I risultati dell'immunoistochimica favoriscono la diagnosi

Gentili Dottori, approfittando della Vostra disponibilità, Vi sottopongo il caso di mia madre, 58 anni, non fumatrice.
- Ricoverata dal 12/05 per insufficienza respiratoria acuta in versamento pleurico pericardio,sono stati eseguiti:
o TC total Body: TORACE: lesione paramediastinica sup. a sn adesa alla pleura mediastinica di circa 4 cm di diam.traverso, con tenue enhancement dopo somministrazione endovenosa di mdc. Presenza di tessuto ipodenso con irregolare enhancement periferico a livello del mediastino superiore verosimilmente riferibile a linfonodi conglobati e colliquati. Abbondante versamento pericardio. Presenza di versamento pleurico sn. Area di addensamento parenchimale basale sn. Non lesioni espansive nei restanti ambiti esplorati.
o Fibroncoscopia: camera tracheale allargata come per occupazione linfonodale sottostante. Assenza di lesioni endobronchiali bilateralmente sino al limite della visione endoscopica. Le biopsie transbronchiali e transparenali ed il broncoaspirato sono risultati negativi per presenza di cellule neoplastiche.
o Pericardiocentesi: estratti 700cc di liquido sieroematico (risultato: strisci ematici nel cui contesto si repertano sparsi linfociti e rare cellule mesoteliali attivate).
o Toracentesi: estratti in tempi successivi circa 700cc di liquido (risultato: l’esame cit. non ha mostrato presenza di cellule neoplast.).
- Dimessa il 4/6, ricoverata presso altra struttura più specializzata in data 15/06 in cui è stata eseguita broncoscopia che non ha rilevato alterazione di canalizzazione bronchiale bilateralmente fino al limite della visione endoscopica. Gli agoaspirati transbronchiali eseguiti in corrispondenza del tessuto peritracheale destro sospetto per linfoadenomegalia ha dato esito a materiale ematico facendo ipotizzare che l’immagine TAC potesse essere riferibile a recesso pericardio. L’ecocardiografia ha confermato la presenza di versamento pericardio (15 mm alle basi e 12 mm posteriormente) senza segni di tamponamento. E’ stata eseguita toracoscopia sinistra con riscontro di nodulazioni della pleura parietale il cui esame bioptico ha dato il seguente esito: “infiltrazione da neoplasia maligna scarsamente differenziata con rari equivalenti di mucosecrezione e intensa positività per citocheratina, CEA, TTF-1. il quadro morfologico e i risultati dell’immunoistochimica favoriscono la diagnosi di metastasi pleurica da adenocarcinoma polmonare scarsamente differenziato”.
- Dimessa il 25 giugno per le terapie oncologiche del caso.
Ci siamo pertanto rivolti ad una struttura specializzata dove verrà ricoverata per effettuare un talcaggio del polmone ed una “finestrella” percicardica e dopo vorrebbero valutare la possibilità di inserirla in un protocollo sperimentale per l’assunzione di farmaci biologici (qualora esistano i presupposti). Ringrazio in anticipo per un vostro parere sulla situazione e per eventuali suggerimenti su tutto quello che si potrebbe/dovrebbe ancora fare per mia madre.Cordiali saluti
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

direi che il percorso diagnostico-terapeutico è corretto. Dopo il talcaggio si può pensare di abbinare alla chemioterapia delle applicazioni di ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it).

Resto a disposizione, cari saluti

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Utente
Utente
Genilissimo Dott.Pastore,
mi consenta di porLe alcuni dubbi che ci sono sorti:
1) Il fatto che durante il primo ricovero non era emerso nulla (pur essendoci il sospetto) relativamente ad una patologia tumorale potrebbe significare che la malattia è a uno stadio iniziale? (le furono effettuati anche vari markers tumorali con risultati negativi)
2) Dalle mie conoscenze, sarebbe necessario verificare lo stadio della malattia per impostare la terapia necessaria; vista la decisione della struttura oncologica cui ci siamo rivolti, si evince (lo stadio della malattia appunto) in qualche modo dalla diagnosi effettutata?
3) Il caso non richiederebbe tempi piu’ stringenti a quelli precedentemente esposti?
Grazie infinite
Cordialmente
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

purtroppo la patologia non è in uno stadio iniziale dato il coinvolgimento della pleura (che rende la neoplasia inoperabile) e dei linfonodi. I markers non sono sempre attendibili; può accadere che siano negativi anche in presenza di neoplasia. I tempi in oncologia è sempre preferibile che siano brevi per attuare un percorso terapeutico. Direi che la strategia migliore, come dicevo in precedenza, potrebbe essere chemioterapia + ipertermia locoregionale.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
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Utente
Utente
Gentile Dott.Pastore, ringraziandola per la cortesissima disponibilità, oggi mia madre verrà ricoverata per eseguire quel talcaggio di cui accennavo in precedenza.
Non appena avrò novita', mi permetterò di disturbarLa nuovamente per seguire l'evoluzione.
Grazie ancora
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Ok, di nulla. Resto a disposizione.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it