Cancro mammella
Il 25 maggio di questo anno a mia madre è stato asportato un tumore alla mammella. Dal referto è risultato un carcinama duttale infiltrante pT2 (3 cm) Nosn M0, con HER 2Neu2+ (FISH rapporto HER2/centromero 17 :5), G3, ER 90%, Pg 40%, mib 20%.
Le è stato proposto un trattamento chemioterapico adiuvante (chemioterapia AC x4 cicli) a seguire Trastuzumab per 12 mesi e Letrozole per 5 anni.
Mia madre purtroppo rifiuta il trattamento chemioterapico.
Vorrei sapere se ci possa essere una buona risposta anche con il solo trattamento con Letrozole in caso di dipenednza ormonale così alta.
Facendo controlli ogni sei mesi (eco addome, RX torace ed esami del sangue con marcatori tumorali), in caso si dovesse verificare una successiva metastasi che possibilità ci sono di guarigione rispetto al trattamento adiuvante a base di chemioterapia proposto in questa fase?
Esistono protocolli di cura in Italia in cui Trastuzumab possa essere usato anche senza trattamento chemioterapico?
Ringrazio fin da ora per la Vs. disponibilità
Le è stato proposto un trattamento chemioterapico adiuvante (chemioterapia AC x4 cicli) a seguire Trastuzumab per 12 mesi e Letrozole per 5 anni.
Mia madre purtroppo rifiuta il trattamento chemioterapico.
Vorrei sapere se ci possa essere una buona risposta anche con il solo trattamento con Letrozole in caso di dipenednza ormonale così alta.
Facendo controlli ogni sei mesi (eco addome, RX torace ed esami del sangue con marcatori tumorali), in caso si dovesse verificare una successiva metastasi che possibilità ci sono di guarigione rispetto al trattamento adiuvante a base di chemioterapia proposto in questa fase?
Esistono protocolli di cura in Italia in cui Trastuzumab possa essere usato anche senza trattamento chemioterapico?
Ringrazio fin da ora per la Vs. disponibilità
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Dr. Carlo Pastore
Oncologo
3.9k 133
Gentile Utente,
la chemioterapia adiuvante ha proprio lo scopo di eradicare l'eventuale malattia minima residua. Peraltro essa dovrebbe essere intrapresa entro un mese dall'intervento per avere una migliore efficacia. Detto ciò va da se che sarebbe opportuna una terapia completa dato anche il fatto che se si presentasse malattia metastatica le possibilità di guarigione completa cadrebbero drasticamente. Esiste la possibilità in casi selezionati e magari intolleranti ad altri farmaci di eseguire una monoterapia con trastuzumab ma direi che sarebbe più opportuna una terapia completa.
Peraltro il follow-up per i primi tempi dovrebbe essere ogni 3-4 mesi per poi diradare i controlli successivamente.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
la chemioterapia adiuvante ha proprio lo scopo di eradicare l'eventuale malattia minima residua. Peraltro essa dovrebbe essere intrapresa entro un mese dall'intervento per avere una migliore efficacia. Detto ciò va da se che sarebbe opportuna una terapia completa dato anche il fatto che se si presentasse malattia metastatica le possibilità di guarigione completa cadrebbero drasticamente. Esiste la possibilità in casi selezionati e magari intolleranti ad altri farmaci di eseguire una monoterapia con trastuzumab ma direi che sarebbe più opportuna una terapia completa.
Peraltro il follow-up per i primi tempi dovrebbe essere ogni 3-4 mesi per poi diradare i controlli successivamente.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 15/07/2009.
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