Addensamento al seno
Mia madre, 62 anni, ha appena effettuato la programmata Mammografia di controllo e nella visita le è stato riscontrato un "addensamento" al seno sinistro a cui sia l'addetto che ha effettuato la Mammografia, sia la Dottoressa che effettua la visita dopo l'esame, non hanno indirizzato particolari preoccupazioni, consigliando però di effettuare una Ecografia appena avuto l'esito dell'esame mammografico.
A mia madre è stato detto di non preoccuparsi perchè sicuramente non è niente di grave (dalla Mammografia infatti non risultano tumori), ma comunque di effettuare i dovuti controlli; probabilmente è una ciste leggermente infiammata dicono i medici, dato che il seno, è stato appurato con le Mammografie, essere abbastanza fibrocistico e la parte "addensata", se sollecitata con pressione nella visita, provoca dolore (mentre sull'altro seno il dolore non c'è).
Vorrei un vostro parere, dato che nonostante i medici siano stati rassicuranti, la "scoperta" ci lascia un po' preoccupati.
Grazie mille
Riccardo Cecchini
per esprimere un parere più dettagliato è necessario che Lei ricopi integralmente le caratteristiche dell' "addensamento" così come è descritto dal referto mammografico.
A 62 anni qualsiasi addensamento asimmetrico della mammella la cui benignità non sia stata DIMOSTRATA impone maggiore attenzione.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
mi trovo in pieno accordo con il collega Dr. Catania.
A disposizione per ulteriori valutazioni.
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
cordiali saluti
Dr. B. Battaglia
Dr. Benedetto Battaglia
Chirurgia Generale ed Oncologica
Chirurgia Mininvasiva laparoscopica e robotica
www.benedettobattaglia.it
la presenza di addensamento ghiandolare NON E' segno diretto di una patologia neoplastica. Infatti il suo riscontro può verificarsi sia in giovani pazienti (mastiri) che nel seno ad involuzione adiposa (ghiandola mammaria delle pazienti in post-menopausa).La domanda è invece è stata eseguita ecografia e/o ecocolrdoppler mammario della sede di addensamento? sono presenti microcalcificazioni? Immagini stellate? Se poi, i colleghi hanno rassicurato sua mamma vuol dire che non esistono in atto segni mammografici e palpatori che devono porre l'attenzione su qualcosa di patologico.
Quidi l'integrazione diagnostica può essre rimandata a tra 1 anno se persiste l'assenza di alterazioni sia palpatorie (importante autopalparsi) e invece ricontattare il centro nel caso contrario.
Cordialmente Dr.Giovanni Piazza
Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
concordo con i colleghi sulla difficoltà di esprimere una diagnosi "orientativa" su un referto incompleto o riportato parzialmente, soprattutto da una non competente (senza offesa) quale può essere nel suo caso.
Rimane comunque il fatto che un addensamento è sempre un sospetto e metita le indagini del caso. Una ecografia, pur essendo un esame dipendente dalla manualità dell'operatore è un esame ripetibile e può avere un ruolo importante per indirizzare verso una eventuale situazione di dubbio. Pur essendo una mammella non più densa, come in una giovane, nella quale l'esame ecografico è indicato in prima istanza, può monitorare in questo modo, a breve tempo la lesione per valutarne l'evolutività in attesa di poter ripetere(se non ci sono alterazioni significative), tra un anno, la mammografia.
cordialità
Dr. Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

la descrizione della sua situazione clinica depone per addensamento in QSE sn che e' compatibile per benignita' in prima ipotesi, ma data l'eta' di sua madre passibile necessariamente di ukteriori indagini diagnostiche e strumentali.
Le consiglio di effettuare una RMN con studio particolareggiato dell'are sospetta per una diagnosi piu' completa ed esaustiva.
DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA
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