Situazione di mia sorella nata nel 1950 che purtroppo si trova in recidiva di tumore al seno dx e
Sono veramente preoccupato per la situazione di mia sorella nata nel 1950 che purtroppo si trova in recidiva di tumore al seno DX e linfonodi ascellari (operata nel 2000) ora estesi al seno SX ed al lobo superiore del polmone DX. Dopo gli esiti degli esami, ultimati la settimana scorsa, le è stato prescritta l’assunzione giornaliera di una compressa di 2,5 mg di FEMARA per tre mesi al termine dei quali verranno ripetuti gli accertamenti per verificare l’evoluzione.
Allo scopo di fornirvi il maggior numero di informazioni troverete, di seguito, sotto forma di anamnesi, il quadro completo della situazione.
Un Vostro, possibilmente urgente, parere su questo caso sarebbe cosa molto gradita.
In attesa Vi invio i migliori saluti
ANAMNESI FAMILIARE
Padre: deceduto età 91 anni per complicanze polmonari post-operatorie, seguito rottura femore per caduta, dovute a cure farmacologiche per insorgenza problematiche gastriche. Già affetto da BPCO, oltre a flebiti agli arti inferiori e disturbi al’apparato scheletrico.
Madre: deceduta età 81 anni per ictus cerebrale; affetta da ipertensione arteriosa, diversi episodi di TIA con afasia regredita post riabilitazione; lunghe degenze ospedaliere ed interventi operatori (asportazione cisti ovarica benigna e applicazione protesi femorale dovuta a caduta probabilmente riconducibile ad un primo episodio di TIA )
Fratelli: n. 2 sorelle ed un fratello tutti viventi.
Malattie ereditarie: ; alcune patologie potrebbero considerarsi genetiche e riconducibili ai propri genitori in particolare dalla madre con la quale condivide anche molti aspetti somatici; quest’ultima infatti, come la paziente “de quo”, soffrì di artrosi deformante, ipertensione arteriosa; patologie vascolari, mentre dal padre ha ereditato i disturbi polmonari di tipo respiratorio.
Tumori: non risultano nel ramo discendente nonni/genitori patologie riconducibili a neoplasie salvo la sopradetta cisti ovarica benigna.
ANAMNESI FISIOLOGICA
Nascita: gemella settiminea, parto eutocico e sviluppo normale.
Matrimonio: coniugata all’età di 31 anni.
Figli: n. 1 figlia femina, vivente.
Alvo: Colite spastica, irregolare, ed anche stipsi spesso ostinate; processi emorroidari da c.ca 10 anni; attualmente spesso sanguinanti (da gen 2009)
Diuresi: irregolare negli ultimi anni con alcuni episodi di incontinenza;
Appetito: normale
Alcolici: NO
Vino: a volte, con moderazione, ai pasti.
Fumo: mai fumato
Diabete: mellito 2
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA:
Malattie infettive: morbillo e varicella in età pediatrica; rosolia contratta negli anni 1976/77
Malattie apparato cardiovascolare: ipertensione arteriosa di grado 3 con impegno d’organo (ipertrofia ventricolare SX) dispnea parossistica. Tachicardia.
Malattie apparato scheletrico: artrosi diffusa e in particolare, artrosi tibio-tarsica secondaria a diastasi. Usura quasi totale del menisco ginocchio DX
Malattie apparato respiratorio: broncopatia unita ad asma bronchiale di forma allergica sottoposta a immunoterapia;
Malattie dell’apparato digerente: operata di tonsillectomia (età 6/7 anni), appendicectomia (età 16 anni) ; colecistectomia in laparoscopia (età 51 anni). Soffre di colite spastica, alternanze di stipsi a volte ostinate; processi emorroidari da c.ca 10 anni mai accertati clinicamente; di recente (gen. 2009) sanguinamenti inizialmente non abbondanti; ultimo episodio con emorragia più copiosa dopo evacuazione.
Fegato steatosico da oltre 10 anni.
Malattie dell’apparato urogenitale: da oltre 10 anni presunta rettocistocele per episodi di irregolarità urinaria con alcuni episodi incontinenza.
Maternità normale, parto naturale ( età32anni); menopausa precoce (età 36 anni) cause sconosciute nonostante vari accertamenti. Due raschiamenti ( età 33/34 anni) di cui il secondo per cervicite al collo dell’utero. Tentativi farmacologici per ripresa ovulazione con esiti negativi. A seguito tumore mammario (vedi appresso), curato con nolvatex “Tamoxifene”, (età 50 anni) riscontrato endometrio inspessito oltre i 10 m/m, metrorragia e poliposi cervicale; sottoposta prima a raschiamento diagnostico e polipectomia, maggio 2002, e isteroscopia operativa febbraio 2005. Attualmente (maggio2009), da flussometria ovarica, riscontrato nuovamente ispessimento dell’endometrio (9,6 m/m) nonostante cessazione terapia con tamoxifene nel 2006.
Malattie nelle regioni toraciche:
Dicembre 1999: da prima mammografia si evidenzia a DX nel QSE formazione nodulare a margini sfrangiati.
Gennaio 2000: D’all’esame obiettivo risultò tumefazione QSE a DX di c.ca 2 cm. A limiti indistinti, fibrosa indolente con cute sovrastante retratta senza modifiche del capezzolo. Adenopatia ascellare. A SX displasia fibronodulare. Da indagini effettuate d’urgenza: carcinoma duttale infiltrante mammella DX, coinvolgimento ninfonodale ascellare 2/16.
Febbraio 2000: intervento di quadrantectomia sup. est. Mam.DX; dissezione ascellare completa successivamente sottoposta a cicli di chemioterapia, radioterapia e terapia ormonale con Tamoxifene (Norvalex) quest’ultimo terminato nel 2006.
Dalla data dell’intervento la paziente ha eseguito scrupolosamente tutti controlli previsti dal “Follow-up” presso l’Istituto cui si era rivolta. I controlli sono stati eseguiti a scadenza trimestrale per i primi tre anni; nei successvi tre anni a scadenza semestrale ed in seguito a scadenza annuale. I controlli consistevano in: scintigrafia ossea, mammografia, RX torace, trans vaginale, ecografia dell’addome, ecografia della tiroide.
Maggio – luglio 2009: in occasione del periodico “follow-up”, risultò:
- Ecografia: “esiti chirurgici a DX con conseguente disordine strutturale pericicatriziale dove si apprezza un disomogenea addensamento tissutale a carattere nodulare delle dimensioni di mm 19 x 15 da valutare ulteriormente con ago aspirato o a giudizio clinico con accertamento diretto. Assenza di adenomegalie ascellari.
- Mammografia: esiti chirurgici a DX con conseguente disordine e marcato addensamento pericicatriziale con associati lievi fenomeni di imbibizione edematosa ed ispessimento dei piani superficiali prevalenza componente fibroadiposa. Ispessimento fibroso strutture duttali retroareolari. Calcificazioni distrofiche ambo i lati, piccola opacità parzialmente calcifica in sede sovra equatoriale est.SX. A DX sospetto per recidiva locale appare alquanto accentuato rispetto al precedente ultimo esame del maggio 2008. Necessari ulteriori approfondimenti diagnostici con citoaspirato ed eventuale accertamento diretto.
- RX Torace: negativo
- Scintigrafia ossea: non si evidenziano aree di patologico iperaccumulo del radio farmaco da rifere a lesioni ossee secondarie.
Giugno 2009 : visita specialistica rileva addensamento a placca in zona cicatriziale e prescrive MAMMOTOM eco guidato e PET-TAC TOTAL BODY.-
- MAMMOTOM : carcinoma duttale infiltrante G.2
- PET-TAC: lesione solida a carattere infiltrativo di 38 x 46 m/m QSE MAM. DX; addensamento nodulare disomogeneo nell’emisfero interno di 30 m/m di diametro. Tumefazione ninfonodale di 20 x 24 m/m in sede ascellare SX. Formazione nodulare solida di 12 m/m nel segmento apicale del lobo sup. DX a contorni irregolari. Tumefazione linfonodale 18 x 22 m/m della catena mammaria interna DX e di 8 x 15 nell’angolo cardiofrenico DX.
- RECETTORI: ER 80 %; DAKO HER CEPTEST: assenza di immunoreattività sulla membrana citoplasmatica delle cellule neoplastiche (assimilabile a score 0, FDA; PGR 8 %; KI 67 13%
Allo scopo di fornirvi il maggior numero di informazioni troverete, di seguito, sotto forma di anamnesi, il quadro completo della situazione.
Un Vostro, possibilmente urgente, parere su questo caso sarebbe cosa molto gradita.
In attesa Vi invio i migliori saluti
ANAMNESI FAMILIARE
Padre: deceduto età 91 anni per complicanze polmonari post-operatorie, seguito rottura femore per caduta, dovute a cure farmacologiche per insorgenza problematiche gastriche. Già affetto da BPCO, oltre a flebiti agli arti inferiori e disturbi al’apparato scheletrico.
Madre: deceduta età 81 anni per ictus cerebrale; affetta da ipertensione arteriosa, diversi episodi di TIA con afasia regredita post riabilitazione; lunghe degenze ospedaliere ed interventi operatori (asportazione cisti ovarica benigna e applicazione protesi femorale dovuta a caduta probabilmente riconducibile ad un primo episodio di TIA )
Fratelli: n. 2 sorelle ed un fratello tutti viventi.
Malattie ereditarie: ; alcune patologie potrebbero considerarsi genetiche e riconducibili ai propri genitori in particolare dalla madre con la quale condivide anche molti aspetti somatici; quest’ultima infatti, come la paziente “de quo”, soffrì di artrosi deformante, ipertensione arteriosa; patologie vascolari, mentre dal padre ha ereditato i disturbi polmonari di tipo respiratorio.
Tumori: non risultano nel ramo discendente nonni/genitori patologie riconducibili a neoplasie salvo la sopradetta cisti ovarica benigna.
ANAMNESI FISIOLOGICA
Nascita: gemella settiminea, parto eutocico e sviluppo normale.
Matrimonio: coniugata all’età di 31 anni.
Figli: n. 1 figlia femina, vivente.
Alvo: Colite spastica, irregolare, ed anche stipsi spesso ostinate; processi emorroidari da c.ca 10 anni; attualmente spesso sanguinanti (da gen 2009)
Diuresi: irregolare negli ultimi anni con alcuni episodi di incontinenza;
Appetito: normale
Alcolici: NO
Vino: a volte, con moderazione, ai pasti.
Fumo: mai fumato
Diabete: mellito 2
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA:
Malattie infettive: morbillo e varicella in età pediatrica; rosolia contratta negli anni 1976/77
Malattie apparato cardiovascolare: ipertensione arteriosa di grado 3 con impegno d’organo (ipertrofia ventricolare SX) dispnea parossistica. Tachicardia.
Malattie apparato scheletrico: artrosi diffusa e in particolare, artrosi tibio-tarsica secondaria a diastasi. Usura quasi totale del menisco ginocchio DX
Malattie apparato respiratorio: broncopatia unita ad asma bronchiale di forma allergica sottoposta a immunoterapia;
Malattie dell’apparato digerente: operata di tonsillectomia (età 6/7 anni), appendicectomia (età 16 anni) ; colecistectomia in laparoscopia (età 51 anni). Soffre di colite spastica, alternanze di stipsi a volte ostinate; processi emorroidari da c.ca 10 anni mai accertati clinicamente; di recente (gen. 2009) sanguinamenti inizialmente non abbondanti; ultimo episodio con emorragia più copiosa dopo evacuazione.
Fegato steatosico da oltre 10 anni.
Malattie dell’apparato urogenitale: da oltre 10 anni presunta rettocistocele per episodi di irregolarità urinaria con alcuni episodi incontinenza.
Maternità normale, parto naturale ( età32anni); menopausa precoce (età 36 anni) cause sconosciute nonostante vari accertamenti. Due raschiamenti ( età 33/34 anni) di cui il secondo per cervicite al collo dell’utero. Tentativi farmacologici per ripresa ovulazione con esiti negativi. A seguito tumore mammario (vedi appresso), curato con nolvatex “Tamoxifene”, (età 50 anni) riscontrato endometrio inspessito oltre i 10 m/m, metrorragia e poliposi cervicale; sottoposta prima a raschiamento diagnostico e polipectomia, maggio 2002, e isteroscopia operativa febbraio 2005. Attualmente (maggio2009), da flussometria ovarica, riscontrato nuovamente ispessimento dell’endometrio (9,6 m/m) nonostante cessazione terapia con tamoxifene nel 2006.
Malattie nelle regioni toraciche:
Dicembre 1999: da prima mammografia si evidenzia a DX nel QSE formazione nodulare a margini sfrangiati.
Gennaio 2000: D’all’esame obiettivo risultò tumefazione QSE a DX di c.ca 2 cm. A limiti indistinti, fibrosa indolente con cute sovrastante retratta senza modifiche del capezzolo. Adenopatia ascellare. A SX displasia fibronodulare. Da indagini effettuate d’urgenza: carcinoma duttale infiltrante mammella DX, coinvolgimento ninfonodale ascellare 2/16.
Febbraio 2000: intervento di quadrantectomia sup. est. Mam.DX; dissezione ascellare completa successivamente sottoposta a cicli di chemioterapia, radioterapia e terapia ormonale con Tamoxifene (Norvalex) quest’ultimo terminato nel 2006.
Dalla data dell’intervento la paziente ha eseguito scrupolosamente tutti controlli previsti dal “Follow-up” presso l’Istituto cui si era rivolta. I controlli sono stati eseguiti a scadenza trimestrale per i primi tre anni; nei successvi tre anni a scadenza semestrale ed in seguito a scadenza annuale. I controlli consistevano in: scintigrafia ossea, mammografia, RX torace, trans vaginale, ecografia dell’addome, ecografia della tiroide.
Maggio – luglio 2009: in occasione del periodico “follow-up”, risultò:
- Ecografia: “esiti chirurgici a DX con conseguente disordine strutturale pericicatriziale dove si apprezza un disomogenea addensamento tissutale a carattere nodulare delle dimensioni di mm 19 x 15 da valutare ulteriormente con ago aspirato o a giudizio clinico con accertamento diretto. Assenza di adenomegalie ascellari.
- Mammografia: esiti chirurgici a DX con conseguente disordine e marcato addensamento pericicatriziale con associati lievi fenomeni di imbibizione edematosa ed ispessimento dei piani superficiali prevalenza componente fibroadiposa. Ispessimento fibroso strutture duttali retroareolari. Calcificazioni distrofiche ambo i lati, piccola opacità parzialmente calcifica in sede sovra equatoriale est.SX. A DX sospetto per recidiva locale appare alquanto accentuato rispetto al precedente ultimo esame del maggio 2008. Necessari ulteriori approfondimenti diagnostici con citoaspirato ed eventuale accertamento diretto.
- RX Torace: negativo
- Scintigrafia ossea: non si evidenziano aree di patologico iperaccumulo del radio farmaco da rifere a lesioni ossee secondarie.
Giugno 2009 : visita specialistica rileva addensamento a placca in zona cicatriziale e prescrive MAMMOTOM eco guidato e PET-TAC TOTAL BODY.-
- MAMMOTOM : carcinoma duttale infiltrante G.2
- PET-TAC: lesione solida a carattere infiltrativo di 38 x 46 m/m QSE MAM. DX; addensamento nodulare disomogeneo nell’emisfero interno di 30 m/m di diametro. Tumefazione ninfonodale di 20 x 24 m/m in sede ascellare SX. Formazione nodulare solida di 12 m/m nel segmento apicale del lobo sup. DX a contorni irregolari. Tumefazione linfonodale 18 x 22 m/m della catena mammaria interna DX e di 8 x 15 nell’angolo cardiofrenico DX.
- RECETTORI: ER 80 %; DAKO HER CEPTEST: assenza di immunoreattività sulla membrana citoplasmatica delle cellule neoplastiche (assimilabile a score 0, FDA; PGR 8 %; KI 67 13%
[#1]
Gentile Utente,
a mio avviso la sola ormonoterapia è un pò pochino in questa condizione. Io avrei optato per un trattamento chemioterapico sistemico. Comunque dato che si è intrapresa questa strada ritengo ragionevole un controllo a tre mesi e poi valutare come proseguire.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
a mio avviso la sola ormonoterapia è un pò pochino in questa condizione. Io avrei optato per un trattamento chemioterapico sistemico. Comunque dato che si è intrapresa questa strada ritengo ragionevole un controllo a tre mesi e poi valutare come proseguire.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#3]
Di nulla, figurati. L'ipertermia può essere abbinata a qualunque opzione terapeutica (per ulteriori informazionii puoi visitare il mio sito www.ipertermiaroma.it ). Per la stereotassi direi che la malattia è di dimensione troppo elevata ma chiederei un consulto ad un Collega radioterapista, esperto di queste condizioni patologiche.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.1k visite dal 13/07/2009.
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