Il viso gonfio che quasi non riesce
Salve, il consulto non riguarda me ma mio nonno che ha 86 anni e da quanto dicono i dottori ha poche aspettative di vita. Ha la leucemia linfatica cronica e l'ultimo emocromo ha stimato 170 mila globuli bianchi, inoltre ha un carcinoma nel collo sotto l'orecchio che si è trasformato in una grossa ulcera del diametro di oltre 5 cm e ha tutto il viso gonfio che quasi non riesce a respirare, a parlare e mangia solo cibi liquidi oltre al fatto che ha dolori atroci a livello dell'ulcera. Come medicine sta prendendo il rocefin come antibiotico e come antidolorifico ha provato sia le toradol che il patrol ma non gli fanno molto effetto, in situazioni disperate fa la bentelan iniettabile e con quella si riprende un pò. E' messo male senza dubbio, quello che vi chiedo è un parere su come cercare di alleviare il gonfiore del viso e il dolore perchè ormai il corso del tumore avanzato è inarrestabile. Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
per quanto riguarda la leucemia occorrerebbe postare nella sezione di ematologia. Per l'ulcera neoplastica occorrerebbe capirne la natura mediante un esame istologico. La problematica del dolore potrebbe essere controllata mediante dei cerotti come il Durogesic od il Transtec che rilasciano gradualmente il loro principio attivo nell'organismo e che vanno sostituiti ad intervalli temporali cadenzati. Il consiglio pratico che posso fornire è, se si è deciso o purtroppo si è nella condizione di abbandonare le cure specifiche, di attivare una assistenza domiciliare mediante la quale medici palliativisti ed infermieri specializzati possano seguire strettamente il paziente.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
per quanto riguarda la leucemia occorrerebbe postare nella sezione di ematologia. Per l'ulcera neoplastica occorrerebbe capirne la natura mediante un esame istologico. La problematica del dolore potrebbe essere controllata mediante dei cerotti come il Durogesic od il Transtec che rilasciano gradualmente il loro principio attivo nell'organismo e che vanno sostituiti ad intervalli temporali cadenzati. Il consiglio pratico che posso fornire è, se si è deciso o purtroppo si è nella condizione di abbandonare le cure specifiche, di attivare una assistenza domiciliare mediante la quale medici palliativisti ed infermieri specializzati possano seguire strettamente il paziente.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 27/06/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.