Sostituzione di chemio monochemioterapica con terapia polichemioterapica
Salve..dottor Carlo Pastore..
Sò che la terapia originaria è una terapia polichemioterapica, e invece, quella applicata è monochemioterapica ,e quindi, la prima con più farmaci,con un livello di tossicità maggiore rispetto alla seconda e forse meno tollerata, ma più efficace rispetto al problema da combattere.La seconda ,con un solo farmaco è più leggera,più tollerabile, ma meno contrastiva rispetto al problema Mi dica lei..dottore...
Inoltre le chiedo, dopo aver iniziato una terapia del genere ,avendo anche visto una reazione buona da parte del paziente in termini di tollerabilità e avendo quindi superato i rischi che la terapia può comportare, si può poi applicare l'altra..cioè, aggiungere il derivato del platino per renderla più forte e non semplicemente blanda..?Capisco che una terapia quale quella polichemioterapica ha tempi di applicazione diversi, cioè ogni 21 giorni mentre la seconda ogni settimana per concludere un ciclo.Nonostante questo, è possibile integrare la seconda terapia con altri farmaci ,quali il derivato del platino, o sono due correnti diverse per cui una non può intercedere nell'altra?
In attesa di una sua risposta, la saluto caramente.
Francesca
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Gentile Francesca,
una polichemioterapia ha una maggiore probabilità di combattere la malattia poichè le cellule malate vengono aggredite su più versanti. Certamente comporta in genere una maggiore tossicità ed occorre cautela nella somministrazione. Nulla vieta di aggiungere al farmaco in corso un altro farmaco. Occorre però valutare le condizioni generali del paziente ed il rischio/beneficio.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
una polichemioterapia ha una maggiore probabilità di combattere la malattia poichè le cellule malate vengono aggredite su più versanti. Certamente comporta in genere una maggiore tossicità ed occorre cautela nella somministrazione. Nulla vieta di aggiungere al farmaco in corso un altro farmaco. Occorre però valutare le condizioni generali del paziente ed il rischio/beneficio.
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Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 01/07/2009.
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