Recettori per la somatostatina

Gent.mi, vorrei chiedere quale sia il significato prognostico della presenza di recettori sst2 -5 in un tumore mammario. Questa situazione permette di effettuare cure diverse rispetto a quelle che vengono effettuate nello stesso tipo di tumore che non esprime i recettori? Averli sta a significare che il tumore è neuroendocrino anche se mammario? Vi ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una Vs. cortese risposta.
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

ai fini di una terapia adiuvante di una neoplasia mammaria non cambia nulla. I recettori sono presenti in molti tessuti. Un grande in bocca al lupo per tutto.

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Utente
Utente
Gentile dr. Pastore, la ringrazio infinitamente per la risposta. La terapia in questo momento credo che non sia più adiuvante in quanto il tumore è già metastatizzato (ossa, cute, mediastino). In ogni caso penso di aver capito dalla sua risposta che la presenza dei recettori non cambia nulla, in altre parole si tratta di un tumore con le stesse possibilità di cura di un tumore che non presenta i recettori. Ho capito bene? Le faccio questa domanda in quanto è stata fatta la proposta di associare alla terapia in atto l'octreotide, che solitamente viene usato nei tumori neuroendocrini. Ma se non ha nessuna utilità a cosa serve associarlo? Ho fatto una ricerca su internet ma non sono riuscita a capire se ha attività antitumorale. La cosa essenziale che sono riuscita a capire è che viene usato nella terapia Di Bella somministrato in pompa siringa. Quindi le chiedo anche questo: eventualmente è preferibile somministrarlo sottocute o in pompa? Qual'è la differenza? La ringrazio ancora e rimango in attesa di una sua risposta
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Il setting metastatico cambia tutto. Mi spiego: in una malattia disseminata probabilmente già pesantemente pretrattata occorre ideare ogni stratagemma possibile per arginare la malattia. Se un fenotipo metastatico esprime componente neuroendocrina ha senso associare l'octreotide. Eseguirei però una valutazione della cromogranina A circolante oppure un octreoscan (per maggiori e dettagliate informazioni puoi visitare il mio sito www.ipertermiaroma.it ). L'octreotide si somministra in una fase di induzione sottocute (a piccolo dosaggio per una decina di giorni) per poi intraprendere la somministrazione intramuscolare a cadenza trisettimanale o mensile.

Resto a disposizione per ogni evenienza

Cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio ancora.
[#5]
Utente
Utente
Gentile dr. Pastore, mi rivolgo a Lei o a chiunque abbia voglia di rispondermi, per cercare di capire qualcosa di più riguardo alla malattia. Una scintigrafia con 68Ga-DOTATOC ha evidenziato su tutte le lesioni metastatiche la presenza a elevata espressione di recettori sst2-5. Questo significa che il tumore mammario è diventato (o forse lo era già) neuroendocrino? In questo caso l'utilizzo di analoghi della somatostatina, tipo octreotide potrebbe essere utile ai fini di un'attività antiproliferativa sul tumore o rappresenta solo un palliativo per il controllo dei sintomi che possono essere presenti nei tumori neuroendocrini? Faccio questa domanda per approfondire un po' la risposta che mi è già stata data dal dr. Pastore, alla luce di questo nuovo esame e anche perchè attualmente non è presente nessuno dei sintomi classici dei tumori neuroendocrini. In altre parole vorrei capire se l'octreotide potrebbe avere effetti "curativi" sul tumore oppure se potrebbe danneggiare ulteriormente. Vi ringrazio anticipatamente.
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto