel cui contesto sono riconoscibili alcuni noduli Iperdensi di significato secondario.
- si segnalano alcune adenopatie Iperdense in corrispondenza della radice del mesentere ed in sede para aortica delle dimensioni max di 17x15mm a cui si associa la presenza di versamento liquido nello scavo pelvico (diffusione peritoneale di malattia?)
- in ambito epatico sono riconoscibili multiple focalita' ipodense in tutte le fasi dello studio, in prima ipotesi, di significato cistico, la maggiore delle quali in S6 misura.
- colecisti, vie biliari, milza, pancreas e surreni sono normali per dimensione.
Le chiedo se il mio ragionamento è corretto:
1) se l'adenocarcinoma si fosse esteso attraverso il linfonodo regionale, risultato poi positivo nell'esame istologico, la tac pre operatoria lo avrebbe rilevato?
2) è corretto eseguire la tac di controllo solo a fine ciclo Folfox e mai durante il trattamento, né attraverso un controllo dei marker tumorali visto che nell'istologico è stata riportata "perforazione focale del peritoneo"?
3) cosa si intende per superamento capsulare?
4) la probabilità di maggior rischio recidiva è correlata all'esito della tac preoperatoria? Perché il fatto che nell'istologico sia stato riportato un "budding tumorale alto" mi sconforta parecchio.
La ringrazio per il link che mi ha inoltrato. Certamente la chemioterapia adiuvante fa ben sperare.
La ringrazio se vorrà rispondere nuovamente ai miei quesiti.
[#3]
Utente
Gent.mi, la tac di controllo ha evidenziato quanto di seguito riportato:
In sede retroperitoneale sono presenti alcuni linfonodi para-aortici,delle dimensioni massime di 10x 8 mm e 14 x 8 mm caratterizzati da iperdensità del tessuto adiposo limitrofo di non univoca interpretazione.
Potrebbe trattarsi di metastasi al peritoneo?
Vi chiederei gentilmente di aiutarmi a comprendere sia questa parte di esame che considerare di rispondere ai quesiti posti una decina di giorni fa. Vi ringrazio
Una figlia preoccupata
In sede retroperitoneale sono presenti alcuni linfonodi para-aortici,delle dimensioni massime di 10x 8 mm e 14 x 8 mm caratterizzati da iperdensità del tessuto adiposo limitrofo di non univoca interpretazione.
Potrebbe trattarsi di metastasi al peritoneo?
Vi chiederei gentilmente di aiutarmi a comprendere sia questa parte di esame che considerare di rispondere ai quesiti posti una decina di giorni fa. Vi ringrazio
Una figlia preoccupata
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 17/03/2023.
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